Da Povia a Djokovic: chi sono i personaggi famosi no-vax?

Oltre alle persone comuni sono molti i vip dichiaratamente contrari ai vaccini. Un fronte tornato alla ribalta nel corso della pandemia che stiamo affrontando

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    Se i no-vax, persone contrarie a farsi somministrare ogni tipo di vaccinazione (talvolta per le più fantasiose ragioni, come vi raccontavamo in questo articolo), erano già presenti in un’epoca pre-pandemica, il fronte si è certamente allargato con l’arrivo della pandemia da Covid-19.

    Piaccia o non piaccia, la scelta del vaccino come soluzione per contrastare la diffusione, soprattutto nelle sue forme più gravi, del coronavirus Covid-19 è stata quella intrapresa da tutti i Paesi nel mondo e che, almeno nell’attesa dell’approvazione e diffusione di specifici medicinali, resta anche l’unica.

    Nonostante questo, in Italia, come nel resto del continente, esistono fasce di popolazione che sin dal primo momento si sono dimostrate diffidenti rispetto a una serie di vaccini sviluppati in tempi record, rifiutandosi di farseli somministrare.

    Un “fronte”, quello dei no-vax, che fra le sue schiere non vede soltanto persone comuni ma anche personaggi noti che, in alcuni casi, hanno scelto di manifestare pubblicamente questa loro posizione, portata spesso avanti in maniera militante attraverso gli strumenti social a disposizione.

    Vediamo in Italia e nel resto del mondo i principali casi di personaggi famosi, dichiaratamente no-vax, da Povia a Djokovic, recentemente al centro di un ‘conflitto’ internazionale legato allo stop del Governo austrialiano all’ingresso del campione di tennis serbo, all’interno del suo territorio, per la mancata vaccinazione anti-Covid.

    Quando i vip fanno ‘No’

    Partendo dal nostro territorio sono, alla data del 7 gennaio 2022, 8.447.498 le persone che nel nostro Paese sono in attesa di 1° dose o dose unica a meno di guariti e, tra queste, 2.165.583 quelle con età superiore ai 50 anni a cui un recente decreto ha imposto l’obbligatorietà della vaccinazione anti-Covid.

    Un obbligo in cui non rientra, per un pelo, il cantautore, chitarrista e blogger italiano 49enne Giuseppe Povia (che aveva certamente raggiunto il suo apice di popolarità nel 2006, vincendo il Festival di Sanremo con la sua canzone ‘Vorrei avere il becco’) che ha sposato da tempo la causa no-vax.

    Intervistato dalla trasmissione Mediaset ‘Zona Bianca’, sulla situazione attuale (che definisce ‘schizofrenica’) e sul vaccino (che non farà ‘perché c’ho terrore’) afferma che il numero dei morti è diminuito ‘perché dopo due anni voglio sperare che ci abbiano capito qualcosa, che non sia tutto merito di questo santo coso che continuano a chiamare vaccino’.

    Restando sull’argomento ha quindi dichiarato che ‘non posso firmare una cosa, in via ovviamente di miglioramento’ con cui ‘sollevo da ogni responsabilità le tre cose più importanti che ci stanno parlando da due anni’, ovvero ‘medici, scienza e stato’ che sono ‘i primi responsabili’, e che se mai lo metteranno obbligatorio ‘dovrò andare contro la legge’.

    Vaccino anti-Covid a parte, Povia si esposto in favore del movimento “free-vax”, esibendosi a Pesaro, nel luglio del 2017, di fronte a circa diecimila persone contrarie all’obbligo vaccinale.

    Cicale & no-vax 

    Attrice, ballerina, cantante e showgirl, entrata nell’immaginario televisivo italiano a partire dalla fine degli anni ‘80, Heather Parisi non nasconde le sue posizioni contrarie ai vaccini sviluppati per contrastare la pandemia di Covid-19.

