Con febbraio termina la possibilità di fare un confronto pre-pandemia per le vendite della farmacia. Già dalla seconda metà del mese, infatti, si percepisce una variazione rispetto al 2020 che è indice dei diversi momenti affrontati nei due anni.
Febbraio non migliora sicuramente in quanto a vendite e fatturato: il mercato farmaceutico chiude, infatti, per i dati di IQVIA, con un calo del -7,1% a volumi e del -6,5% a valori rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In compenso, la fine del mese mostra qualche segno positivo, che sembrava essersi perso durante questo febbraio anche per i prodotti legati al Covid.
I prodotti “Covid”
La richiesta di particolari prodotti legati al Covid (da mascherine a disinfettanti fino a immunostimolanti) in questo anno ha compensato, per quanto possibile, le mancate vendite per molti segmenti.
Vitamine e integratori
Il segmento delle vitamine e degli integratori a febbraio vede un breve rallentamento solo a metà mese, ma rimane sempre positivo sul confronto settimanale. Naturalmente i numeri sono diversi quando confrontati con lo stesso periodo del 2020, quando la domanda si era fatta marcata. New Line attribuisce a questo distacco anche il decremento registrato nel comparto dell’automedicazione verso fine mese, complice anche il segmento dei multivitaminici e degli immunostimolanti.
La prima settimana di febbraio, segnala IQVIA, integratori e vitamine sono i segmenti che hanno tenuto testa insieme alla veterinaria, anche se si era già notato un calo rispetto a gennaio. La flessione è comunque positiva rispetto alla settimana precedente, +13,6%, per poi ridursi però a +2,4% in seconda settimana e ancor di più in terza, con un -0,3%. Il segmento è poi tornato a crescere sulla fine del mese (+6,6%).
Dispositivi e disinfettanti
Dopo una crescita a due punti di inizio mese, i dispositivi e i disinfettanti hanno perso sulla settimana anche il 10%, tanto che a fine febbraio il segno positivo viene registrato solo a valori, del +4,1%, nonostante un’apparente risalita che si era mostrata in terza settimana (+19,8%).
Prodotti per sonno e calmanti
La terribile situazione generata dalla pandemia ha incrementato il consumo e l’interesse per i prodotti calmanti e contro l’insonnia. In base a quanto monitorato da New Line, la crescita della richiesta per questa tipologia di prodotti non si è mai arrestata, specialmente in questo mese. Iniziata con un +26,4% in prima settimana, è riuscita a chiudere con un +29,8% rispetto all’anno precedente.
Farmaco su prescrizione
Sembra proprio non recuperare il farmaco su prescrizione, vista anche la ridotta richiesta data dalla mancata partenza della stagione dell’influenza. A incidere sulla perdita a confezioni è anche il fenomeno di approvvigionamento che ormai caratterizza l’acquisto dallo scorso anno. La perdita ha oscillato dal 7,8% della prima settimana, fino al 9,6% di fine mese, sempre a confezioni. Molto colpiti il segmento antibiotici (che è intorno al -40%) e i prodotti destinati al sistema respiratorio, con decrementi intorno al 30%.
Dermocosmetica
New Line Ricerche di Mercato esamina in dettaglio anche l’andamento del settore dermocosmetica, mercato della farmacia tra i più colpiti in questo anno affatto ordinario. Febbraio si presenta con alti e bassi, ma le brevi riprese difficilmente fanno cambiare segno ai paragoni con il 2020. Il mese è cominciato con un trend negativo rispetto allo scorso anno (-13,1%), che, nonostante un leggero recupero in terza settimana (-9,6%), termina con una perdita sulla stessa settimana del 2020 del -15,3%.
I trattamenti per il viso non rispecchiano certo la domanda dello scorso anno: a fine mese la differenza era del -11,5%, dunque nulla ha potuto un timido incremento di metà febbraio. A contribuire in senso negativo ci sono gli idratanti e i protettivi labiali, con una perdita che ha raggiunto quasi il 50%, mentre a mantenersi un po’ più saldi sono i prodotti antietà, che non solo si mantengono in linea con il 2020 ma mostrano un segno “più” a fine febbraio (+8,2%). A crescere saldamente sono invece i prodotti contro l’acne, probabilmente per gli effetti spiacevoli dati dalle mascherine.
I trattamenti per il corpo non vanno meglio, visto che il mese ha chiuso con un -11,4% a confezioni; solo in terza settimana il trend si è invertito, grazie a idranti e pelli sensibili insieme a trattamenti per inestetismi e antismagliature. Male invece per prodotti anticellulite, al -9,6%.
Lascia il tuo commento