“Potrebbe essere l’inizio della fine dell’era Covid“, così il Dott. Sahin ha parlato del vaccino in una delle prime interviste dopo le buone notizie sulla sua grande efficacia. È dal 2018 che BioNTech e Pfizer lavorano insieme alla creazione di un vaccino antinfluenzale, ma a marzo hanno deciso di unire le forze anche per lo sviluppo di un potente antidoto al nuovo Coronavirus. Lo scienziato turco e l’amministratore delegato greco di Pfizer stringono amicizia fin da subito, uniti dalla loro storia di immigrazione. Per Albert Bourla “gli interessa solo la scienza. Discutere di affari non lo riguarda, non gli piace affatto. È uno scienziato e un uomo di principi e mi fido di lui al 100 percento.” Ma dietro a questo vaccino c’è un’altra grande intesa, quella fra il Dott. Ugur Sahin e la co-fondatrice di BioNTech, la Dott.ssa Özlem Türeci.
Il frutto di un amore
Già ufficialmente approvato dall’agenzia regolatoria del Regno Unito, il vaccino anti-covid di Pfizer e BioNTech è efficace al 95% con due dosi e garantisce l’immunità al virus a partire da sette giorni dopo la seconda iniezione, per un minimo sei mesi. Già due anni fa il Dott. Sahin aveva preannunciato a una platea di esperti infettivologi che la sua azienda avrebbe sviluppato un vaccino con la tecnologia dell’RNA messaggero per porre fine a un’ipotetica pandemia. Al tempo, BioNTech, fondata insieme a sua moglie, la Dott.ssa Özlem Türeci, era una piccola start-up nel settore delle biotecnologie che si dedicava principalmente alla ricerca contro il cancro. A tempo, il Covid-19 non esisteva, ma le parole del Dott. Sahin si sono rivelate amaramente profetiche.
Identikit dei due scienziati
Nato a Iskenderun, in Turchia, il Dott. Sahin oggi ha 55 anni ed è Chief Executive Officer di BioNTech. A 4 anni si trasferisce con la famiglia a Colonia, in Germania, dove i suoi genitori trovano lavoro in una fabbrica della Ford. Aspirante medico fin dall’adolescenza, Sahin si laurea in medicina a Colonia, per poi ottenere un dottorato di ricerca nel 1993 che gli permette di specializzarsi nell’immunoterapia sulle cellule tumorali.
Nata in Germania e figlia di un medico turco di Istanbul, la donna destinata a diventare partner di vita e di ricerca di Sahin, da piccola sogna di prendere i voti per svolgere le funzioni da suora. Per nostra fortuna, viene ammessa al percorso accademico in medicina che la porta a incontrare Ugur proprio agli albori della sua carriera. Özlem oggi ha 53 anni ed è Chief Medical Officer di BioNTech.
Ricercatori a tempo pieno devoti alla scienza, i coniugi non si allontanano mai dal loro laboratorio. Alcuni fonti riportano che addirittura il giorno delle nozze hanno dedicato un po’ di tempo ai loro studi. I due muovono i primi passi nella ricerca e nell’insegnamento gravitando attorno a prestigiose università, come quella di Zurigo: è qui che Ugur lavora al fianco di Rolf Zinkernagel, Premio Nobel per la medicina nel ‘96. Nel 2001, Sahin e Türeci fondano Ganymed Pharmaceuticals, un’azienda farmaceutica che sviluppa farmaci per le terapie oncologiche utilizzando anticorpi monoclonali, venduta per 1.4 miliardi di dollari nel 2016.
BioNTech e il vaccino anti-covid
Soltanto nel 2008 nasce BioNTech, a Mainz. L’azienda farmaceutica oggi sulla bocca di tutti, agli inizi mirava a sfruttare una vasta gamma di tecnologie, fra cui l’RNA messaggero, per combattere il cancro, area di specializzazione dei coniugi. Nel 2018 inaugura la collaborazione con Pfizer per un vaccino antinfluenzale. Attualmente l’azienda farmaceutica ha 1800 dipendenti, con uffici a Berlino, in altre città tedesche e a Cambridge, nel Massachusetts.
Nel 2019 la Bill & Melinda Gates Foundation destina 55 milioni di dollari a BioNTech per finanziare la ricerca contro l’HIV e contro la tubercolosi. Nello stesso anno, il Dott. Sahin riceve il Premio Mustafa, e BioNTech viene quotata in borsa: negli ultimi mesi, il suo valore di mercato ha superato i 21 miliardi di dollari. A gennaio 2020 Sahin legge una pubblicazione scientifica che avverte sulla diffusione di un nuovo virus a Wuhan e capisce che è arrivato il momento di applicare la tecnologia dell’mRNA finora impiegata nelle cure oncologiche al campo dei vaccini antivirali. A 500 dipendenti di BioNTech viene assegnato questo incarico di ricerca; a marzo vengono ufficializzati gli accordi con Pfizer per proseguire insieme anche su questo vaccino da produrre in tempi record.
Sahin e Türeci sono oggi miliardari, tra le 100 persone più ricche della Germania, ma vivono con la figlia adolescente in un modesto appartamento nei pressi del loro ufficio, che generalmente raggiungono in bicicletta. Geni prestati alla medicina e instancabili lavoratori al servizio della scienza e dell’umanità, i due sembrano aver mantenuto la testa sulle spalle anche dopo tutti i traguardi raggiunti e i progressi (senza precedenti) fatti col loro vaccino anti-covid. A dimostrazione della loro umiltà, dichiarano di aver festeggiato l’efficacia del vaccino con il rituale del tè turco.
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