    In un tweet, datato 5 gennaio 2022, fissato in alto nella bacheca del suo profilo si interroga se ‘qualcun’altro si chiede (traduciamo dal testo originale in inglese) ‘cosa c’è di importante in questi vaccini, al punto che ogni governo sta spingendo così tanto per iniettarli più e più volte in ogni essere umano del pianeta, indipendentemente dal fatto che ne abbiano bisogno o meno? Quando mai qualcosa di BUONO è stato promosso con la propaganda, la censura e la coercizione?’

    Più recentemente (l’11 gennaio 2022), sempre su Twitter, riportando le parole del CEO di Pfizer (‘2 dosi di vaccino offrono una protezione MOLTO LIMITATA SE NECESSARIA. 3 dosi offrono una protezione RAGIONEVOLE contro ospedalizzazioni e decessi. Stiamo lavorando a una NUOVA VERSIONE’) commenta: ‘Quindi, saltiamo quelli intermedi e andiamo direttamente alla versione finale, se MAI ce ne sarà una’.

    Infine, andando a ritroso nel tempo, il 19 novembre scorso, la Parisi si è esposta attraverso un video (inizialmente caricato su Youtube e rimosso dalla piattaforma stessa, secondo quanto dichiarato dalla showgirl che lo ha poi messo sul sito odysee.com) sulla sue posizioni sul vaccino, a partire da un’esperienza personale, e sulle motivazioni che l’hanno spinta a non vaccinarsi.

    ‘[…] Mia mamma, un paio di giorni dopo aver fatto il vaccino, nel marzo 2021, è stata ricoverata in ospedale per gravi effetti avversi e da allora non si è più ripresa. Apriti cielo! Per i fanatici del vaccino sono una irresponsabile e una bugiarda. Mia madre è vecchia e sicuramente all’ospedale ci sarebbe finita lo stesso e io faccio falsa informazione. – racconta Heather Parisi all’interno del video – Falsa informazione o fake news è la parola magica per chiudere la bocca a chiunque racconti qualcosa di diverso dalla versione ufficiale, esattamente come quando spiego perché non mi vaccino’.

    ‘In una società normale non ci sarebbe nemmeno bisogno di giustificarsi per la personalissima posizione di non vaccinarsi ma, ahimè, da quasi due anni non viviamo più in una società normale e quando mi azzardo a spiegare perché io non mi vaccino (si badi bene, perché, io, non mi vaccino), lasciando a ciascuno la libertà di scegliere per se stesso, che è la differenza fra no-vax e free-vax, sono subito zittita, perché questi argomenti competono solo agli esperti e agli uomini di scienza, ma non a tutti gli esperti e a tutti gli uomini di scienza. Solo a quelli che seguono la narrazione ufficiale’.

    In un altro passaggio del video sottolinea, infine, come ‘irresponsabile e inadeguato a parlare, poi, è solo il personaggio pubblico dello spettacolo che non si vaccina. Se l’artista è vaccinato, d’improvviso è annoverato tra chi ha facoltà di parola’.

    ‘Alla domanda ‘perché non mi vaccino?’ io rispondo con una domanda: ‘Perché dovrei vaccinarmi se mediamente la percentuale di sopravvivenza è 99,91%?’. Lo dico io? No. Lo dice il Governo inglese […]’. Il motivo per cui alcuni Stati hanno imposto poi l’obbligo vaccinale per alcune categorie di persone o misure come il Green Pass è, poi, secondo Heather Parisi, esclusivamente per ‘proteggere i vaccinati dai non vaccinati. Ma è ampiamente dimostrato che i vaccini non assolvono questo compito’.

    ‘Io sono contraria all’obbligo vaccinale, perché credo nella libertà che è nel dna del mio Paese, gli Stati Uniti – conclude Parisi – e dovrebbe esserlo in quello di tutti i Paesi del mondo e di ciascun individuo. Il Governo non mi possiede e non possiede nessuno di voi. È ora di gridarlo a voce alta’.

