Originaria dell’oriente e diffusasi in Occidente con le migrazioni dei popoli ariani provenienti dall’India (intorno al 2500 A.C.), l’arte di fare vino è ormai parte della nostra cultura e sulle tavole, soprattutto quando andiamo al ristorante, raramente manca una bottiglia di rosso o di bianco.
I vini si dividono in nove categorie (oltre ai vini bianchi e rossi in tutte le loro sfumature, ci sono quelli frizzanti e quelli da dessert) ma la discussione sui suoi benefici sulla salute è sempre motivo di dibattito.
Bere vino fa bene o fa male? Quanto possiamo berne? Che differenza c’è tra il vino “classico” e quelli naturali e biologici?
Proviamo a rispondere a queste domande.
Vino: fa bene o fa male?
In base a degli studi epidemiologici è stato dimostrato che con un moderato consumo, il vino:
- diminuisce problemi cardiovascolatori come l’insufficienza cardiaca grazie alla presenza di polifenoli
- rappresenta un efficace agente antibatterico contro alcuni ceppi di Streptococcus
- può diminuire il rischio di cancro ai polmoni negli uomini
Altri studi dimostrano invece che un eccessivo può invece causare:
- cirrosi epatica
- alcolismo
I solfiti presenti, poi, possono rappresentare un problema per le persone sofferenti di asma e nello studio britannico del ‘The Million Women Study’ dell’Università di Oxford è stato comunque rilevato che anche un consumo moderato di alcol può portare l’insorgere di tipi di cancro, come la quello alla mammella, quello al fegato e alla faringe.
Una delle caratteristiche del vino che maggiormente sembrano impattare, in positivo, maggiormente sulla salute è la presenza del resveratrolo. La questione però è un po’ controversa.
Resveratrolo nel vino: porta davvero benefici?
Secondo il Dr. Edoardo Gronda, Responsabile della Ricerca Cardiologica dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), MultiMedica di Sesto San Giovanni (MI), ‘il vino rosso […] sembra avere avere degli effetti positivi sulla salute quando assunto nella quantità consigliata’ che corrispondono a ‘un bicchiere (circa 150 ml) al giorno per le donne e un massimo di due bicchieri al giorno per gli uomini, con differenze ulteriori in base a età e situazione clinica personale.’.
Effetto benefico che ‘deriverebbe dalle azioni positive svolte dall’alcol […] e dalla presenza di resveratrolo […] sostanza naturale appartenente alla famiglia delle fitoalessine […] molecole’ che ‘vengono prodotte da diverse piante (tra cui la vite) a puro scopo “preventivo” per difendersi da possibili aggressioni di agenti nocivi.
Non tutti però sono concordi e uno studio italo-americano ha smentito i poteri (anti-invecchiamento e anti-cancro) del resveratrolo.
Secondo lo studio pubblicato dal ‘Journal of the American Medical Association’ non sarebbe infatti in grado di allontanare il rischio di insorgenza di tumori o combattere le malattie cardiovascolari. In base alla ricerca condotta dalla John Hopkins University, in collaborazione con l’Università di Barcellona e l’Istituto Nazionale di Riposo e Cura per Anziani di Ancona, non ci sarebbe alcuna correlazione positiva tra la presenza contemporanea di elementi come il resveratrolo e la riduzione delle malattie cardiovascolari, tumorali o più genericamente della mortalità.
Secondo l’esperto Carlo La Vecchia, del ‘Mario Negri’ di Milano, addirittura, ‘il vino provoca seri danni alla salute’ anche se ammette che ‘in dosi moderate e nelle persone di mezza età o anziane ha effetti favorevoli su infarto e malattie vascolari in genere.’. Ma ‘i contenuti di resveratrolo e altri componenti bioattivi nel vino rosso sono troppo bassi per avere effetti apprezzabili e reali sulla salute e sul rischio di malattie.’.
Un moderato consumo di alcol (in base alle quantità sopra citate) non è collegabile ad un aumento del pericolo di contrarre un tumore o malattie empatiche e dunque nelle dosi giuste non fa veramente male.
Per i miracoli sulla salute, però, il vino non è comunque attrezzato. Meglio non farsi illusioni.
Quanto vino bere?
Il problema del vino quando si parla del suo consumo è l’abuso.
Come già detto la quantità giusta di vino da bere è di un bicchiere al giorno per le donne e di due bicchieri al giorno per gli uomini, naturalmente in base all’età e allo stato di salute. Il vino, dunque, va consumato in maniera moderata e il suo inserimento nell’alimentazione quotidiana è da valutare in base alle condizioni del soggetto e alla quantità. La maggior quantità di tannini e di antiossidanti, oltreché una minor dose dei solfiti, nei vini rossi rispetto ai vini bianchi, infine, rende consigliabile il consumo dei primi rispetto ai secondi.
Scegliere il vino giusto è importante. Ma non è soltanto una questione di etichetta.
Vediamo quindi ora quali sono le differenze tra un vino “tradizionale” e i vini naturali e quelli biologici.
Le differenze con vini naturali e vini biologici
La differenza tra un vino “classico” e quelli naturali e biologici sta nell’utilizzo di sostanze chimiche.
vino classico: è consentito l’utilizzo di sostanze chimiche con dei limiti precisi. La legge impone un massimo di anidride solforosa di 160 mg/l per i vini rossi, 210 mg/l per i vini bianchi e rosati e se i vini hanno un tenere di zuccheri residui non inferiore a 5 g/l, il limiti è portato a 210 mg/l per i vini rossi e a 260 mg/l per i vini bianchi e rosati.
vino naturale: non è consentito l’utilizzo di sostanze chimiche, ma possono essere usate sostanze antiparassitarie naturali, come zolfo e rame.
vino biologico: non son consentiti l’utilizzo di sostanze chimiche e neanche si sostanze antiparassitarie.
Esiste, infine, una principale differenza tra i vini naturali e quelli biologici ed è legata all’utilizzo dei solfiti. Nel vino naturale la quantità massima consentita di solfiti è inferiore ai 30 mg/l per i vini rossi e rosati e ai 50 mg/l per i bianchi; nel vino biologico i solfiti non devono superare i 100 mg/l per i rossi e i 150 mg/l per i bianchi e i rosè.
La parola d’ordine quando si parla di alimentazione e nello specifico di vino è consapevolezza.
È fondamentale conoscerne caratteristiche benefici e controindicazioni. E bere, sempre, responsabilmente.
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