Il coronavirus rappresenta una challenge sanitaria senza precedenti e nel corso delle settimane ci siamo chiesti quando sarà pronto un vaccino.
Nelle ultime settimane la ricerca ha subito però un’accelerazione e il 13 giugno 2020 il nostro Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato, con altri Paesi europei, un ‘contratto con Astrazeneca – come dichiarato dallo stesso Ministro – per l’approvvigionamento fino a 400 milioni di dosi di vaccino da destinare a tutta la popolazione europea.’
L’accordo di Speranza per le dosi del vaccino
Nel corso degli Stati Generali, nelle sale del Casino del Bel Respiro di Villa Pamphilij, il Ministro Roberto Speranza ha annunciato di aver sottoscritto, insieme a Germania, Francia e Olanda, un contratto con l’azienda farmaceutica svedese-britannica AstraZeneca per la produzione di 400 milioni di dosi del futuro vaccino che sarà destinato a tutta la popolazione europea.
Il candidato vaccino, ancora in fase di sperimentazione, sta nascendo nei corridoi dell’Università di Oxford; per la sua realizzazione il prestigioso ateneo anglosassone sta collaborando con un’eccellenza italiana: la IRBM Science Park di Pomezia, comune appartenente alla città metropolitana di Roma Capitale.
IRBM e Oxford. Italia e Inghilterra unite contro il Covid-19
L’IRBM Science Park di Pomezia è una società italiana fondata nel 2009 che opera in vari settori, dalla biotecnologia molecolare alla chimica organica, passando per la scienza biomedicale.
Fra le varie aree di ricerca di questo istituto c’è proprio la scoperta di nuovi farmaci, fra cui anche quelli per le malattie infettive e parassitarie; non a caso tra i risultati di spicco c’è quello della messa a punto del vaccino anti-ebola.
È infatti nei laborati dell’IRBM che i ricercatori della società partecipata Advent hanno ottenuto questo importante successo, il cui brevetto è stato successivamente acquistato (nel 2013) dalla società britannica Gsk.
L’Università di Oxford aveva invece annunciato, a maggio, l’inizio della sperimentazione di un vaccino anti-covid sulla base di 10.000 volontari adulti.
L’unione tra l’IRBM e uno dei più importanti poli accademici mondiali dovrebbe portare entro la fine dell’anno (già forse per l’autunno) ad una prima trance di dosi che saranno fornite al prezzo di costo.
Dosi che, come detto, saranno prodotte in quantità sufficiente per tutta la popolazione europea dall’azienda AstraZeneca.
‘Con la firma di oggi – ha concluso Speranza in un post pubblico sul suo profilo Facebook – arriva un primo promettente passo avanti per l’Italia e per l’Europa. Il vaccino è l’unica soluzione definitiva al Covid 19. Per me andrà sempre considerato un bene pubblico globale, diritto di tutti, non privilegio di pochi.’.
Per approfondire la conoscenza delle varie fasi che portano allo sviluppo di un vaccino vi invitiamo a leggere la nostra intervista alla nota divulgatrice scientifica Roberta Villa.
Nell’articolo ‘Vaccini: perché sono così importanti’ invece vi spieghiamo perché è importante vaccinarsi e perché è il metodo più sicuro per non contrarre malattie gravi.
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