Filariosi nel cane: quali sono i sintomi e curarla

Riconoscere e curare la filariosi nel cane è possibile? Ecco cosa possiamo fare per il nostro piccolo amico a quattro zampe

filariosi cane

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    Il cane è il nostro migliore amico e per mantenere il suo benessere è importante prendersene cura. Dargli da mangiare, giocare, farlo stare bene. Ma, soprattutto, prevenire e curare eventuali malattie.
    Chi ha un cane forse avrà già sentito parlare della filariosi e degli effetti dolorosi che può avere sui nostri amici animali.

    Se invece è la prima volta che ne senti parlare, lascia che ti spieghi.

    La filariosi, o filaria, è una una malattia cardiopolmonare che può colpire il 75% dei cani di qualsiasi razza ed età; viene trasmessa da un parassita chiamato filaria per la sua forma sottile e allungata, molto diffuso nelle zone del centro e del nord Italia.

    Nonostante nella maggior parte dei casi colpisca soprattutto i cani maschi di taglia grossa, si tratta di un problema da non ignorare. Infatti la filariosi canina è una malattia degenerativa che, nel peggiore dei casi, può portare alla morte dell’animale. L’avanzamento della malattia è caratterizzato da una serie di fasi, ognuna di esse collegate a un sintomo differente che ne segna il lento progredimento.

    Vediamo di saperne di più su questo problema.

    Che cos’è la filariosi: tipi e cause

    Un cane che sta spesso all’aperto è più portato a contrarre questa malattia, rispetto a un cane che vive sempre all’interno delle mura domestiche. Questo accade perché la filariosi canina è portata dalla puntura di una zanzara. I parassiti si insediano all’interno del cuore dell’animale e di solito si sviluppa in due tipologie:

    • La filariosi sottocutanea, che colpisce soprattutto la pelle e può essere contratta anche dall’uomo. Sembra presentare molte meno problematiche nel cane
    • La filariosi cardiopolmonare, che non è pericolosa per l’uomo ma è letale per cani e gatti, provocando una serie di lesioni a cuore e polmoni.

    Come si trasmette la filariosi

    Come abbiamo già detto, la filariosi è comunemente portata dalla zanzara. Questo insetto non è del tutto nuovo alle malattie canine: infatti è portatore anche della leishmaniosi, un’altra infezione grave sia per il cane che per l’uomo. Quando una zanzara punge un cane infetto da filariosi, aspira insieme al sangue anche i parassiti della malattia, che può in seguito passare a un altro animale. Di solito questa malattia può colpire anche gatti e furetti, sebbene in queste specie si sviluppi meno e abbia una vita più breve.

    Filariosi nel cane: quali sono i sintomi

    Abbiamo già visto che la zanzara porta i parassiti all’interno del corpo ospite. Quando hanno raggiunto la maturazione, si insediano nel cuore e nelle arterie polmonari, bloccandole. Di solito ci vogliono fino a 4 mesi per permettere la completa maturazione delle larve. Quando hanno raggiunto le dimensioni giuste, la filariosi mostra i primi sintomi nel cane: quando il padrone si accorge della presenza dei primi sintomi, è probabile che il cane sia stato infettato ormai da mesi.

    La filaria nei cani presenta 4 gruppi di sintomi, suddivisi in base al numero di parassiti presenti nelle arterie polmonari e nel cuore.

    Filariosi di classe 1

    All’inizio presenta dei sintomi molto lievi della malattia e si può quasi pensare che il cane stia bene. Ma se si sottopone a una serie di esami, risulterà positivo al test della filaria. I parassiti sono presenti, ma per ora non provocano alcun danno evidente. Questo è uno dei momenti più adatti per intervenire e iniziare la cura.

    Filariosi di classe 2

    I parassiti iniziano a crescere all’interno delle arterie polmonari e del cuore, provocando sintomi come:

    • affaticamento
    • difficoltà respiratorie
    • soffio cardiaco
    • tosse
    • perdita di peso

    Filariosi di classe 3

    Qui siamo davanti a una forma più grave di filariosi. Il parassita ha raggiunto dimensioni tali da provocare molti danni al cuore e alle arterie polmonari, provocando una serie di sintomi preoccupanti come:

    • aumento della frequenza del respiro
    • difficoltà respiratoria
    • tosse
    • anemia
    • aumento di volume dell’addome
    • insufficienza cardiaca
    • perdita di sangue dal naso
    • perdita eccessiva di peso

    Filariosi di classe 4

    I parassiti hanno raggiunto una dimensione tale e sono cresciuti così tanto di numero da non occupare più solo le arterie polmonari e il cuore, ma da ostruire completamente anche la vena cava. A questo punto la salute dell’animale è molto compromessa, rischiando di metterlo in pericolo di vita.

    Come curare la filariosi nel cane

    Certo, il quadro clinico per il nostro amico non sembra molto promettente, ma non temere: è possibile curare la filariosi nel cane! Se la malattia viene presa in tempo, con le cure adeguate è possibile aiutare l’animale a stare meglio. Uno dei modi migliori per capire se il cane è affetto da filariosi, è fare un esame del sangue.

    La terapia è complessa e lunga e può capitare che gli effetti della malattia resteranno per sempre nella vita dell’animale: ad esempio, se i parassiti sono rimasti a lungo nel cuore, il cane resterò cardiopatico anche dopo la cura. Di solito al profilassi è la soluzione più adatta per prevenire l’infestazione, insieme all’aggiunta di farmaci dosati con attenzione dal veterinario sulla base dello stadio della malattia.

    Purtroppo ancora non esiste un vaccino contro la filariosi, ma è possibile ridurre le possibilità con cui il virus entra in circolo nel nostro cane. Esistono delle sostanze repellenti in grado di tenere lontane le zanzare, insieme a un’iniezione da fare al cane ogni anno per evitare l’insorgere della malattia. Nella maggior parte dei casi è bene comunque tenere il cane all’interno della casa nelle ore notturne, magari proteggendo le finestre con delle zanzariere.

    Fonti

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali