Sei andata dal ginecologo e hai avuto la conferma: diventerai mamma. Da qui ai prossimi 9 mesi ti aspetta un’attesa piena di gioie e di preoccupazioni. Comincerai a cogliere i primi cambiamenti e soprattutto i primi disturbi di gravidanza. Sono molti e variano da persona a persona. Scopriamo insieme quali sono.
Un po’ di informazioni sulla gravidanza
La gravidanza è un periodo di enormi cambiamenti, non solo psicologici ma anche fisici. Di norma una gravidanza dura nove mesi, ovvero quaranta settimane, ma il termine può oscillare tra la trentottesima e la quarantaduesima settimana.
L’emozione è tanta e sono molte anche le ansie. Il bambino starà bene? Io starò bene? Molte donne si spaventano davanti alla trasformazioni del proprio corpo, soprattutto quando cominciano a soffrire di una serie di disturbi che prima non avevano. Ma non c’è da allarmarsi: si tratta di problemi del tutto normali, anche se non da trascurare.
Alcuni di questi disturbi possono sparire per un certo periodo, mentre altre volte possono tornare, lasciando le mamme senza forze. Non è detto che tutte le donne abbiano gli stessi disturbi, ma molti di questi sono comuni e almeno una volta ne hanno sofferto tutte.
La gravidanza viene divisa in tre trimestri. Perché sono chiamati in questo modo? Perché dividono la gravidanza in tre periodi distinti: il primo va dall’ultima mestruazione alla quattordicesima settimana, il secondo arriva fino alla ventisettesima settimana e il terzo si conclude con il parto.
Ogni trimestre porta un cambiamento al corpo della donna, insieme ai suoi disturbi correlati. Se stai per affrontare la gravidanza, questo “foglio illustrativo” ti sarà molto utile per capire le trasformazioni del tuo corpo e accoglierli in maniera consapevole.
Primo trimestre di gravidanza
Questo è il momento più delicato di tutta la gravidanza. Il corpo comincia a mostrare i primi sintomi di cambiamento: l’uovo fecondato dà origine all’embrione, comincia a svilupparsi e a crescere in grandezza (da pochi millimetri fino a 10 cm di lunghezza). Durante questa fase è bene fare qualche esame (Toxotest, test dell’HIV, test della clamidia, Pap Test…) per evitare malformazioni o aborti. Inoltre già da questo momento è consigliato smettere di assumere alcolici e di fumare, oltre che ridurre il consumo di caffeina.
Dal punto di vista ormonale, cambia tutto. Inizia la produzione del Beta hCG, l’ormone della gravidanza importantissimo per farla procedere correttamente. Mentre questo ormone raggiunge il suo picco produttivo, cominciano a comparire i primi disturbi.
Nausea e vomito
Molte donne ne soffrono al mattino, ma non è raro che questo disturbo si ripresenti in vari momenti della giornata. Gran parte della colpa è dovuta ai primi cambiamenti ormonali. In alcuni casi si aggiungono degli episodi di vomito. La nausea compare nei primi giorni del concepimento, intorno alla quinta o alla sesta settimana, e tende a sparire intorno alla dodicesima o alla tredicesima settimana.
Perdite di sangue
Quando vediamo delle piccole perdite ematiche, possono avere molti significati. Nei primi mesi di gravidanza sono innocue e si tratta di “false mestruazioni”, che si verificano nel ricordo del ciclo. Nel secondo e terzo trimestre possono essere invece causate dalla placenta previa, ovvero dalla placenta in una posizione molto bassa che ostruisce in parte lo sbocco uterino in vagina. Possiamo ritrovarle anche al termine della gravidanza perché il collo dell’utero si sta dilatando in preparazione della nascita del bambino. Soltanto una visita dal ginecologo può fugare ogni dubbio sul reale significato di queste perdite.
Scialorrea
Si tratta di un aumento della salivazione che porta le donne a deglutire più spesso del solito. Ciò è dovuto a una modificazione della secrezione delle ghiandole salivari e può provocare difficoltà nel deglutimento. È un disturbo che passa di solito nel secondo trimestre.
Alterazione di gusto e olfatto
Più che un vero e proprio disturbo, si tratta di un cambiamento a livello ormonale dovuto alla produzione di hCG. Alcuni sapori e odori risultano d’improvviso fastidiosi e nauseanti: un esempio famoso è il caffè, che diventa insopportabile per la donna incinta.
Stanchezza
Questo è forse uno dei segnali più famosi e tipici della gravidanza. È sempre il nostro ormone hCG a provocarlo, mandando un “segnale” al corpo della donna per avvertirla di rallentare i ritmi quotidiani, così da portare avanti in modo sano la gravidanza. La sensazione di spossatezza dura fino alla fine del terzo mese, quando la donna torna a sentirsi di nuovo in forze.
