Anfetamina: gli utilizzi in medicina

Quando, come e perché utilizzare l’anfetamina come medicinale

Anfetamina

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    Tutti conoscono l’anfetamina (alfa-metilfeniletilammina), detta anche amfetamina  o anfetammina, per la sua elevata capacità di creare dipendenza se soggetta a un abuso di utilizzo e per questo, quando se ne sente parlare in ambito medico, si può essere inizialmente prevenuti e dubbiosi sulla natura curativa di questo farmaco.

    In realtà, in alcune situazioni l’anfetamina si rivela essere un farmaco molto utile per curare alcuni disturbi importanti. Vediamo, dunque, quando, come e perché utilizzare l’anfetamina come medicinale

    Anfetamina: cos’è e come si distingue

    Esistono molti tipi di anfetamina, e solo pochi di essi sono utilizzati in medicina. Questo perché le anfetamine sono dei potenti stimolanti del sistema nervoso centrale: agiscono aumentando alcune sostanze chimiche dell’organismo (le monoammine), coinvolgendo inevitabilmente anche la frequenza cardiaca e la pressione, aumentandone i livelli.

    Poiché agisce sul cervello, l’anfetamina è considerata una sostanza stimolante e dopante, tanto da essere conosciuta come “droga di strada” per la sua capacità di generare sensazioni inibitorie e adrenaliniche.

    Tra le più comuni anfetamine troviamo:

    • anfetamina;
    • metanfetamina;
    • metilfenidato;
    • modafinil;
    • efedrina .

    Le prime due sono spesso impropriamente come droghe, mentre le ultime tre sono dei veri e propri farmaci. È importante sapere che il più utilizzato tra questi è il metilfenidato.

    Metilfenidato: l’anfetamina in medicina

    Il metilfenidato è l’anfetamina più utilizzata in ambito medico, per la sua capacità di trattare il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), problema che colpisce indistintamente bambini e adulti

    Questo farmaco altera la percentuale delle sostanze chimiche presenti nel nostro corpo che sono responsabili dell’iperattività, della narcolessia e di altri impulsi del nostro sistema nervoso simpatico, normalizzando i livelli di tali sostanze in alcune zone specifiche del cervello.

    Questa anfetamina può essere assunta per bocca – preferibilmente al mattino – o per somministrazione transcutanea.

    Come tutte le altre anfetamine, il metilfenidato può creare dipendenza e può dare effetti collaterali (se non assunto correttamente).

    Il metilfenidato può essere prescritto anche a persone aventi un’età compresa tra i 6 e i 18 anni, tuttavia il suo uso viene consigliato normalmente solo dopo aver provato ogni altro tipo di terapia meno invasiva (come la terapia di supporto psicologico o comportamentale). 

    Rischi derivanti da anfetamina

    Come per tutti i farmaci, l’assunzione di tale medicinale viene consigliata solo dopo attente analisi sul paziente. 

    I rischi di dipendenza da anfetamina non sono gli unici presenti: l’anfetamina crea una sensazione di assuefazione, sia fisica che mentale, e se non assunti con attenta verifica di medici competenti la sua interruzione può dar vita a crisi di astinenza dolorose.
    I principali rischi derivanti da Anfetamina sono: 

    Per questo, l’assunzione di anfetamina in medicina è consigliata solo in casi specifici in cui non si evidenziano altre soluzioni terapeutiche. Nella maggior parte dei casi, in combinazione alla prescrizione di anfetamina, viene consigliata un’attenta sorveglianza del paziente da parte dei familiari vicini. Se si dovessero verificare alcuni dei sintomi descritti sopra, è necessario evitare qualsiasi attività pericolosa che veda indipendente il paziente. 

    Per saperne di più, consulta il tuo medico di fiducia per conoscere tutti i rischi derivanti dall’assunzione di anfetamina in medicina. 

     

    Fonti

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