Gatto castrato in calore: è possibile?

Come gestire l’istinto del tuo felino dopo la castrazione

gatto sdraiato sotto coperta

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    Hai preso la decisione di castrare il tuo gatto e sei sorpreso che i suoi istinti siano ancora attivi dopo la castrazione? Niente paura: l’intervento eseguito è permanente, una volta avvenuto, non c’è pericolo che il tuo gatto sia rimasto fertile.
    Tuttavia, non è scontato che l’istinto felino alla riproduzione scompaia totalmente con la castrazione. 

    Sicuramente, è possibile ridurre gli istinti e aiutare il gatto a evitare questi comportamenti. Ma il tuo gatto può davvero andare in calore dopo la castrazione

    Come capire se il gatto è in calore

    Dopo la castrazione, il tuo gatto sembra molto irrequieto e nervoso? Questo potrebbe essere il primo sintomo per capire se l’istinto del tuo felino è rimasto attivo. Il secondo è lo strofinamento: questo può ripercuotersi su oggetti morbidi come cuscini, pupazzi, divano, o sulle braccia e gambe degli umani più vicini al felino. Può accadere, a volte, che l’istinto venga riversato anche su altri animali. 

    Non dimentichiamoci della marcatura verticale: per dichiarare la sua disponibilità ad accoppiarsi, il tuo micio decide di spruzzare urina vicino al sue zone di comfort. Tuttavia, questo comportamento può voler significare anche altro, come ad esempio l’affermazione di supremazia verso altri gatti. 

    Per ricapitolare, ecco i sintomi di un gatto in calore: 

    • irrequietezza o nervosismo 
    • miagolii intensi 
    • strofinamento (verso oggetti, persone o altri animali) 
    • spruzzi di urina intorno alle proprie zone di comfort (marcatura verticale)

    Questi sono tutti i comportamenti che indicano che il tuo gatto è in calore. Da qui, molti decidono di procedere per la via della castrazione/sterilizzazione, per permettere al proprio micio di vivere in serenità senza problemi. Tuttavia c’è ancora molta perplessità su questa procedura, soprattutto perché non si conoscono a fondo i pro e i contro di tale operazione.

    Facciamo, dunque, un piccolo excursus su che cosa sia la castrazione.

    Castrare un gatto: come e perché

    La castrazione è un intervento in cui si procede alla rimozione degli organi o delle ghiandole responsabili della produzione degli ormoni: testicoli per i maschi, ovaie per le femmine.

    Per i maschi la procedura è più semplice, perché si tratta di una rimozione esterna; mentre per le femmine è necessario intervenire all’interno eseguendo una piccola incisione sulla parete addominale.
    C’è molta confusione su questa pratica, perché spesso si pensa che sia un atto contro natura e che si impedisca ai propri animali il naturale processo di accoppiamento. Senza entrare nel merito di cosa sia giusto e sbagliato, in realtà, l’intervento di castrazione aiuta moltissimo l’animale a livello di salute e di comportamento. E questo non vale solo per i felini, ma per tutti i mammiferi.

    Inoltre, è sbagliato pensare che la castrazione limiti i desideri del gatto o lo privi delle facoltà cognitive.

    Anzi, i gatti castrati sono solitamente:

    • molto più tranquilli e aperti al contatto fisico
    • meno aggressivi (non sentono il bisogno di stabilire una supremazia sul territorio)
    • meno probabilità di sviluppo di patologie gravi, come tumori agli organi riproduttivi
    • per le femmine, meno probabilità di tumori alle ghiandole mammarie o malattie veneree 
    • aumento degli anni di vita
    • cessazione del calore e del desiderio dell’accoppiamento

    In merito a questo, è necessario approfondire il legame tra castrazione e sintomi del calore nel gatto.

    Cause del calore in un gatto castrato

    Se il tuo gatto presenta ancora gli istinti all’accoppiamento, questo non significa necessariamente che l’operazione sia andata male. 

    Molto dipende anche da quando è stata eseguita: nelle prime settimane, infatti, sono ancora presenti dei residui di ormoni all’interno del corpo dell’animale e sarà necessario aspettare un pò di tempo prima di eliminarli del tutto.
    Esiste poi un fattore età. Se la castrazione è avvenuta quando il gatto ha già molti anni, può darsi che i sintomi che sentiva quando in passato era nella fase del calore siano rimasti nella sua memoria. Se fosse così, sarà difficile fargli dimenticare questi comportamenti.
    Un terzo e ultimo fattore può essere davvero il risultato non completo dell’operazione dovuto a una rimanenza ovarica: è molto raro, ma può accadere che sia difficoltoso realizzare un’estrazione completa per cause anatomiche e che quindi l’operazione non dia il risultato sperato. 

    Consigli su come gestire il tuo gatto in calore post – castrazione

    Nei casi più comuni, il tuo micio ha bisogno di sentirsi a casa. L’ambiente in cui vive, la qualità e la quantità del contatto umano che hanno, sono sicuramente un altro fattore incidente. In questo caso, il consiglio è quello di rendere l’ambiente del tuo gatto più confortevole e accogliente possibile, cercando di farlo sentire a suo agio negli spazi a lui dedicati.
    È risaputo, infatti, che cambiare spesso l’ambiente vitale manda in confusione i felini in quanto non riconoscono il luogo come uno spazio sicuro dove poter vivere tranquillamente. Per questo, lo stress può trasformarsi in un “simil calore”, da intendere come una distrazione e uno sfogo per il gatto. 

    In questo caso, è sempre bene intensificare le attenzioni per il tuo animale: gioca con lui, tienilo vicino a te nei momenti di riposo, e lascialo uscire quando lo desidera nella libertà che merita. 

    Nel caso, invece, che tu senta che il tuo gatto abbia bisogno di esami più specifici perché non sei convinto che l’operazione abbia funzionato al 100%, è consigliato un esame citologico attraverso un campione per capire se sono ancora presenti delle cellule ovariche.

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