Se prendiamo la Treccani, sotto il termine alcolismo leggiamo che è una malattia determinata dall’assunzione di grandi quantità di alcol. L’abuso e la dipendenza sono i caratteri principali di questa malattia che può causare gravi problemi a livello personale, relazionale e sociale, ma anche per la salute (ai reni, al fegato e al cuore soprattutto). La scienza e la ricerca hanno messo a punto una serie di farmaci che, grazie ai loro componenti, aiutano le persone a smettere di avere questo tipo di dipendenza… ma attenzione! Purtroppo non fanno miracoli! Ci vuole una grande dose di buona volontà, seguire una terapia psicologica e avere il supporto di amici e parenti.
Alcolismo: di cosa parliamo?
Le persone che soffrono di alcolismo sanno perfettamente che l’alcol fa male: fa male al loro stato di salute e agli aspetti relazionali, lavorativi ed economici. Eppure, chi ha problemi di alcolismo, come per una qualsiasi dipendenza, diventa difficile smettere perché quello che si prova è un estraniamento dalla realtà, che per un breve lasso di tempo fa dimenticare problemi e qualsiasi situazione, ma che a lungo andare può diventare insopportabile.
Cause e sintomi
L’alcolismo è una malattia, ma non esiste una causa unica, anzi, è molto probabile che l’approdo all’abuso di alcol arrivi a causa di fattori genetici e ambientali:
- