L’Otite al mare

Come riconoscere e scongiurare questo fastidioso disturbo che può rovinare una bellissima giornata in spiaggia

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    La stagione estiva è uno dei momenti dell’anno più attesi da tutti, in cui finalmente possiamo rilassarci e divertirci in spiaggia o in piscina in compagnia delle compagnie ed affetti più cari; ma come molti di voi avranno già sperimentato le acque in cui ci tuffiamo spesso possono causare una fastidiosa otite, anche se sono quelle limpide e cristalline dei migliori mari italiani. 

    Otite e Anatomia dell’orecchio esterno

    L’orecchio è l’organo che ci permette di percepire i suoni, garantendo gran parte della nostra consapevolezza verso l’esterno.
    Oltre a recepire le onde sonore e trasformarle in informazione nervosa, l’orecchio è anche la sede di un altro importante senso che è l’equilibrio.
    L’otite che si manifesta al mare, caratterizza solo la porzione esterna dell’orecchio, descritta qui di seguito; anche le altre porzioni dell’orecchio possono essere attaccate da forme diverse di questa patologia.
    L’orecchio esterno è formato dal padiglione auricolare, ossia la porzione cartilaginea che siamo abituati a chiamare orecchio in senso stretto, che convoglia le onde sonore verso il meato acustico, l’altra componente dell’orecchio esterno, un piccolo canale caratterizzato da un’abbondanza di ghiandole che producono il cerume e che termina con la membrana timpanica.
    Il meato acustico, o canale uditivo può entrare in contatto con l’acqua del mare, ed essendo uno spazio molto angusto, può trovare difficoltà ad evaporare, ristagnando per tempi prolungati: questo fenomeno è alla base dell’insorgenza dell’otite al mare o in piscina.

    L’Otite al mare

    L’otite è un’infiammazione dell’orecchio che può interessare le varie porzioni anatomiche dell’organo distinguendosi in tre tipologie specifiche:

    • Otite Esterna: quando attacca l’orecchio esterno, il canale uditivo
    • Otite Media: quando attacca l’orecchio medio
    • Otite Interna o Labirintite: quando l’infiammazione attacca le porzioni interne dell’orecchio

    Uno stato infiammatorio si verifica a causa dell’attacco del sistema immunitario nei confronti di organi o tessuti; questa attivazione immunitaria possiamo collegarla a due cause generali:

    • Presenza di un patogeno
    • Danno tissutale; a causa di stress ambientali di vario genere alcune cellule di un tessuto possono entrare in sofferenza e morire lasciando residui cellulari: questi addotti molecolari sono visti come estranei dal sistema immune che interviene così per eliminarli.

    Il trattamento si serve spesso di antibiotici o farmaci immunosoppressori oltre che di analgesici per alleviare il dolore. L’otite quando trascurata, può essere la causa di una condizione di sordità.
    Quando questo disturbo si presenta al mare, al lago o dopo aver fatto un bel tuffo in piscina è abbastanza verosimile che si tratti di una particolare condizione di Otite chiamata “Otite del nuotatore”: questo tipo di Otite è di tipo “esterno”, cioè riguarda il canale uditivo ed è causata dalla presenza di batteri o funghi patogeni che moltiplicandosi richiamano l’azione del sistema immunitario e quindi l’insorgenza di un quadro infiammatorio molto doloroso.
    L’apparente qualità incorrotta del mare in cui facciamo il bagno, cristallino e trasparente, non ci deve ingannare sul riconoscimento della patologia: i batteri e i funghi sono presenti in ogni angolo del mondo, e anche nelle acque del mare sono presenti comunità di microbi che, una volta entrati nell’orecchio, possono stagnare, moltiplicarsi e generare l’infezione.
    Se abbiamo fatto da pochi giorni un tuffo in piscina o al mare e iniziamo a percepire prurito interno all’orecchio che si evolve in dolore acuto allora siamo di fronte a un’otite; spesso i sintomi dilagano anche nella comparsa di febbre, rigonfiamento del condotto e secrezioni giallastre, sintomo dell’avanzata dell’infezione.
    I bambini, soprattutto i neonati, sono molto più inclini a sviluppare questo tipi di infezione, pertanto fino ai 3 – 4 anni di età è buona abitudine evitare il loro contatto diretto con l’acqua del mare, ma limitarsi a una balneazione con l’uso dei classici canotti o piscine gonfiabili, riempite con acqua dolce.

    Trattamenti contro l’Otite

    In base alla natura del microbo causa dell’infezione l’Otite del nuotatore può essere distinta in queste due forme:

    • Otite batterica: spesso caratterizzata da edemi che sporgono nel canale uditivo
    • Otite fungina: il condotto è gonfio con produzione di sostanza bianca.

    Proprio perché parliamo di due tipi di organismi diversi, si possono andare a descrivere due trattamenti separati:

    • Otite batterica: antibiotici da assumere con gocce locali
    • Otite fungina: antimicotici da assumere sempre, con gocce locali.

    Se siete in vacanza, al mare o al lago, e accusate i sintomi dell’otite, contattate subito il vostro medico in modo che possa prescrivere una cura o recatevi nella più vicina struttura sanitaria di prossimità dell’ASL locale o in farmacia.

    Rimedi per prevenire l’Otite al mare

    Nessuno vuole privarsi del piacere di fare un bel bagno in mare, infatti per evitare brutti incontri con l’Otite basta prendere delle normali precauzioni e accorgimenti molto semplici:

    • Non fare bagni troppo lunghi, preferendo interruzioni tra un bagno e l’altro in modo che l’acqua nel condotto uditivo possa asciugarsi 
    • evitare zone affollate, spesso molto più ricche di batteri rispetto alle altre, a causa della presenza umana che diffonde nell’acqua molte specie batteriche diverse
    • non usare tappi: l’acqua entra lo stesso e si asciuga con molta più difficoltà
    • non grattarsi le orecchie, evitando così di generare abrasioni
    • per lo stesso motivo non usare cotton-fioc
    • ogni volta che si esce dall’acqua è buona abitudine asciugarsi le orecchie e il canale uditivo con un asciugamano o un fazzoletto pulito.

    Una buona pratica, accessibile e facilmente formulabile da chiunque può essere l’aggiunta di qualche goccia di una soluzione 1:1 di alcool etilico e aceto bianco nel condotto uditivo, dopo aver fatto il bagno: l’alcol aiuta a far evaporare l’acqua mentre l’acido acetico contenuto nell’aceto bianco permette di modificare il pH del condotto acustico e impedire la crescita microbica; l’aceto bianco e l’alcol etilico denaturato possono essere acquistati in qualsiasi supermercato, mentre per dosare le quantità è sufficiente mescolare un bicchiere di ognuna delle due preparazioni e agitare con un cucchiaio.

    Fonti

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