Come fare il bagnetto al neonato

Il bagnetto al neonato non è solo un momento di pulizia, ma è un momento di gioco e di relax per il genitore e il figlio

come fare il bagnetto al neonato

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    Il bagnetto al neonato può diventare un momento di gioco e di coccole per il bambino e per il genitore. Se ci pensate, l’acqua è l’elemento naturale per eccellenza per il neonato: in fondo, passa nove mesi galleggiando nel liquido amniotico e, se nasce grazie al parto in acqua, è già abituato alla sensazione di essere circondato dall’acqua.

    L’ora del bagnetto al neonato fa parte dell’indispensabile routine di pulizie e igiene quotidiana e permette al bambino di rilassarsi e giocare. Quali sono allora i suoi benefici? Vediamoli insieme.

    Quando fare il primo bagnetto al neonato

    Il bagnetto al neonato può essere fatto fin da subito. Quando è appena nato, il bambino viene fin da subito ripulito prima di essere rimesso tra le braccia della madre. In generale, però, conviene aspettare la caduta del moncone ombelicale, che di solito avviene dopo 10-15 giorni; prima di questo, è altamente sconsigliato fare il bagno al neonato, perché l’acqua ostacola la cicatrizzazione dei tessuti e questo potrebbe ritardare la caduta del moncone o provocare un’infezione. Tuttavia, non si può certo privare il bambino di una corretta igiene. È molto importante lavare sedere e genitali a ogni cambio di pannolino; anche le mani, il viso e il collo devono essere ripuliti più volte al giorno, soprattutto se fa caldo.

    A che ora fare il bagnetto al neonato

    Non esiste un orario per fare il bagnetto, ma deve essere un momento piacevole e privo di fretta. Il genitore deve essere rilassato e prendersi tutto il tempo di cui ha bisogno poiché si tratta di un momento di profondo legame e gioco con il bambino. Inoltre, è preferibile fare il bagnetto al neonato lontano dai pasti, così da non disturbare la digestione. Dunque, quando è meglio farlo? La sera prima di cena, poiché ha un effetto conciliante con il sonno.

    Per quanto riguarda la frequenza del bagnetto, si tratta di una scelta del genitore: può essere fatto tutti i giorni o 2-3 volte alla settimana. Se però il bambino vive una situazione di disagio o di tensione, è bene diradare la frequenza, continuando a detergerlo con acqua tiepida senza però immergerlo nella vasca.

    Come fare il bagnetto al neonato?

    Non esiste un vero e proprio manuale su come fare il bagnetto perfetto. Ogni famiglia sperimenta i propri modi e, soprattutto, tutti i bambini sono diversi, ad alcuni può perfino non piacere questo momento di gioco nell’acqua.

    • Fai molta attenzione che l’ambiente sia confortevole e caldo: non devono esserci correnti di aria fredde che possono alterare la temperatura del bagno.
    • La vaschetta per il bagnetto del neonato non è sempre obbligatoria: infatti il bambino può essere lavato anche nel lavandino del bagno riempito di acqua tiepida (attenzione, però: la superficie deve essere igienizzata e pulita con attenzione) oppure in una bacinella di plastica.
    • Durante tutto il bagnetto, il neonato viene tenuto in posizione seduta o semisdraiato, con la testa appoggiata sull’avambraccio del genitore, che lo sorregge sotto l’ascella con la propria mano. L’importante è sostenere il collo e la testa.
    • L’altra mano libera verrà usata per lavarlo partendo dalla testa e poi lavando il viso, senza tralasciare alcuna parte del corpo: anche dietro le orecchie e tra le dita dei piedi e delle mani! Anche la zona dei genitali è molto importante, soprattutto per le femmine: si iniziano a lavare i genitali dalla zona anteriore e procedendo poi verso il sedere, evitando così la contaminazione con le feci, che può provocare una serie di infezioni alle vie urinarie.

    L’acqua calda è rilassante per il neonato: per questo il momento del bagnetto non deve essere motivo di stress né per il bambino né per il genitore. Deve essere fatto con calma e attenzione, in un ambiente e in un momento della giornata dedicato soltanto al piccolo.

