Se recentemente hai avuto mal di testa, mal di denti o sintomi influenzali, è molto probabile che tu abbia assunto l’acido acetilsalicilico. Si tratta di un principio attivo che presenta numerose proprietà benefiche, andiamo ad analizzarle nel dettaglio, cercando di comprendere anche l’altro lato della medaglia: gli effetti collaterali e le controindicazioni.
Cos’è e a cosa serve?
Scoperto il 10 agosto del 1897, l’acido acetilsalicilico (o ASA) è un antinfiammatorio non-steroideo (FANS) della famiglia dei salicilati. Ai tempi fu il chimico tedesco Felix Hoffmann, che scoprì la sostanza per curare le sofferenze del padre e, da allora, questo principio attivo continua ad essere fortemente utilizzato in casi di infiammazioni o dolori, grazie ai suoi numerosi benefici.
In particolare, l’acido acetilsalicilico è un derivato dell’acetilato dell’acido salicilico e presenta proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche. Grazie a queste proprietà, l’acido acetilsalicilico viene assunto frequentemente per diverse ragioni.
In primis, la sostanza viene comunemente utilizzata per diminuire o eliminare i dolori di media intensità e, oltre a questo compito, serve per curare malattie infiammatorie acute e croniche. Vediamo a cosa serve l’acido acetilsalicilico:
- mitigare o rimuovere completamente i dolori come: mal di testa, mal di denti, nevralgie, dolori muscolari, dismenorrea;
- combattere la forte emicrania;
- curare gli stati febbrili (anche quando la febbre è molto elevata) e i sintomi influenzali e da raffreddamento;
- curare la febbre reumatica: un’infiammazione che interessa le articolazioni, il cuore, la cute e il sistema nervoso;
- prevenire le malattie cardiovascolari nei soggetti a rischio, soprattutto nel caso di infarto miocardico e ictus;
- curare alcune delle malattie infiammatorie acute e croniche, come l’artrite reumatoide.
Ora che abbiamo elencato i possibili utilizzi dell’acido acetilsalicilico, andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i benefici di questo principio attivo.
Quali sono le proprietà benefiche dell’acido acetilsalicilico?
Come già anticipato, i benefici dell’acido acetilsalicilico sono numerosi, i principali riguardano le proprietà:
- antinfiammatorie, che riducono l’infiammazione corporea in corso;
- analgesiche, che attenuano il grado di dolore o lo eliminano completamente;
- antipiretiche, ovvero quelle in grado di ridurre la temperatura corporea durante lo stato febbrile.
Grazie a questi benefici, l’acido acetilsalicilico viene comunemente assunto da molte persone poiché risponde ad una molteplicità di problematiche che si presentano durante la vita di tutti giorni.
In più, oltre ai vantaggi elencati, questo principio attivo ha un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari nei soggetti a rischio, soprattutto per quanto riguarda i casi di infarto miocardico e ictus. Infatti, come spiega uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature, dal titolo “Aspirin-free strategies in cardiovascular disease and cardioembolic stroke prevention”, nei pazienti con manifestazioni di malattie cardiovascolari, l’acido acetilsalicilico è stato il pilastro del trattamento per decenni grazie alla sua capacità di ridurre il rischio di eventi ischemici. Tuttavia, dalla ricerca emerge che l’acido acetilsalicilico aumenti il rischio di sanguinamento, per cui occorre evitare di assumere questa sostanza in presenza di altri agenti antitrombotici.
Va detto poi che, di solito, l’acido acetilsalicilico viene venduto, sotto forma di farmaco, senza bisogno di prescrizione medica e questo fattore aumenta sicuramente la sua distribuzione.
Una volta acquistato, vediamo quali modalità sono previste per l’assunzione di questo, ricordando però che, anche se non è necessaria la ricetta medica, si consiglia comunque di rivolgersi a una figura specializzata, che ti possa indicare la giusta dose e durata della cura.
