Tumore al seno: cure più efficaci con il semi-digiuno

La dieta può avere un ruolo chiave nel trattamento del carcinoma mammario. A rivelarlo uno studio sostenuto dall'Airc e pubblicato sulla rivista scientifica Nature

Semidigiuno e tumore al seno: cure più efficaci

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    Semi-digiuno e tumore al seno: mangiare meno può rendere le cure più efficaci.  La dieta potrebbe avere un ruolo chiave nel trattamento del carcinoma mammario.  A rivelarlo uno studio internazionale coordinato da IFOM Milano e dal Policlinico Universitario San Martino di Genova, con il sostegno di AIRC, pubblicato sulla rivista Nature.

    Lo studio

    Secondo i ricercatori una dieta ipocalorica a base vegetale potrebbe essere determinante per la crescita del tumore in combinazione con la terapia ormonale.
    Lo studio ha coinvolto 36 pazienti dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova e dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e dimostra che cicli di dieta (che prevedono protocolli precisi e sono somministrati dal medico) portati avanti per sei mesi riducono la proliferazione cellulare e possono influenzare la crescita tumorale.
    Le pazienti sono state sottoposte a un regime di 5 giorni al mese di semi-digiuno con una partenza da 1.100 calorie il primo giorno, mentre i quattro successivi con 600 o 700. Tra una fase di digiuno e l’altra, le donne seguivano un regime alimentare più ricco di calorie e proteine per recuperare. A coordinare lo studio, Alessio Nencioni del Dipartimento di Medicina Interna del Policlinico San Martino – Università di Genova, insieme a Valter Longo dell’IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano.

    I rischi da non sottovalutare

    C’è da tenere presente che i dati sono ancora in fase preliminare e che gli studiosi sono al lavoro per approfondire i primi risultati. Inoltre, per evitare il rischio di incorrere nella malnutrizione e quindi rovinare l’esito delle terapie è fortemente sconsigliata qualsiasi dieta fai da te.

    I risultati

    Il regime alimentare che abbiamo sperimentato, valutandone gli effetti clinici per la prima volta in donne con tumore della mammella anche metastatico in terapia ormonale, è un regime alimentare vegano ipocalorico che induce nel corpo gli effetti metabolici del digiunare, e per questo è stata chiamata mima-digiuno”, spiega il coordinatore dello studio, Alessio Nencioni in un’intervista rilasciata a La Repubblica.
    Le pazienti con tumore della mammella in terapia ormonale hanno seguito i cicli di della dieta proposta dai medici per una media di circa 6 mesi, senza mostrare effetti collaterali. La nuova alimentazione ha portato soltanto fastidi lievi e transitori come mal di testa e debolezza. Cosa è accaduto con questo nuovo regime alimentare associato alle cure? La dieta ipocalorica abbinata alle terapie ormonali ha ridotto i livelli di glucosio in circolo, in particolare la leptina, l’ormone che regola la sazietà, l’insulina e il fattore di crescita insulino-simile (IGF1). Si tratta delle proteine che favoriscono la proliferazione delle cellule di tumore della mammella.
    Ciò significa che questo regime di restrizione dietetica potrebbe essere un’arma in più per combattere il tumore della mammella nelle donne in terapia ormonale – conclude Nencioni – senza il rischio di effetti collaterali seri”.

    Perdere peso per ridurre il rischio di ammalarsi

    Più chili di troppo si perdono, più il rischio si di ammalarsi si riduce. A dimostrarlo i ricercatori della American Cancer Society e della Harvard T.H Chan School of Public Health, utilizzando i dati del progetto internazionale ‘Pooling Project of Prospective Studies of Diet and Cancer’. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of National Cancer Institute.
    Si tratta della possibilità per le donne di modificare il proprio stile di vita per prevenire il cancro al seno: lo studio dimostra che le pazienti che hanno perso tra i 2 e i 4.5 chili, hanno registrato un rischio inferiore del 13 per cento rispetto alle donne con peso stabile. Meno possibilità di ammalarsi per coloro che hanno perso ancora più peso. Le over 50 che sono calate tra i 4.5 e i 9 chili hanno raggiunto un rischio inferiore del 16 per cento. Ridotto del 26 per cento invece, per lo donne che hanno perso oltre i 9 chili.

    Per approfondire leggi il nostro articolo: Chili di troppo e tumore al seno: perdere peso riduce il rischio di ammalarsi 

    Parola d’ordine? Prevenzione!

    Il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nell’arco della vita. È il tumore più frequente nel sesso femminile e rappresenta il 29 per cento di tutti i tumori che colpiscono le donne. È la prima causa di mortalità per tumore nelle donne.
    Ridurre il rischio di ammalarsi è possibile con uno stile di vita sano e con esami di controllo.
    Tra i consigli dell’Airc, la Fondazione per la ricerca sul cancro, per ridurre il rischio è importante fare esercizio fisico e alimentarsi con una dieta povera di grassi e ricca di vegetali. È fondamentale sottoporsi frequentemente a controlli di routine.

    Fonti

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