Dopo ogni poppata, oppure ogni volta che il neonato viene nutrito, è quasi un momento di rito aspettare il famoso “ruttino”, l’espulsione di aria che viene ingerita dal lattante durante l’allattamento. Molti genitori provano ansia quando non percepiscono subito questo fenomeno dopo ogni pasto e possono sorgere molti dubbi su come comportarsi quando il ruttino non sopraggiunge. La mancata fuoriuscita di aria nel neonato potrebbe infatti causare gonfiori e distensione addominale, creando forti disagi nel neonato. Inoltre alcuni bambini, specialmente se allattati artificialmente, possono più facilmente andare incontro a coliche gassose e diventare molto irritabili.
Ruttino, reflusso gastroesofageo e rigurgito: le differenze
L’eruttazione nel neonato è la semplice espulsione di aria introdotta nel momento della nutrizione. Quando un neonato presenta un’irritabilità più o meno marcata nei momenti vicini al pasto o subito dopo potrebbe soffrire di reflusso gastroesofageo, accompagnato o meno da rigurgito. Il rigurgito, però può essere presente anche se il bambino non soffre di questo disturbo. Quali sono quindi le principali differenze?
- Il reflusso gastroesofageo è definito come il passaggio del contenuto gastrico dallo stomaco all’esofago. Circa il 50% dei neonati ne soffre ed è un fenomeno tipico dei primi 12-14 mesi. Un fenomeno fisiologico che può portare il neonato a rigurgitare il latte ingerito, ma può essere anche “silente”, senza cioè che il latte risalga dallo stomaco alla bocca. Il disagio nel bambino sarà comunque molto evidente causando pianti e forte irritabilità;
- Il rigurgito è un’espulsione di saliva e latte non digeriti, ne soffre quasi la metà dei lattanti e si presenta di solito dopo circa mezz’ora dal pasto. Il semplice rigurgito è dovuto all’immaturità della valvola gastroesofagea, ma a differenza del reflusso non è accompagnato dall’intervento dei muscoli della parete addominale e toracica. Infatti il neonato, nel momento del rigurgito, non presenta né disagio né sforzo e solitamente appare sereno. Il rigurgito va quindi considerato come un innocuo tentativo di protezione da un’eventuale assunzione eccessiva di latte, soprattutto se ingerito con grande voracità.
Quando il neonato fa il ruttino?
Tutti i neonati hanno bisogno del ruttino? No e molto dipende dalle loro esigenze e dall’alimentazione. Nel caso, per esempio, del neonato che riceve latte artificiale ci sono molte più probabilità che ingurgiti aria rispetto al neonato che viene allattato al seno. I motivi? Possono essere due: la bocca del piccolo non aderisce bene alla tettarella del biberon oppure nel biberon è presente una buona quantità di aria.
I neonati che spesso soffrono di continui singhiozzi: anche in questo caso è la voracità del neonato che lo spinge a incorporare più aria e a farlo soffrire di questo piccolo disturbo. Il neonato vorace sarà più soggetto ai rigurgiti, avrà quindi più bisogno del ruttino dopo la poppata.
Solitamente il ruttino avviene dopo che il neonato è stato allattato ma può capitare anche che il neonato abbia bisogno di espellere aria durante. I segnali sono evidenti:
- In neonato tende ad inarcare la schiena;
- Il neonato gira la testa e si allontana dal seno o dal biberon;
- Il neonato piange.
Nel momento in cui il neonato mostra questi comportamenti occorre arrestare temporaneamente la poppata per facilitarlo nella fuoriuscita dell’aria.
Il ruttino del neonato è sempre necessario?
Se al termine del pasto il neonato non emette il ruttino non c’è da preoccuparsi: a volte può succedere di non riuscire a percepire nettamente il suono, poiché non sempre è udibile (può somigliare a uno sbuffo, un brontolio), mentre altre volte il bambino non ha bisogno di rilasciare aria. Se il neonato dopo essere stato allattato si addormenta serenamente non c’è da avere paura di conseguenze particolari, anche se non ha fatto il ruttino. Stai per diventare mamma o papà e hai dubbi sull’allattamento? Potresti pensare di partecipare a un corso preparto.
Le posizioni per il ruttino: quali sono le migliori?
Per favorire il ruttino del neonato esistono alcune posizioni consigliate:
- Sistema il lattante in posizione verticale, la sua pancia deve aderire al tuo petto e la testa deve poggiare sulla spalla. Con una mano sostieni testa e collo e con l’altra dai dei piccoli e leggerissimi colpetti sulla schiena del neonato. Non appoggiare il neonato oltre la tua spalla, potresti rischiare di soffocarlo o di farlo cadere. Se temi il rigurgito sistema un tovagliolo o un po’ di stoffa sulla spalla;
- Fai sedere il neonato sulle gambe, di profilo. Con una mano sorreggi il busto e la testa e con l’altra dai leggerissime pacche sulla schiena. Questa posizione è molto sicura poiché il bambino sarà sorretto da entrambi i lati;
- Posiziona il neonato a pancia sotto sul tuo grembo, in questo caso occorre massaggiare energicamente la schiena per far sì che tutta l’aria in eccesso esca fuori. Evita questa posizione se il lattante è solito rigurgitare spesso.
Ottenere il ruttino non è qualcosa di istantaneo, l’operazione a volte richiede qualche minuto. Per questo motivo è necessario rimanere calmi, persistere con i massaggi e con i piccoli colpetti, alternando se necessario i due movimenti, per far sì che il neonato non si innervosisca troppo. Se il neonato dovesse mostrare irritabilità a causa dell’aria nello stomaco (piange, inarca la schiena, sospinge le gambe verso il ventre e stringe i pugni), prova a stenderlo sulla schiena e a massaggiargli la pancia. A volte può essere utile anche muovere un po’ le gambe del neonato avanti e indietro.
Come rendere il ruttino più facile?
L’allattamento al seno, quando possibile, ha moltissimi benefici su mamma e bambino e anche in questo caso può aiutare il neonato a non fare il fastidioso ruttino. Anche la posizione quando nutriamo il bambino è molto importante: cerca sempre di tenere il bambino in posizione semi-verticale (45°), in questa posizione riuscirà ad inghiottire più facilmente e avrà sicuramente minor bisogno di fare il ruttino. Inoltre, allattando più volte durante l’arco della giornata e con la giusta cadenza eviterai che il bambino sia più vorace, faccia poppate più lunghe e quindi ingurgiti più aria.
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