Ciclo marrone in allattamento: cosa significa?

Cosa sono quelle perdite scure che si vedono dopo il parto? Quando si può stare tranquilli e quando preoccuparsi

ciclo marrone e allattamento

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    Sei una neomamma che sta allattando e hai notato delle perdite strane, magari di colore rosso o marrone, che si rifiutano di smettere? Per la maggior parte dei casi non è niente di cui preoccuparsi. Infatti al termine di una gravidanza è normale che il tuo corpo affronti dei cambiamenti, di conseguenza potrebbe passare del tempo prima che tutto, ciclo mestruale compreso, torni alla sua normalità. Soprattutto se decidi di allattare al seno il tuo bambino è possibile che il tuo ciclo tardi a tornare, oppure potrai riscontrare perdite ematiche dissimili dalle classiche mestruazioni. Niente di cui preoccuparsi, quasi sicuramente stiamo parlando di lochiazioni.

    Cos’è il ciclo marrone o lochiazioni?

    Dopo il parto, naturale o cesareo, può succedere di riscontrare perdite ematiche che hanno la funzione di espellere dall’utero tutti i tessuti e il sangue di cui il corpo ha avuto bisogno durante la gravidanza. Nel puerperio, ovvero nel periodo di circa 40 giorni che segue il parto, le lochiazioni sono una manifestazione molto frequente. Cosa avviene? Tessuti, sangue e frammenti di decidua soprattutto, ovvero la mucosa endometriale, vengono espulsi dall’utero sotto forma di perdite vaginali. Anche chi ha partorito con il cesareo può riscontrare le lochiazioni: probabilmente in questo caso saranno meno abbondanti e dureranno un po’ meno. Il sangue che si intravede dopo un parto naturale infatti non deriva semplicemente dalla cavità uterina a seguito del distacco della placenta, ma anche dal collo dell’utero e dal canale vaginale, che sono sicuramente più “traumatizzati”.

    Lochiazioni: come si presentano?

    Le lochiazioni cambiano con il tempo. Inizialmente sono abbondanti e possono presentare qualche coagulo che però non deve preoccupare. Man mano che il tempo passa la loro frequenza e abbondanza va sempre più a diminuire, fino a scomparire. Il colore può cambiare: le prime lochiazioni sono di norma di un rosso vivo, con una consistenza più liquida, poi il colore tende al marrone scuro e infine al bianco.

    Allattamento: quanto influisce sul ciclo marrone o lochiazioni?

    Le perdite potranno durare dalle 3 alle 6 settimane. Generalmente è considerato normale avere delle perdite fino a 50 giorni dopo che è avvenuto il parto, anche se dovrebbero finire entro il puerperio, ovvero i 40 giorni, quando viene fissata la prima visita ginecologica post-parto. Nel caso in cui si è scelto l’allattamento al seno come unica forma di svezzamento è molto probabile che le perdite abbiano una durata più breve ma che siano anche più abbondanti: la suzione del bambino infatti provoca delle contrazioni uterine che velocizzano il processo di espulsione del materiale ematico e di conseguenza il ritorno alla normalità. Inoltre è normale riscontrare perdite più abbondanti al mattino o quando svolgi attività che tengono in movimento. Nonostante questa differenza la durata delle perdite post-parto può variare da donna in donna.

    Ciclo marrone o capoparto? Non sono la stessa cosa

    Va sottolineata una differenza sostanziale fra le classiche perdite marroni (o lochiazioni) e il capoparto: quest’ultimo infatti non è altro che la ricomparsa delle prime vere mestruazioni e che segna quasi sempre il ritorno all’ovulazione. Quando non si allatta il capoparto può presentarsi anche dopo 2-3 mesi, sarà diverso invece per chi allatta. La prolattina, ormone della lattazione, gioca in antagonismo con gli estrogeni, causando spesso ritardi nel ritorno del ciclo mestruale. In più, oltre al fatto che le mestruazioni tarderanno ad arrivare, è molto probabile che al momento del ritorno alla normalità, si riscontri un capoparto anovulatorio, quindi senza ovulazione e di conseguenza con una bassissima probabilità di rimanere incinta di nuovo. Non bisogna comunque ritenere questo meccanismo come un metodo di contraccezione, che può essere davvero efficace solo nei casi in cui l’allattamento sia regolare e costante.