    La giusta temperatura per il bagnetto del neonato

    La temperatura dell’acqua per il bagnetto deve essere sempre intorno ai 37° C e può essere misurata con termometri appositi, oppure con la “prova del gomito”, ovvero immergendo il braccio per sentire il calore dell’acqua. Anche la temperatura dell’ambiente è importante e non deve essere mai inferiore ai 25° C, così da evitare brusche escursioni termiche.

    E la durata del bagnetto?

    Tutto dipende dai genitori e dal desiderio del neonato. Se vedete che il bambino ama stare nell’acqua e giocare, il bagnetto può durare anche qualche minuto in più. Di solito, però, la durata giusta per un bambino ancora piccolo è di circa 5-10 minuti, un tempo sufficiente per fare una pulizia accurata e per evitare che la pelle si rovini se sta troppo a contatto con l’acqua.

    Bisogna fare molta attenzione al comportamento del bambino. Se inizia a piangere o è infastidito, è meglio terminare il processo in tempi brevi, cercando di pulirlo al meglio. Se invece il neonato piange molto quando entra in acqua o già da prima, allora può essere avvolto in un asciugamano caldo e immerso così. In questo modo il bambino inizierà a calmarsi e, lentamente, sarà possibile togliere l’asciugamano, così da far godere al piccolino il bagnetto. Le cose, ovviamente, cambieranno quando sarà cresciuto: i giochi in acqua e le bolle saranno una distrazione enorme per il bambino, che resterà molto più volentieri nell’acqua.

    Come asciugare il neonato dopo il bagnetto

    E una volta concluso il bagnetto? Il neonato deve essere avvolto subito in un telo di spugna per evitare gli sbalzi termici. A questo punto, è bene iniziare a tamponare delicatamente il corpo, facendo attenzione alle pieghe della pelle che, se non asciugate correttamente, possono portare a una serie di irritazioni cutanee. Non usare mai l’asciugacapelli sul neonato! È ancora piccolo e la cute è molto delicata: tampona la testa con delicatezza.

    Il momento post-bagnetto è importantissimo per i genitori: si tratta di un’occasione per interagire e legare ancora di più con il proprio bambino. Infatti, è possibile parlargli e rispondere ai suoi versi, continuando a massaggiarlo con creme idratanti o oli naturali. In questo modo il legame tra genitore e bambino aumenta e lo aiuterà a svilupparsi maggiormente a livello cognitivo, relazionale, fisico ed emotivo.

    I prodotti da usare per il bagnetto del neonato

    Come sappiamo, nelle prime settimane dopo il parto, la pelle del neonato è molto delicata: bisogna prestare una particolare cura e attenzione per evitare eventuali infezioni cutanee e irritazioni dovute al pannolino. Durante il bagnetto, è bene usare un sapone neutro e delicato per lavare sia il corpo sia i capelli. Spesso si vedono le vasche per il bagnetto dei neonati piene di schiuma, ma non è importante che sia così: basta una piccola quantità del prodotto per garantire una corretta pulizia.

    Le creme idratanti non sono essenziali alla cura del bambino, a meno che non abbia la pelle particolarmente secca, ma in questo caso sarà il pediatra a consigliare il prodotto più adatto. Qualsiasi prodotto per la cura della pelle e per la pulizia del bambino deve essere prescritta dal medico.

    Quali sono i falsi miti sul bagnetto al neonato?

    Fare il bagnetto al proprio bambino è un’esperienza diversa per ogni genitore. Non esiste un vero e proprio manuale perfetto, ma ci sono una serie di falsi miti da sfatare sul bagnetto del neonato:

    • Non fargli il bagnetto dopo la poppata: in realtà è possibile fargli il bagno poco dopo che ha mangiato, ma è talvolta sconsigliato per non interferire con i processi di digestione
    • Non fargli il bagnetto se ha il raffreddore: sbagliato. Il vapore del bagnetto, insieme a un ambiente caldo e confortevole, aiuta la salute del bambino raffreddato. Basterà asciugarlo bene e coprirlo per evitare qualunque effetto negativo
    • Usare il talco: assolutamente no! Il talco non solo rischia di seccare la pelle, ma provoca una serie di irritazioni cutanee.

    Fonti

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali

    Ho letto e accetto le condizioni di privacy