    Miguel Bosé: ‘Questo è solo un complotto per sottomettere i popoli e vendere i vaccini’

    Attore, cantante e ballerino dalla doppia nazionalità (spagnola e italiana), Miguel Bosé, che nel 1979 fu autore del suo primo grande successo internazionale, ‘Super Superman’, contenuto all’interno dell’album italiano ‘Chicas!’, e che in anni più recenti ha preso parte in qualità di direttore artistico della dodicesima edizione di ‘Amici’, domenica 18 aprile 2021 ha espresso il suo parere sull’attuale pandemia e sul vaccino.

    ‘Il Fatto Quotidiano’ ha riportato la sua posizione in cui afferma di essere l’unico a possedere la verità e di essere orgogliosamente negazionista (‘Sono negazionista e lo dico a testa alta’).

    Bosè ha parlato di una ‘falsa pandemia’ che ‘non è nata in Cina, ma da un cartello di supermiliardari psicopatici che rispondono al nome di Forum di Davos’ che, secondo l’artista italo-spagnolo, ‘hanno pianificato tutto questo da 10-15 anni, basta cercare le informazioni sul web e troverete tutto’.

    Sui vaccini la situazione, dalla sua personale prospettiva, è chiara: ‘Dov’è il virus? Io non lo vedo. Questo è solo un complotto per sottomettere i popoli e vendere i vaccini, io mi sono informato e documentato. Non ci servono i vaccini, ma le cure’.

    Vaccini e motori: gioie e dolori

    Un altro caso italiano che ha fatto molto parlare è stato quello che ha visto al centro l’ex pilota motociclistico Marco Melandri, campione del mondo nella defunta classe 250 nel 2002 e primatista italiano per numero di vittorie nel Campionato mondiale Superbike con 22 vittorie.

    L’atleta ravennate era risultato positivo al Covid-19, come da lui stesso annunciato sul suo profilo social Instagram, il 6 gennaio 2022 in cui mostrava la foto di un tampone positivo a cui faceva seguire un testo dal tono polemico: ‘POSITIVO!! Contagiato da un 2 dosi…Se fosse successo il contrario???? Per me non solo Negativi o Positivi, non esistono distinzioni e lo dice l’andamento dei fatti, così come che i nostri diritti non esistono più! Se fate i bravi vi lasciano una carta verde dove avete il “beneficio” di poter lavorare e poter studiare…Stiamo scherzando??? Mi sono etichettato contro il Green Pass e sono stato etichettato “complottista, No Siringa, Terrapiattista”.. Non sono niente di tutto questo ma solo per la libertà di scelta, come la nostra costituzione vuole, anzi vorrebbe…Spegnete TV, Radio e quant’altro, uscite all’aria aperta e godetevi la natura, guardate con i vostri occhi, pensate con la vostra testa…Vi renderete conto che la vita va avanti…Io sarò sempre e comunque libero, quando la sera mi guardo allo specchio non ho nulla da recriminarmi e so di poter dormire sonni tranquilli’. 

    Dopo questa uscita, in cui annunciava di essere stato contagiato da un vaccinato, il 14 gennaio successivo rilasciava un’intervista al magazine Mowmag in cui alla domanda su come poteva un vaccinato averlo contagiato rispondeva: ‘Ho preso il virus perché ho cercato di prenderlo, e, al contrario di molti vaccinati, per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda. Ho fatto apposta per essere in regola almeno per qualche mese e non è stato nemmeno facile. Mi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un’alternativa valida. D’altra parte conosco molte persone con due dosi che provano a infettarsi per evitare la terza’.

    Una posizione contraria che riguarda anche il green pass (‘[…] per me il green pass era e rimane un ricatto: lo userò solo per lavoro e se devo accompagnare mia figlia. Sono disposto a utilizzarlo solo per lo stretto necessario’. 

