Emergenza sanitaria o meno, anche quest’anno il calendario ha rispettato il suo corso ed è arrivato Dicembre, con tutto il carico che si porta dietro. Primo fra tutti, l’allestimento domestico a tema.
Se, accingendovi a decorare l’albero – simbolo natalizio per eccellenza – notate tosse, starnuti e prurito al naso forse siete vittime inconsapevoli della “Christmas Tree Syndrome”, ovvero la sindrome da albero di Natale. A dispetto del nome che può far pensare quasi a una canzonatura, è in realtà una patologia seria, poco conosciuta, assimilabile a una condizione allergica causata, appunto dalla presenza di un abete natalizio in uno spazio interno.
La colpa va attribuita alla muffa che prospera e cresce in ambienti caldi (salotto, sala da pranzo, camera da letto) e che causa, in presenza di una predisposizione, problemi respiratori.
Per ovviare al problema è necessario rinunciare all’albero? Non è detto: approfondiamo di seguito cause e rimedi di questa sindrome stagionale.
Muffa: cos’è e come si forma
Appartenente alla vasta – circa 100 mila specie tra muffe, ruggini, funghi superiori e lieviti – famiglia dei funghi, la muffa è un microorganismo che, a seconda delle spore coinvolte, dei parametri ambientali e della presenza di pigmenti, può manifestarsi con aspetti e colori diversi (dal nero, all’azzurro, passando per il rosso e il verde).
Secondo la definizione che ne dà Wikipedia, “è comunemente chiamata muffa un agglomerato di sottili miceli, formatisi su materia vegetale o animale, generalmente come uno strato schiumoso o filamentoso, come segno di decomposizione e marcescenza”.
La muffa si forma attraverso microscopiche spore trasportate dall’aria e si manifesta in ambienti con problemi di ventilazione, eccessiva umidità, insufficiente isolamento termico, mancata esposizione alla luce solare e inadeguata manutenzione. Sono le ife che crescono dalle spore a causare eventuali problemi respiratori particolarmente pericolosi in soggetti che già soffrono di insufficienza immunitaria o asma.
Sindrome da albero di Natale: i sintomi
I sintomi della Christmas Tree Syndrome, spesso scambiati per i segnali di un attacco influenzale e invece imputabili alle muffe, sono:
- starnuti improvvisi e ripetuti;
- lacrimazione degli occhi;
- tosse;
- prurito al naso;
- sensazione di sonnolenza;
- stanchezza;
- difficoltà respiratorie.
Un team di scienziati statunitensi provenienti dalla Upstate Medical University, dopo aver notato un aumento di casi di persone che lamentavano questi sintomi, hanno indagato analizzando 28 parti di alberi, tra cui aghi di pino e corteccia. Dai risultati delle analisi sono stati individuati 53 casi di muffa diversi oltre al polline depositato sugli abeti trasportato da altri alberi. Il riscaldamento degli ambienti domestici completa il lavoro creando il terreno ideale per la proliferazione delle muffe stesse e le spore, infine, diffondendosi nell’aria, causano le allergie. Secondo gli autori della ricerca, questo genere di sostanze potenzialmente patogene non sono da sottostimare, poiché oltre ai sintomi più comuni possono causare malattie serie, quali polmonite e bronchite.
Sindrome dell’albero di Natale: rimedi
Bisogna quindi rinunciare all’abete? No, ma i soggetti predisposti a questo tipo di allergie dovranno seguire una serie di accorgimenti per limitare l’esposizione a spore e muffe.
- Capovolgere l’albero prima di portarlo in casa e farlo asciugare bene;
- Areare bene i locali della casa aprendo periodicamente le finestre;
- Fare l’albero il più tardi possibile e toglierlo da casa il giorno dopo Natale e non aspettare la fine delle festività per evitare al minimo l’esposizione alle muffe (i ricercatori consigliano di non tenerli in ambienti chiusi per oltre 12 giorni)
- Utilizzate un purificatore d’aria, per disperdere spore e pollini.
E gli alberi di Natale finti?
Seppur queste complicazioni alle vie aeree siano legate in particolar modo agli abeti veri, scegliere un albero di Natale sintetico non esonera del tutto dal problema allergia. Il principale rischio è legato, infatti, alla questione della “conservazione” dell’oggetto durante l’anno. Infatti, gli alberi di Natale sintetici, che si distinguono – tra le altre cose – per l’innegabile pregio di salvaguardare l’ambiente, hanno come limite la tendenza ad accumulare polvere. Se poi li si ripone frettolosamente in cantina, soffitta e garage senza prima averli spolverati e chiusi in una scatola o un sacco la situazione può peggiorare. Così come è un errore grave addobbarli senza averli preventivamente spazzolati e puliti in ambiente esterni.
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