Alitosi: i principali rimedi contro l’alito cattivo

Tutte le cause del cattivo odore dell'alito e le relative cure, da quelle più classiche a quelle facilmente riproducibili a casa

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    Si tratta di una condizione universalmente fastidiosa, che provoca un grande disagio non solo in chi la sviluppa, ma anche a chi, con questa persona, ci vive a stretto contatto. L’alitosi, meglio nota come alito cattivo, si riconosce perché dalla bocca fuoriesce un odore sgradevole, pungente, talmente aspro da provocare un moto di disgusto in chi si trova vicino in quel momento. Alcune volte, causa di alitosi può essere un’alimentazione pesante: spesso ci sentiamo dire di non mangiare una pietanza contenente aglio o cipolla proprio perché potrebbe provocare un alito cattivo. Altre volte, questo odore pesante è provocato dal fumo. Ma le possibili cause non finiscono qui.

    Perché viene l’alitosi

    Potremmo scoprire, nella vita, che una particolare gomma da masticare o caramella “funziona male” con noi, nel senso che la combinazione di odori rilasciate da quello che mastichiamo e quelli prodotti naturalmente da noi stessi – ognuno di noi ha un odore diverso in base alla nostra genetica sintesi ormonale, e anche un particolare alito – risulta cattiva all’olfatto. E questa, in effetti, è l’opzione più facile da gestire: basterebbe smettere di mangiare quella determinata cosa.

    Purtroppo, ci sono anche alcune patologie associate all’alitosi, malattie che richiedono cure più specifiche. Le più comuni sono:

    • acidosi metabolica, un problema endocrino caratterizzato da uno squilibrio improvviso del Ph corporeo durante la digestione;
    • carie, la malattia degenerativa dei denti;
    • colite, l’infiammazione del colon che induce gonfiore e crampi e spesso chi ne soffre ha necessità di evacuare gas intestinali;
    • gastrite, infiammazione della parete gastrica dello stomaco che provoca sensazione di bruciore, nausea e vomito nei casi peggiori;
    • parodontite, un’infiammazione batterica che interessa i punti dove i denti si attaccano alle gengive;
    • tonsillite, l’ingrossamento delle tonsille situate nella gola;
    • ulcera peptica, vera e propria lesione della parete dello stomaco e del tratto iniziale di intestino provocata dalla corrosione di acidi gastrici e succhi digestivi.

    Ecco, tutte queste malattie che interessano a vario titolo l’apparato digerente possono avere come sintomo anche l’alitosi, l’alito pesante e maleodorante. Come risolvere il problema, in questo caso? È il medico, ovviamente, che fa la diagnosi e prescrive la cura precisa contro la malattia individuata: risolta questa, anche l’alito tornerà normale.

    Come curare l’alitosi

    Se il problema non è patologico, cioè causato da una malattia, la prevenzione contro il fenomeno dell’alito cattivo inizia con una corretta igiene orale. Pulire approfonditamente i denti con lo spazzolino e il giusto dentifricio, passare il filo interdentale per evitare accumuli e l’eventuale formazione di carie, sciacquare la bocca più volte durante la giornata. Molto importante è anche la pulizia della lingua, troppo spesso dimenticata. In tal senso, è determinante la scelta del collutorio. Posto che la base di un buon collutorio è la proprietà antibatterica dello stesso, se si soffre di pesante alitosi potrebbe essere utile procurarsene uno contenente uno dei seguenti elementi: clorexidina, biossido di cloro, zinco, bicarbonato.

    Cure naturali

    Contro l’alitosi, inoltre, esistono diversi rimedi naturali che si possono adottare, a cominciare dal bere regolarmente tè verde. Questo, infatti, ha proprietà deodoranti e disinfettanti che possono rinfrescano almeno temporaneamente l’alito: per prolungare gli effetti benefici, il consiglio è riempire una bottiglia riutilizzabile con il tè verde e portarsela dietro durante la giornata di studio o lavoro così da sorseggiare lentamente. Anche lo yogurt probiotico, contenente cioè batteri benefici, è un buon palliativo sia contro l’alitosi sia contro eventuali problemi gastro-esofagei: se viene curato, ad esempio, un reflusso gastrico è possibile scompaia anche il cattivo odore proveniente dalla bocca. Un’alternativa altrettanto valida, infine, può essere quella di fare gargarismi con acqua aromatizzata sfruttando le proprietà di uno di dei seguenti elementi:

    • basilico;
    • cannella;
    • chiodi di garofano;
    • limone o lime;
    • menta;
    • olio di melaleuca;
    • zenzero.

    Tutte le sostanze elencate hanno il potere di contrastare naturalmente il cattivo odore provocato dall’alitosi e una serie regolare di gargarismi fatti con questi possono sostituirsi all’uso di collutori. Attenzione però: se l’alitosi è particolarmente grave bisogna seguire le prescrizioni mediche e non fare di testa propria, perché potrebbe essere necessaria un’azione più incisiva di quella di una cura naturale.

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