    Invitato quindi all’interno della trasmissione tv di La7 ‘Non è l’Arena’ a chiarire la sua posizione ha spiegato: ‘Era un momento di frustrazione incredibile perché vivere al giorno d’oggi non è facile. Sicuramente io non ho cercato il contatto ma una volta che ho capito di aver avuto il contatto ho cercato di ironizzare e di prenderla in maniera leggera perché tanto non potevo più cambiarlo. È chiaro che si sente dire in giro, anche da persone vaccinate, che più che fare la terza dose a volte sperano forse di entrare in contatto in maniera asintomatica con la malattia per poter avere questa libertà condizionata per qualche mese e questo è un qualcosa che ti fa capire quanti problemi e quanto qualcosa non vada in questa società attuale, perché non siamo liberi, non siamo liberi di decidere’.

    Additato come no-vax ci tiene a precisare che ‘io non sono un no-vax, io sono forse free-vax, nel senso che […] ogni persona ha una storia propria, ha una storia delicata, quindi ognuno deve essere in grado di poter scegliere il proprio destino e curarsi, perché fino a prova contraria il vaccino deve essere una protezione personale’. 

    L’americano Robert Johnson (Pallacanestro Cantù) che non si vaccina

    Spostandoci dal mondo dei motori a quella della palla a spicchi della pallacanestro, a fare notizia è il caso del cestista Robert Johnson, giocatore della San Bernardo Cantù, squadra che milita nel girone rosso di A2 di basket della Lega italiana. 

    Originario di Richmond, in Virginia, e in Italia dall’inizio di questa stagione per vestire la maglia di Cantù, ha visto il suo contratto rescisso in seguito al suo rifiuto a vaccinarsi. Le attuali normative italiane per il mantenimento del contagio rendono infatti impossibile proseguire l’attività agonistica nel caso in cui l’atleta non sia in possesso del Super Green Pass. 

    La società ha comunicato la rescissione con una breve nota sul suo sito ufficiale, mentre Johnson si è accasato al Legia Varsavia in Polonia.

    Il caso Djokovic 

    Se in Italia ci sono personaggi noti contrari al vaccino che, come detto, non lo nascondano (oltre a Povia, Heather Parisi, Miguel Bosé e Marco Melandri, da segnalare anche Red Ronnie, e Eleonora Brigliadori, contrari alla vaccinazione, almeno per alcune categorie di persone), lo stesso si può dire a livello internazionale, dove la rapper Nicki Minaj, l’influencer Jessica Alix Hesser, l’ex Presidente USA Donald Trumpl’attore Jim Carrey hanno manifestato in passato e manifestano dubbi sui vaccini (in alcuni casi in generale, in altri specificatamente rispetto agli attuali vaccini contro il Covid-19)

    Un caso internazionale che però ha fatto parlare molto è stato (e al momento in cui scriviamo lo è ancora) quello del tennista serbo Novak “Nole” Djokovic.

    Dichiaratamente contrario alla vaccinazione contro il Covid-19, l’attuale numero 1 nella classifica mondiale ATP di tennis, che era già stato al centro di un episodio legato alla pandemia nel giugno 2020 (aveva organizzato un torneo benefico a Zara, senza rispettare i protocolli di protezione individuale e alcuni tennisti, tra cui lo stesso Djokovic, erano successivamente risultati positivi), è stato inizialmente invitato a partecipare agli Australian Open (9-30 gennaio 2022) dagli organizzatori del torneo, prima di essere fermato alla frontiera nazionale per una documentazione medica, che lo esenta dalla vaccinazione (a cui “Nole” non si vuole sottoporre) e che non sarebbe regolare.

    Una questione che ha avuto anche ripercussioni sul piano politico, con una tensione tra il Governo australiano e quello serbo, e uno strascico legale dovuto a un mix di false dichiarazioni e violazioni di protocolli da parte del tennista.

    Per chi volesse approfondire l’argomento vaccini abbiamo, nel corso degli ultimi due anni, dedicato diversi articoli al tema:

    Vaccini, ecco perché sono così importanti

    La terza dose completa di Moderna aumenta di 83 volte gli anticorpi

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    Fonti

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