Meditazione Trascendentale: cos’è e come praticarla

Dagli anni ‘60 la Meditazione Trascendentale appassiona grandi artisti, dai Beatles a David Lynch. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla MT

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    La prima volta che ho sentito parlare della Meditazione Trascendentale è stata per colpa della mia passione per il cinema di David Lynch, autore cinematografico che molti di voi conosceranno per la serie tv cult “Twin Peaks”. Alla ricerca di qualcosa che non avessi letto sul regista statunitense mi imbattei nel libro “In acque profonde” in cui racconta, tra un aneddoto cinematografico e l’altro, l’importanza centrale della MT nella sua vita personale e artistica. Fu una scoperta sorprendente e anche se non ho mai praticato la Meditazione Trascendentale (preferendogli sempre altri tipi di pratiche, ma mai dire mai…) è una tecnica che mi affascina e mi incuriosisce. 

    Ma cos’è la Meditazione Trascendentale? Come e dove la si pratica? Fa davvero bene? Quali sono i suoi effetti collaterali? 

    Mettetevi comodi che qua rispondiamo a tutte queste domande. 

    Cos’è la Meditazione Trascendentale?

    Per rispondere a questo quesito mi sono avvalso della facoltà di interpellare Andrea Bianetti, Direttore nazionale dell’Associazione di Meditazione Trascendentale Maharishi, massima istituzione sul territorio italiano di questa pratica. Bianetti mi racconta che il suo “primo incontro” con la MT “avvenne nel 1978, quando in una settimana mi successero tre eventi legati tra loro. Un’amica dei miei genitori mi regalò un libro sull’argomento, in tv passarono un programma che presentava la Meditazione Trascendentale e in un bar vidi una locandina di un incontro introduttivo alla MT”. 

    “Per spiegare cos’è la Meditazione Trascendentale” prosegue “possiamo immaginare un giardiniere che innaffia. Non bagna la parte visibile della pianta ma le sue radici. Così con la MT “bagniamo” la nostra parte interiore e cresciamo spiritualmente, con effetti benefici visibili anche all’esterno.” La Meditazione Trascendentale la usano molti personaggi famosi del mondo dello spettacolo e il motivo, mi spiega Andrea Bianetti, è “perché è una tecnica in grado di aumentare il potenziale creativo.”

    D’altronde “le idee”, ci dice David Lynch nel suo libro, “sono simili a pesci, se vuoi prendere un pesce piccolo puoi restare nell’acqua bassa. Se vuoi prendere il pesce grosso devi scendere in acque profonde.”

    La Meditazione Trascendentale è una tecnica semplice perché:

    • ha una profonda ed elegante semplicità nella pratica
    • non c’è manipolazione o suggestione
    • non serve cercare di liberare la mente dai pensieri, come richiesto da altre meditazioni

    Si pratica 20 minuti due volte al giorno stando ad occhi chiusi, seduti su una sedia ma anche in treno o in auto. Un’esperienza potente, un viaggio dentro l’inconscio in grado di farvi conoscere a voi stessi (come esorta a fare la massima religiosa iscritta nel tempio di Apollo a Delfi). 

    Musica e il mantra scompare

    Spero mi perdonerete questa inopportuna (non ho resistito!) parafrasi del testo di “Musica (E Il Resto Scompare)” di Elettra Lamborghini ma vi assicuro che è un buon modo per spiegare come si sviluppa la pratica della Meditazione Trascendentale. Di fronte al proprio maestro viene comunicato un mantra personale (“che è solo un suono, in modo che la persona non si leghi al suo significato” mi dice Bianetti) da ripetere seduti a occhi chiusi fino a quando i pensieri “spariscono”, ci immergiamo nel silenzio della nostra mente e il mantra non serve più. 

    Per imparare la MT bisogna affidarsi a insegnanti esperti e certificati, poi la si può praticare quotidianamente in base alle precise indicazioni che sono state fornite. Partire da scuole ufficiali è l’unico modo per capire se far per voi e per avere i risultati desiderati. 

    La Meditazione Trascendentale fa davvero bene? 

    “La Meditazione Trascendentale è la tecnica che consente di andare in profondità, oltre la coscienza, l’effetto di questa esperienza che espande la coscienza è l’eliminazione di negatività, stress, depressione, rabbia, automaticamente, senza sforzo e funziona sempre per ogni essere umano.”

    (David Lynch)

    Durante la la Meditazione Trascendentale il corpo entra in uno stato di riposo, di rilassamento e di dissoluzione di fatica, tensione, ansia e stress. Nella condizione in cui ci si immerge durante la pratica della MT cala il livello personale di cortisolo, l’ormone prodotto dalle ghiandole surrenali che aumenta il nostro livello di ansia. 

    Le ricerche, a partire da quella condotta nel 1978 dagli studiosi R. Jevning, A.F. Wilson e J.M. Davidson, dimostrano che con 20 minuti di Meditazione Trascendentale il suddetto livello si riduce fino al 30% con un aumento al tempo stesso della serotonina e della prolattina, rispettivamente il neurotrasmettitore della felicità e l’ormone legato alla sensazione di benessere. 

    I benefici della Meditazione Trascendentale però non finiscono qua. Ricerche dimostrano la riduzione della pressione sanguigna, del rischio di infarto e un abbassamento del livello del colesterolo, oltre a limitare le possibilità di ictus, aterosclerosi e disordine bipolare. In questa condizione di rilassamento il cervello funziona meglio e aumentano le capacità di risolvere i problemi e di giudizio. 

    La MT, infine, è stata testata anche sui soldati tornati dalle aree di guerra per combattere il loro stress post-traumatico e più di recente David Lynch ha organizzato corsi di Meditazione Trascendentale gratuiti per i medici e gli infermieri in prima linea nella lotta al Covid-19. 

    Quali sono i rischi della meditazione trascendentale? 

    Gli effetti collaterali legati alla MT sono gli stessi di altri tipi di meditazione. Entrare dentro se stessi significa fare inevitabilmente i conti con i propri “fantasmi”, problemi latenti che possono emergere durante la pratica. Tra i pericoli della meditazione ci sono poi quelli della “spersonalizzazione”, un possibile peggioramento nelle relazioni sociali e la trasformazione della persona in un soggetto passivo. Fughe dalla realtà che però rappresentano l’obiettivo opposto di una meditazione ben praticata che, al contrario, porta alla centratura del proprio io interiore. 

    La Meditazione Trascendentale prevede la via obbligata dell’apprendimento personale tramite un maestro ma il consiglio è quello di affidarsi sempre e comunque a una guida esperta e certificata, in grado di rendere il “viaggio” un’esperienza consapevole e sotto controllo.

    In conclusione. La Meditazione Trascendentale (o semplicemente MT) è una delle tante vie possibili per equilibrarsi ed esprimere al massimo il proprio potenziale (abbiamo dedicato un articolo specifico a tutti i tipi di meditazione). 

    Se sia la strada giusta per voi, sarà soltanto il vostro cuore a dirvelo.

     

    Fonti

    Fonti:

    Harvard University

    meditazione trascendentale 

    PubMed 

    Trascendental Meditation

     

    YouTube

    ScienceDirect 

     

    Lynch, D. (2008), In acque profonde, Milano: Mondadori

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