    Assenza di ciclo marrone in allattamento: cosa succede?

    Succede di raro ma non è da escludere: le lochiazioni possono non presentarsi nell’arco di una giornata ma anche in questo caso non c’è da preoccuparsi. Come spiegato in precedenza, durante l’allattamento, grazie alla produzione di ossitocina, le perdite sono stimolate e possono essere più abbondanti rispetto a chi non allatta, ma i ritmi dell’allattamento non sempre regolari, possono causare degli “stop” nelle perdite che possono bloccarsi per poi ritornare alla poppata successiva.

    Come gestire il ciclo marrone in allattamento?

    Può essere un discorso scontato per molti ma è bene precisare che all’arrivo del proprio figlio i pensieri sono molti, così come le cose da fare, e può capitare di trascurare se stessi senza rendersene conto. Ecco perché è bene rimarcare il fatto che in questo periodo, estremamente delicato, ogni neo-mamma non deve lasciarsi sfuggire la cura di sé e dare importanza anche al proprio benessere, nonostante il tran tran della nuova vita genitoriale. Anche nel caso delle lochiazioni ci sono piccoli, ma importanti, step quotidiani da seguire per far sì che non vi siano danni collaterali:

    • Pulizia e igiene in primis: è indispensabile un’igiene accuratissima per far sì che non insorgano infezioni. Se il parto è avvenuto in maniera naturale puoi fare subito la doccia o il bagno, altrimenti se si è reduci da un cesareo è possibile fare una doccia mantenendo la medicazione per poi sostituirla con una nuova;
    • Cambia spesso assorbente i primi giorni: soprattutto dopo il parto è consigliabile cambiare il più possibile l’assorbente;
    • Usa detergenti intimi molto delicati: in commercio esistono quelli appositi per il puerperio, infatti è importantissimo in questo periodo non alterare la flora batterica. Scegli prodotti che abbiano Ph acido;
    • Se puoi evita i rapporti sessuali: almeno fino alla prima visita ginecologica sarebbe meglio evitare i rapporti in modo che si dia il tempo a tutto l’apparato riproduttivo di rimettersi in sesto;
    • Evita gli assorbenti interni o le lavande vaginali interne: i ginecologi sconsigliano l’utilizzo di assorbenti interni o di altri prodotti con applicazione interna poiché il ristagno di sangue potrebbe causare una proliferazione di batteri e di conseguenza infezioni;
    • Attività fisica: ogni donna ha un corpo e una ripresa diversa post parto, per ricominciare con l’attività fisica sarà quindi necessario consultare sempre la propria ostetrica per trovare l’attività migliore; fra quelli consigliati troviamo gli esercizi di Kegel per allenare addome e pavimento pelvico.

    Quando preoccuparsi?

    Ecco quali devono essere i segnali che possono essere preoccupanti quando hai il ciclo marrone post-parto:

    • Cattivo odore: solitamente le lochiazioni non hanno un cattivo odore, se dovesse succedere di sentirlo, se hanno assunto un colore verdastro, o se senti prurito è necessario rivolgersi prontamente al proprio medico: potrebbe essere segno di un processo infettivo in atto, da curare tempestivamente;
    • Lochiazione rossa per lungo tempo: se noti che il sanguinamento rimane di colore rosso vivo per molti giorni potrebbe essere causato da un pezzo di tessuto placentare trattenuto nell’utero, che può causare anche infezioni e il perdurare di lochiazioni rosse. In questi casi è opportuno fare un’ecografia.

    Ci sono inoltre alcuni sintomi, di natura più evidente, che possono indicare un emorragia post-partum. Sono sintomi a cui prestare molta attenzione. L’emorragia post-partum può colpire infatti circa il 5% delle donne e può avvenire entro le 24 ore dopo il parto come entro le prime 12 settimane:

    • Coaguli di sangue più grandi di una prugna;
    • Sanguinamento abbondante tanto da cambiare assorbente ogni ora;
    • Visione offuscata;
    • Tachicardia;
    • Sudorazione;
    • Nausea;
    • Debolezza;
    • Vertigini;
    • Brividi

    Il ciclo marrone in questa fase non deve far scattare alcun campanello d’allarme, se invece tu dovessi riscontrare uno o più sintomi tra quelli elencati contatta subito il tuo medico per una visita specialistica.

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