Tenere in casa un camaleonte domestico non richiede un’attenzione costante da parte del padrone: questi rettili sono molto indipendenti e non amano molto le coccole o il contatto umano. Preferiscono starsene per i fatti propri e avere piena libertà di girare per casa. Ma ci sono delle regole da rispettare su come tenere in casa un camaleonte domestico.
Ho deciso di allevare un camaleonte in casa, ma ne sono sicuro?
Decidere di adottare un camaleonte è una decisione importante! Devi essere assolutamente sicuro della tua scelta e, soprattutto, devi conoscere molto bene l’origine esatta della specie che desideri allevare. Come potrai senz’altro immaginare, i camaleonti non sono tutti uguali, anzi: esistono tantissime specie diverse che richiedono delle cure ben specifiche per stare bene in casa. Addestrare un camaleonte non è semplice come addestrare un cane o un gatto, ma non è del tutto impossibile. Bisogna informarsi molto bene delle condizioni ambientali più adatte per ogni camaleonte, così da ricreare in casa l’habitat ideale. Delle cure disattente o inesperte rischiano di mettere a repentaglio la salute di questo esotico animale.
È per questo che consigliamo di riflettere sempre bene prima di adottare un camaleonte. Ne esistono più di 150 specie e le più comuni che si trovano in cattività sono:
- Il camaleonte velato, detto anche dello Yemen: a differenza delle altre specie, questa varietà ha bisogno di vivere in una voliera e non in un terrario per camaleonti perché ha bisogno di molta umidità
- Il camaleonte pantera: si tratta di una delle specie più grandi al mondo, basti pensare che il maschio raggiunge i 55 cm di lunghezza ed è molto comune trovarlo in giardini o boschi del Madagascar
- Il camaleonte di Jackson: si trova soprattutto in Kenya e Tanzania.
Ricordiamoci poi che questi animali sono molto vulnerabili e delicati. Soffrono parecchio lo stress da reclusione e, purtroppo, hanno un’aspettativa di vita molto bassa: basti pensare che possono vivere dai 5 ai 10 anni.
Un buon inizio per creare un habitat su misura per questo rettile è cercare di lasciargli più spazio possibile per spostarsi e, soprattutto, costruire una casa su misura per lui.
Il terrario del camaleonte
Abbiamo già visto che esistono diverse specie di camaleonte e che ognuna di esse ha delle esigenze specifiche, soprattutto dal punto di vista dell’habitat. In generale, tenere in casa un camaleonte richiede un enorme impiego di energie e di costi, ma in questo modo la vita di questo rettile sarà molto più piacevole e lunga.
I camaleonti hanno bisogno di illuminazione, umidità e temperature ben specifiche. Si tratta di caratteristiche che non possono assolutamente mancare in un terrario per camaleonti. Ovviamente l’habitat del nostro animale deve essere posizionato in un ambiente tranquillo e silenzioso, dove possa aggirarsi libero e indisturbato. Se vivi insieme ad altri animali, è meglio tenerli separati.
Ma ora vediamo qualche regola generale per la costruzione del terrario perfetto.
Dimensioni e materiali del terrario
Le misure di un terrario devono essere prese con precisioni: dipendono soprattutto dalla dimensione del rettile. Ad esempio, un camaleonte di taglia piccola necessita di una teca che va dai 50 cm di lunghezza, altezza e larghezza, mentre un camaleonte di taglia media ha bisogno di una teca di 90 cm di altezza, 60 cm di lunghezza e di larghezza. Per un camaleonte gigante, invece, dovremo superare il metro e mezzo di altezza.
Di solito è bene scegliere terrari “aperti” o semi-aperti, ovvero costituiti da una struttura in plastica e una fitta rete a maglie fini in grado di consentire la circolazione dell’aria. Può essere utilizzata anche una teca di vetro, purché possieda delle griglie di aerazione. Per alcune specie di camaleonti sono preferibili le voliere per uccelli, con cui possono ricevere direttamente la luce del sole aumentando la qualità e la durata della vita del camaleonte in casa.
Illuminazione
L’illuminazione corretta si ottiene con lampade fluorescenti con radiazioni UVA e UVB: si tratta di uno strumento molto importante per l’attività metabolica e per l’assorbimento della vitamina D del camaleonte. Di solito devono restare accese per circa dieci ore al giorno.
Umidità
Umidità e rifornimento idrico sono importantissimi per garantire la qualità di vita del camaleonte. Il livello ottimale che il terrario dovrebbe raggiungere è di circa il 50 e l’80% di umidità: in questo modo si crea l’acqua di condensa che soddisfa il fabbisogno idrico dell’animale. Di solito infatti il camaleonte si abbevera attraverso le gocce che si formano sulle foglie, piuttosto che bere dalle pozze d’acqua. La percentuale adatta di acqua si può raggiungere con nebulizzazione manuale 3 o 4 volte al giorno o con sistemi a pioggia che simulano le precipitazioni grazie a un timer preimpostato.
Temperatura
La temperatura ideale per il terrario di un camaleonte è tra i 28° e i 35° C durante il giorno e tra i 18° e i 22° C di notte. Non devono esserci forti escursioni termiche poiché queste sono una delle cause più comuni di morte di questo rettile.
Piante per il terrario
L’ambiente del terrario deve essere il più vicino possibile all’habitat naturale del camaleonte, ma al tempo stesso deve garantire anche a noi una facile manutenzione. Il fondo, ad esempio, sarà facile da ripulire perché il rettile non ci andrà mai, ma non conviene lasciarlo spoglio: meglio ricoprirlo con un sottile strato di terriccio, così tutte le tracce di escrementi e foglie potranno essere asportati facilmente.
Dobbiamo riprodurre al suo interno un ambiente il più vicino possibile a quello originario, inserendo piante vive in vasi e rampicanti. Questi ultimi saranno usati dal camaleonte per arrampicarsi o cercare riparo. In generale, è bene inserire rami e oggetti prensili a cui il rettile può restare appeso per abbeverarsi e avvicinarsi alle fonti di calore.
Dunque, ricapitolando…
Cosa bisogna considerare per tenere in casa un camaleonte?
- Costruire un terrario o una voliera abbastanza grande per contenerlo
- Avere un ambiente riscaldato a una temperatura tra i 28° e i 35° C
- Garantire un’illuminazione costante per permettere di sintetizzare la vitamina D e far proseguire l’attività metabolica
- Mantenere l’ambiente umido
- Assicurarsi di avere il tempo necessario per dargli tutte le cure di cui ha bisogno.
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