Quando siamo genitori, la preoccupazione più grande diventa la salute del proprio figlio. È durante la gravidanza che compaiono le più grandi paure: starà bene? Crescerà sano? Cosa posso mangiare per non farlo stare male? Ed è in un momento delicato come una pandemia che queste domande tornano a tormentarci in modo martellante.
La campagna di vaccinazione è ormai iniziata e le dosi vengono distribuite giornalmente. Com’è naturale, sono sorti fin da subito moltissimi dubbi sullo sviluppo del vaccino, soprattutto sul fatto che sia stato sviluppato in soli dieci mesi. Sarà efficace? Le persone vaccinate sono comunque dei portatori del virus? Ma un interrogativo tra i tanti coinvolge soprattutto le mamme e i loro futuri figli: come comportarsi verso queste categorie? È sicuro che si vaccinino?
Un po’ di storia del vaccino
27 dicembre 2020. Questa giornata resterà nella storia come il “Vaccine day, la data che ha dato avvio alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19 in tutta Europa. In Italia, tuttavia, abbiamo cominciato a vedere la distribuzione soltanto il 31 dicembre, con una disponibilità limitata di vaccini sviluppati da Pfizer/BioNTech. L’obiettivo è sempre stato quello di ridurre i casi gravi e i decessi, consegnando le prime dosi al personale medico, essenziale per la buona riuscita della campagna.
Il piano strategico prevede che la vaccinazione nazionale sia gratuita e garantita a tutti, ma non sarà obbligatoria. Alcune categorie di persone avranno la precedenza rispetto ad altre proprio perché le dosi iniziali sono ancora limitate. Tra queste categorie rientrano il personale medico, gli anziani e gli immunodepressi o i soggetti a rischio. Tuttavia le linee possono sempre cambiare da un momento all’altro, soprattutto in previsione di eventuali cambiamenti dovuti all’avanzamento della pandemia. C’è da sottolineare che finora non ci sono mai stati degli effetti collaterali dovuti alla somministrazione del vaccino, tuttavia la paura delle mamme rimane forte.
Cosa fare in gravidanza e nell’allattamento: le linee guida da seguire
Purtroppo a oggi non ci sono dati disponibili per valutare gli effetti dei vaccini anti-Covid durante la gravidanza e l’allattamento. Non ci sono dati sufficienti per valutare nessun effetto proprio perché la campagna di vaccinazione è ancora all’inizio ed è necessario del tempo per capire come comportarsi. Nonostante questo, la vaccinazione è comunque consigliata, soprattutto nel caso di donne che presentano un alto rischio di contrarre il virus. È importante sottolineare che gli studi e le sperimentazioni condotte finora non hanno mostrato alcun effetto avverso dei vaccini in gravidanza.
Se una donna scopre di essere incinta dopo la prima o la seconda dose non c’è alcun motivo per cui debba interrompere la gravidanza. In entrambi i casi esiste per loro la possibilità di scegliere se vaccinarsi o meno, valutando prima di tutto la propria condizione fisica e quella del bambino. La madre deve essere quella più sicura prima di tutti: può anche decidere di rimandare la somministrazione della seconda dose al termine della gravidanza, a meno che non sussistano delle complicazioni fisiche. Lo stesso vale per le donne in fase allattamento: anche se devono ricevere la prima o la seconda dose, non è necessario che interrompano l’allattamento.
Le donne che invece hanno l’obbligo di vaccinazione sono quelle che presentano un alto rischio di contrarre il Coronavirus o hanno delle condizioni di salute fragili che, senza l’ausilio del vaccino, rischierebbero di mettere a repentaglio la salute del bambino. Tuttavia, la scelta finale spetta sempre a loro.
Purtroppo le donne in gravidanza e in fase di allattamento dovranno comunque aspettare per ricevere la loro dose: infatti questa categoria non rientra tra le prime categorie a essere vaccinate contro il Covid-19. Questa regola va ripresa in considerazione nel momento in cui una di queste neo-mamme sia a rischio di complicazioni a causa di malattie pregresse; in questo caso le condizioni delle donne vengono valutate dal personale medico per analizzare i pro e i contro di un’eventuale vaccinazione. L’obiettivo è sempre quello di non mettere in pericolo la salute della donna né quella del feto, tuttavia le ansie continuano a persistere. Ogni caso deve essere valutato singolarmente proprio perché ogni donna e ogni bambino sono diversi.
Tuttavia le donne in dolce attesa possono tirare un sospiro di sollievo: secondo i dati dello studio ItOSS che fanno riferimento alla prima ondata di casi in Italia, sembra che le donne in gravidanza non presentino un maggiore rischio di infezione rispetto al resto della popolazione, ma è emerso che le donne di cittadinanza africana, asiatica, centro e sud-americana ed est-europea, insieme a quelle affette da altre problematiche (come ad esempio l’obesità, l’asma o il diabete), hanno un rischio maggiore di contrarre una polmonite da Covid-19.
Quindi, ricapitolando:
- Le donne in gravidanza e in allattamento non presentano rischi maggiori alla contrazione del virus, a meno che non soffrano di malattie pregresse o non si siano sviluppate delle complicazioni nel feto
- Non è obbligatorio che l’allattamento venga interrotto anche se le madri devono ricevere ancora la prima o la seconda dose
- Purtroppo le donne in gravidanza o in fase di allattamento non risultano essere tra le prime a poter richiedere il vaccino
- Il vaccino non è obbligatorio ma è da valutare ogni casistica
- Ogni donna può parlarne con il proprio medico per decidere se prendere il vaccino o aspettare.
Sicuramente questi saranno momenti che molte madri ricorderanno per sempre. Si tratta di scenari che dureranno almeno per tutto il 2021. Anche dopo il vaccino, le donne in gravidanza o in allattamento non potranno tornare alla normalità pre-Coronavirus: le distanze dovranno essere sempre mantenute e le riunioni in famiglia si svolgeranno solo in piccoli gruppi e senza mai togliere la mascherina. Quello che succederà dopo il vaccino anti-Covid è ancora avvolto in una macchia nebulosa, ma è chiaro che il ritorno a come eravamo prima del virus non sarà possibile, almeno non nell’immediato. Abbiamo combattuto insieme finora e siamo arrivati fin qui con grandi risultati: il futuro tornerà a essere nostro.
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