Perdite bianche
Nella terminologia medica si chiamano leucorrea e si manifestano in quasi tutte le donne nel periodo di gravidanza, anche in quantità abbondanti. Si tratta di un fluido lattiginoso bianco denso e inodore, che si forma per un maggiore afflusso di sangue ai genitali e alla congestione della mucosa vaginale. Possono essere sintomo di un’infezione solo nei casi in cui sono troppo abbondanti, hanno un colore giallognolo, emanano un odore sgradevole e provocano arrossamento e prurito.
Stitichezza
Il progressivo aumento del volume dell’utero e la pressione esercitata sul tratto intestinale provoca un blocco delle feci, che passeranno con maggiore difficoltà. Accompagnata alla stitichezza, possono esserci anche le emorroidi e la tendenza al sovrappeso.
Stimolo a urinare
Questa sensazione compare fin dalle prime settimane di gravidanza. Infatti l’utero cresce molto velocemente e comincia a premere sulla vescica, provocando lo stimolo a urinare. Si tratta di una sensazione che diminuirà e aumenterà con il passare dei mesi e possono capitare delle perdite involontarie anche nei momenti più impensabili (ad esempio, mentre si starnutisce).
Capillari evidenti
Questo fenomeno è dovuto al sistema circolatorio della donna sovraccaricato dal lavoro dell’aumento di sangue necessario alla crescita del feto. Le vene e i capillari si dilatano per effetto degli estrogeni; può trattarsi anche dell’accentuazione di un disturbo dovuto a una predisposizione familiare.
Svenimenti
Questi possono essere un problema molto fastidioso. Durante la gravidanza, il volume del sangue aumenta per nutrire il feto e allora la pressione sanguigna e la glicemia si abbassano, provocando una sensazione di svenimento. In particolare questo accade quando si sta troppo a lungo in piedi o ci si alza di scatto. Se il disturbo si presenta di continuo, è meglio andare a fare un controllo medico per accertarsi che non si tratti di anemia.
Sbalzi d’umore
Sono tantissime le emozioni che si provano durante la gravidanza. Dall’euforia, alla paura delle responsabilità e di non piacere più al partner, all’ansia del parto. In questi nove mesi le donne affrontano un ventaglio complesso di sentimenti che possono portarle a crisi di pianto, ad attacchi di ansia, fino all’apatia. Senz’altro gli ormoni giocano un ruolo importante in questo contesto, ma sul piano psicologico questi sbalzi repentini non sono da prendere alla leggera.
Secondo trimestre di gravidanza
Si apre qui un nuovo capitolo della gravidanza. Le future mamme hanno metabolizzato i cambiamenti (sia sul piano psicologico che su quello fisico), la pancia comincia a crescere in modo evidente e si manifestano i primi movimenti fetali: il bambino comincia a farsi sentire. Alcuni dei disturbi del primo semestre scompaiono, ma altri rimangono (la stanchezza, la stitichezza e i crampi, ad esempio) e se ne aggiungono di nuovi.
Prurito intimo
Si tratta di uno degli effetti più comuni a livello ormonale, ma può derivare anche da una serie di infezioni di cui la donna può essere bersaglio, come la candida e la cistite.
Bruciori di stomaco
Sono molto fastidiosi e purtroppo molto familiari. Possono essere di derivazione nervosa o di difficoltà digestiva e si presentano durante la gestazione anche a donne che non ne hanno mai sofferto. Il colpevole dei bruciori è il reflusso gastroesofageo, dovuto alla compressione verso l’alto dello stomaco da parte dell’utero ingrossato. Il cardias, la valvola che mette in comunicazione la parte inferiore dell’esofago con lo stomaco, viene compresso verso l’alto e si apre facilmente, facendo passare i succhi gastrici e provocando bruciore.
Iperemesi
Abbiamo già parlato della nausea tra i disturbi del primo semestre, ma quando questa si accompagna a vomito frequente e perdita di peso, si tratta di iperemesi. A differenza della normale nausea, questo disturbo avviene spesso e in modo violento, impedendo alla mamma di mangiare e di bere. In questo caso è bene rivolgersi subito al medico.
Gonfiori e gambe pesanti
I movimenti sono rallentati e si avverte una sensazione di gonfiore e pesantezza agli arti, soprattutto alle gambe. Ciò è dovuto al sangue che fatica a risalire e rimane incastrato nei vasi sanguigni, provocando la dilatazione e rottura dei capillari. Quando questo succede, la parte fluida del sangue fuoriesce e si accumula nei tessuti, provocando il gonfiore. E l’arrivo della stagione calda accentua il problema.
