Buttare giù la pancetta dopo i 50 anni? Non è solo una questione estetica

Che sia legata a un’alimentazione non bilanciata, alla mancanza di esercizio fisico o a questioni ormonali, la famosa “pancetta” è spesso motivo di disagio e fastidio. È anche vero che troppo spesso, presi dalla fretta di “apparire” e dalla velocità delle nostre vite, diamo per scontati i segnali che ci invia, dimenticando che la pancia, oltre ad essere sede di eventuali inestetismi, è a tutti gli effetti il nostro “secondo cervello” come affermò per primo il Dottor Michael D. Gershon della Columbia University nel 1998 e in quanto tale è importante saperla ascoltare. Vediamo insieme a cosa è dovuta e come prendercene cura a 50 anni e per sempre.

Restare in forma dopo i 50

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    Le cause della pancetta

    La tanto temuta pancetta può avere diversa origine: può essere il risultato di un cedimento cutaneo legato all’età o alla gravidanza e causare così un allargamento della zona addominale; può trattarsi di grasso sottocutaneo o grasso viscerale o essere un mix di entrambi; la presenza di gas intestinali, colon irritabile o altre infiammazioni del tubo digerente (come patologie di natura infiammatoria gastrica) possono favorire una pancia gonfia; o può semplicemente trattarsi di un naturale “riassestamento” ormonale dovuto alla premenopausa e/o alla menopausa, durante la quale tendono a diminuire gli estrogeni (ormoni femminili che regolano la distribuzione del grasso corporeo e il cui calo aumenta il rischio di patologie cardiovascolari e osteoarticolari), gli ormoni tiroidei (che regolano – tra le altre cose – la funzione metabolica), il progesterone, mentre aumenta il cortisolo (l’ormone simbolo dello stress). Anche l’insulina può favorire l’insorgere della pancetta, trasformando gli zuccheri – se troppi – in grasso addominale.

    Quale alimentazione seguire?

    Uno degli aspetti a cui guardare per tornare a sentirci bene col nostro corpo è quello che riguarda l’alimentazione. Troppo spesso, presi dall’entusiasmo o dalla fretta di ottenere dei risultati, ci avventuriamo in diete fai da te o in regimi alimentari troppo restrittivi o sbilanciati che hanno come conseguenze il famoso effetto yo-yo e/o il rebound, ovvero l’effetto di rimbalzo che comporta la perdita e il riacquisto del peso iniziale o addirittura maggiorato).

    Obiettivo principale sarà quello di diminuire il consumo di alimenti ricchi di grassi e zuccheri. È consigliato infatti, oltre che a ridurre al minimo il consumo di alcolici e dolci, preferire pane, riso e pasta integrali (fatti cioè con cereali integrali, alimenti ricchi di fibre che, contribuendo al senso di sazietà, favoriscono la perdita di peso), aumentare la verdura e alternare le proteine animali (preferibilmente carne bianca e pesce, ricco di omega 3) e quelle vegetali (come i legumi). Sì anche a uova e latticini – meglio se freschi – e kiwi e prugne secche, ottimi contro il gonfiore addominale. Può aiutare anche l’utilizzo di probiotici e integratori come quelli a base di finocchio, considerato l’alimento con il minor apporto energetico e zenzero che accelera il metabolismo, aiuta a bruciare meglio i grassi e sgonfiare la pancia. Bere inoltre aiuta la digestione.

    Tra le diete a cui possiamo rifarci ci sono la dieta ipocalorica classica, ovvero un regime alimentare che prevede il consumo di alimenti ipocalorici, in porzioni ridotte e la dieta chetogenica, una strategia alimentare basata sulla riduzione drastica dei carboidrati e un aumento del consumo di proteine e grassi. La scelta della dieta giusta per noi non dovrà essere casuale, ma sarà meglio affidarsi ad un nutrizionista.

    È bene ricordare infatti che non esistono alimenti sbagliati e alimenti giusti, ma è sempre l’eccesso, da un lato o dall’altro, a causare il problema.

    Come buttare giù la pancetta con l’esercizio fisico

    Partiamo sfatando due miti:

    • non si può perdere peso in maniera localizzata;
    • “sfondarsi” di addominali non è la strategia migliore, in quanto troppi addominali creerebbero volume sul muscolo addominale, rendendo la pancia ancora più gonfia. In compenso, possiamo dedicarci ad attività di resistenza (come squat, stacchi da terra, affondi, trazioni, flessioni) aiutandoci con l’uso di elastici per il fitness, manubri, pesi, col fine di potenziare la nostra forza muscolare e tonificare tutto il corpo, e attività di tipo aerobico come la corsa, la camminata veloce, la bicicletta e il nuoto, senza mai dimenticare lo stretching che allungando o stirando i muscoli, ne migliora la mobilità e la flessibilità. Si consiglia di alternare, giorno per giorno, le attività aerobiche a quelle dedicate al potenziamento muscolare.

    Prodotti e trattamenti estetici

    Le creme rassodanti o quelle snellenti agiscono direttamente sull’adipe localizzato a base di caffeina, alghe e fanghi, mentre le fasce modellanti riattivando la microcircolazione, contribuiscono a combattere la cellulite sono un supporto esterno ulteriore, nonché una coccola, che possiamo scegliere per la nostra pancia.

    Tra i trattamenti estetici più famosi di cui possiamo avvalerci, che agiscano specificatamente sul grasso sottocutaneo, ci sono la criochirurgia o crioterapia, dal greco “cura con il freddo” (il corpo viene esposto per tre minuti a temperature che possono arrivare a -130° e questa esposizione aumenta il metabolismo facendoci dimagrire in maniera naturale), e la mesoterapia (che eliminando i residui di liquidi nei tessuti cutanei e sottocutanei, aiuta a risolvere gli inestetismi della cellulite).

    L’importanza della respirazione

    Per intervenire sul grasso viscerale è importantissimo partire anche dalla respirazione. È quanto afferma il Lifestyle e Trainer Coach Daniele Tarozzi, nonché ideatore del programma Be perfect Lifestyle, un “metodo pensato per chi si avvicina o si trova in menopausa che ti fa rifiorire, in modo semplice e naturale”.

    Infatti Coach Tarozzi consiglia ad una respirazione toracica, utilizzata solitamente quando siamo stressati, di preferire la respirazione diaframmatica, che favorisce l’abbassamento della pressione, aumenta i livelli di dopamina e serotonina nel corpo e ci aiuta a rilassarci.

    Fare un respiro profondo e visualizzare la pancia che si gonfia e sgonfia come un palloncino agisce inoltre sul ristagno dei liquidi.

    Conclusioni

    Partendo sempre dal principio per cui la nostra salute fisica ed emotiva debba avere la priorità su ogni altro aspetto (vedi quello estetico), è importante imparare a rivolgersi con delicatezza e premura nei confronti del nostro corpo o, in questo caso specifico, della nostra “pancetta”, guardando ai suoi cambiamenti non come ad un simbolo dell’età che passa ma dell’età che abbiamo vissuto, dei luoghi che abbiamo visitato, dei sapori che abbiamo gustato e dei ricordi che abbiamo abitato.

    La pancia, considerata il nostro secondo cervello, se libera di esprimersi e cambiare, potrà sostenerci in questo passaggio così meraviglioso quanto delicato: i 50 anni, l’inizio della nostra seconda “vita”.

    Fonti

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