Calcoli renali: cure, farmaci e rimedi naturali

Cosa sono i calcoli renali e le varie terapie da seguire per evitare complicazioni

Calcoli renali cura

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    I calcoli renali (chiamati anche “nefrolitiasi” o “litiasi renale”) sono aggregazioni di sali minerali che si formano all’interno dei reni. Simili a dei piccoli sassi, ovvero un agglomerato di materiale solido, possono crearsi nel rene e, se di piccole dimensioni, possono spostarsi tra gli ureteri e raggiungere la vescica, dove vengono eliminati tramite le urine; altrimenti, se rimedi naturali e farmaci non bastano, è necessario il ricovero in ospedale. Sono problematiche abbastanza comuni in uomini e donne adulti: si stima che dal 5 al 10% della popolazione soffre di calcoli renali, dati in aumento a causa dell’alimentazione e del consumo sempre maggiore di proteine animali.

    Cosa sono i calcoli renali?

    I calcoli renali sono sostanze normalmente presenti nelle urine che si accumulano diventando materiale solido e prendendo la forma di piccoli sassolini. Si creano nel rene e possono rimanere nel rene stesso o spostarsi fino alla vescica (e alla conseguente eliminazione tramite urina). Le sostanze di cui si compongono i calcoli renali sono sali minerali contenuti nell’urina come calcio, fosfati, ossalato e acido urico, tanto che non tutti i calcoli renali sono composti nel medesimo modo: avremo calcoli di calcio (i più comuni), che sono costituititi da ossalato o fosfato di calcio; calcoli di struvite (o calcoli infettivi), costituiti da cristalli di fosfato di ammonio e magnesio; calcoli di acido urico, spesso presenti in casi di iperuricemia; calcoli di cistina (un aminoacido), abbastanza rari. A seconda della tipologia di calcolo renale, cambia forma (possono essere più simili a sassi o avere un aspetto più liscio) e colore (gialli o marroni, ad esempio).

    Cosa causa i calcoli renali?

    I sali minerali che si agglomerano tra loro creano dei piccoli calcoli che potrebbero aumentare le loro dimensioni fino a raggiungere anche quelle di una pallina da golf. Tendenzialmente sono di pochi ml e la loro formazione può ostacolare il passaggio dell’urina e causare, oltre a un dolore forte intenso, anche infezioni alle vie urinarie ed eventualmente anche danni ai reni (come insufficienza renale). Ma come mai si formano i calcoli renali?Tendenzialmente, i calcoli renali si formano a causa delle urine con un’eccessiva saturazione di sali minerali o per carenza di sostanze che inibiscono la formazione dei calcoli (come, ad esempio, il citrato).

    Esistono poi altri motivi che aumentano le probabilità di soffrire di calcoli renali, come:

    • Familiarità
      Se familiari stretti hanno sofferto di calcoli renali è più probabile avere casi di calcoli di calcio e con una frequenza maggiore. Anche chi ha avuto un primo caso di calcolo renale è probabile che ne soffra in seguito.
    • Disidratazione
      L’idratazione è importante per molti aspetti dell’organismo, compresa la probabilità maggiore della comparsa di calcoli renali.
    • Iperparatiroidismo
      Una iperattività delle ghiandole paratiroidi può non far funzionare regolarmente l’ormone che regola i livelli di calcio e fosforo e causare così calcoli renali.
    • Alimentazione
      Mangiare cibi ricchi di proteine (carne), sodio e zucchero e non compensare con alimenti ricchi di fibre può aumentare il rischio di calcolosi renale.
    • Farmaci
      L’uso frequente di farmaci come  aspirina, diuretici, antiacidi e alcuni antibiotici possono aumentare le probabilità di soffrire di calcoli renali.

    I segnali a cui prestare attenzione

    Dolore acuto e improvviso alla zona lombare e addominale: questo è il sintomo più comune che avvisa della presenza di uno o più calcoli renali. Il dolore si manifesterà in modo intermittente ed è talmente forte che spesso viene paragonato ai dolori del parto. Oltre al dolore all’addome e alla parte bassa della schiena, si percepisce nausea, necessità di urinare più frequente, dolore durante la minzione e una forte irrequietezza che non permette di rimanere fermi. Quando si prova questo tipo di dolore e si avvertono la maggior parte di questi fastidi e malesseri si è davanti alla cosiddetta colica renale.

    I farmaci e i rimedi per curare i calcoli renali

    Se i calcoli renali sono di piccole dimensioni (meno di 4mm), come lo sono nella maggior parte dei casi, vengono espulsi con le urine. Se il dolore è talmente forte e duraturo, il medico potrà prescrivere farmaci antidolorifici e antiemetici (se c’è nausea e vomito). Se il dolore persiste anche dopo l’assunzione dei farmaci, è consigliabile il ricovero in ospedale, in modo tale da ridurre con medicinali più forti il dolore e scegliere la terapia migliore per espellerli (tendenzialmente vengono frantumati con onde d’urto o laser). La decisione del tipo di intervento è presa dal medico in base alle dimensioni e alla posizione del calcolo. Viene consigliato il ricovero in ospedale anche in caso di gravidanza o altre malattie presenti.

    Consigli utili nella cura dei calcoli renali

    Consultando sempre prima un medico, può aiutare aggiungere all’alimentazione il limone, un toccasana per ridurre la quantità in eccesso di ossalato e fosfato di calcio. Anche il frassino e la betulla (prese come estratti) sono utili contro i calcoli renali, considerando l’effetto diuretico che apportano, utilissimo per il funzionamento dei reni.

    I rimedi per prevenire i calcoli renali

    Come per molti aspetti del nostro organismo, anche per quanto riguarda i calcoli renali l’idratazione è fondamentale per prevenire attacchi di coliche renali: bere circa 2 litri di acqua al giorno è il modo migliore per prevenirli. Ovviamente questo consiglio non è l’unico da seguire per diminuire le probabilità di calcoli renali: considerando che i calcoli si formano a causa dell’eccesso di calcio nelle urine, l’alimentazione svolge un ruolo cardine. Tra i più comuni cibi da ridurre perché contengono molti ossalati sono:

    • Cioccolato
    • Mandorle e frutta secca
    • Asparagi
    • Frutti di bosco
    • Porri
    • Prezzemolo
    • Sedano

    È consigliato anche di non esagerare nel consumo di carne rossa e carne di pollame.
    Per una dieta corretta è importante non agire autonomamente, ma rivolgersi ai medici specializzati nel campo.

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