Anemia
Di solito questo disturbo è vissuto da molte persone, ma in gravidanza può essere di due tipi: anemia da carenza di ferro e anemia da carenza di acido folico e vitamina B12. Durante la gravidanza è bene che l’assunzione di ferro aumenti rispetto al normale perché il bambino utilizza il ferro della mamma per produrre i propri globuli rossi; così la quantità di ferro della donna diventa insufficiente per se stessa. Se non ci si sbriga a consumare parecchio ferro, si può incorrere nei tipici sintomi dell’anemia, come il pallore, la spossatezza, il mal di testa e la tachicardia.
Mal di schiena
Il pancione sta crescendo a vista d’occhio e il peso non è più distribuito in modo adeguato sul corpo, ma si scarica tutto sulla schiena e sulle gambe già appesantite. La colonna vertebrale è infatti quella che risente di più dell’effetto della gravidanza, soprattutto per lo spostamento del baricentro in avanti per permettere alla madre di stare in equilibrio.
Ipertensione
La pressione alta è nemica della gravidanza. L’ipertensione gestazionale è un rialzo improvviso della pressione arteriosa e si manifesta di solito nella ventesima settimana, restando fino a poco dopo il parto. Sono più a rischio le donne sotto i 20 anni e sopra i 40, quelle che affrontano una prima gravidanza o che già soffrono di ipertensione e diabete.
Cistite
Si tratta di un’infezione urinaria di origine batterica, molto comune in gravidanza. Può essere di tipo acuto, ovvero caratterizzata da un bruciore continuo a ogni stimolo a urinare, o cronica, con sintomi più leggeri ma capace di durare a lungo. È spesso dovuta ad altri disturbi annessi, come la stitichezza e la diarrea, o a un’igiene personale inadeguata. Qualche rimedio contro la cistite? Provate il mirtillo rosso!
Terzo trimestre di gravidanza
Siamo in dirittura d’arrivo. Passata la ventottesima settimana, entriamo ufficialmente nel terzo trimestre e il momento della nascita è vicino. Il feto è ormai sviluppato dal punto di vista fisico ed è cresciuto, ha cominciato a farsi sentire dalla madre e la donna affronta le ultime trasformazioni. Tornano l’ansia, la paura e soprattutto la stanchezza per aver affrontato un viaggio così lungo. Molto più che all’inizio, è questo il momento in cui le donne hanno bisogno di un maggiore sostegno psicologico per prepararsi. Ed è qui che si presentano anche gli ultimi disturbi.
Pubalgia
Si tratta di un dolore che colpisce il pube ed è dovuto a una serie di cambiamenti nella struttura ossea e muscolare. Spesso provoca difficoltà a camminare e a restare sedute.
Insonnia
Se già nei primi trimestri poteva risultare un’impresa dormire, nei mesi che precedono il parto diventa quasi impossibile. Questo perché l’ingombro della pancia costringe la donna a sistemarsi in posizioni scomode e a causa del costante stimolo a urinare, sarà costretta ad alzarsi più volte per andare in bagno. Senza contare i calci del bambino che la faranno sobbalzare nel cuore della notte.
Crampi
Sono spesso contrazioni del muscolo che non dipendono dalla nostra volontà e durante il terzo trimestre possono avvenire molto più spesso. Questo è dovuto alla carenza di sali minerali e al rallentamento della circolazione sanguigna.
Capogiri
Compaiono soprattutto quando la donna sta in piedi a lungo o si alza di scatto; questo perché il ristagno di sangue provoca un rallentamento del flusso sanguigno e arriva meno sangue al cervello, dando alla mamma una sensazione di capogiro e svenimento.
Emorroidi
Questo disturbo è connesso soprattutto all’aumento di peso e di volume del pancione, che comprime le vene del bacino e rende difficile il riflusso del sangue verso il cuore. Questo infatti provoca un ristagno nelle vene della zona del retto. Unita alla stitichezza, può essere una problematica molto fastidiosa nel corpo di una donna durante la gravidanza.
È stato un viaggio lungo e difficoltoso, ma alla fine eccoci al gran giorno del parto. Ti sei preparata a lungo con controlli, visite, ecografie, forse hai fatto anche del training autogeno per rilassare i muscoli dell’utero e favorire la ripresa dell’elasticità nel post-partum. Sei stanca ma stai per vivere uno dei momenti più emozionanti nella tua vita di madre. Rilassati. L’aspettativa, l’ansia e l’emozione si sciolgono tutte in quei pochi istanti in cui sente il primo pianto del neonato. E poi tutto è già passato, i disturbi della gravidanza restano soltanto un ricordo.
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