Come si assume?
L’acido acetilsalicilico è commercializzato sotto forma di: compresse, compresse effervescenti, polvere da sciogliere in acqua, preparati iniettabili e sospensione per uso orale. Quest’ultimo caso consiste in una forma farmaceutica in cui le particelle del principio attivo sono sospese all’interno di una sostanza liquida gelatinosa.
Per quanto riguarda la modalità di assunzione, generalmente si consiglia di prendere l’acido acetilsalicilico dopo i pasti principali o comunque a stomaco pieno. Mentre, per il numero di volte in cui è necessario assumere la sostanza non esiste un consiglio univoco: dipende dalla gravità del dolore e dalla situazione personale. Per questo è necessario contattare il proprio medico o, quando non possibile, rivolgersi al farmacista, che saprà consigliare le modalità di assunzione più adeguate al singolo caso.
Quali sono gli effetti collaterali dell’acido acetilsalicilico?
Possono manifestarsi diversi effetti collaterali, in modo più o meno evidente in base alla predispone individuale del singolo soggetto. Ad ogni caso i principali effetti collaterali sono di tipo gastro-intestinale e si sostanziano in:
Nella maggior parte dei casi, questi possono essere facilmente evitati o comunque ridotti assumendo l’acido acetilsalicilico a stomaco pieno. Oltre a questi effetti collaterali, si registra anche un possibile ronzio alle orecchie o vertigini.
Quali sono le controindicazioni dell’acido acetilsalicilico?
Le controindicazioni dell’acido acetilsalicilico sono molto semplici e riguardano principalmente i bambini, la gravidanza e alcune patologie che non vanno d’accordo con l’acido acetilsalicilico. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Partendo dalla prima categoria, si pronuncia l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, spiegando chiaramente che l’acido acetilsalicilico è controindicato ai bambini e ai ragazzi al di sotto di 16 anni, a causa della correlazione con una rara e grave patologia pediatrica chiamata “Sindrome di Reye”. Quest’ultima è una malattia, potenzialmente fatale, che colpisce quasi esclusivamente i bambini e che coinvolge il fegato e il cervello. La malattia è caratterizzata dallo sviluppo di una degenerazione grassa del fegato (chiamata steatosi), che evolve rapidamente verso l’insufficienza epatica e coinvolge il sistema nervoso. Le cause di questa grave sindrome sono ancora da chiarire, tuttavia è stata provata la relazione tra l’assunzione dell’acido acetilsalicilico e lo sviluppo della sindrome di Reye.
Oltre a ciò, l’acido acetilsalicilico è severamente controindicato sa durante la fase di gravidanza che durante l’allattamento al seno.
In più si sconsiglia fortemente l’utilizzo del principio attivo in soggetti con ulcera peptica (lesione della mucosa dello stomaco o del duodeno), sanguinamenti intestinali, favismo (deficit dell’enzima glucosio-6-fosfato deidrogenasi), morbo di Crohn (malattia caratterizzata da un’infiammazione cronica dell’intestino), insufficienza epatica e renale e asma.
Per concludere
Arrivati alla conclusione della lettura, riassumiamo i punti fondamentali dell’articolo. Innanzitutto abbiamo compreso che l’acido acetilsalicilico (o ASA) è molto comune e utile in quanto, grazie alle sue caratteristiche, presenta proprietà (antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche) che consentono di diminuire o eliminare infiammazioni o dolori corporei.
Allo stesso tempo, però, ci sono delle accortezze che dobbiamo seguire per non incorrere nei rischi. Le più importanti consistono nel non assumere l’ASA durante le fasi di gravidanza e allattamento e non farlo assumere ai bambini di età inferiore ai 16 anni. Oltre a queste, si consiglia di contattare il proprio medico o, quando non è possibile, di rivolgersi al farmacista che, in quanto specialista, riuscirà a consigliare la cura più adatta alla situazione personale di ciascun individuo.
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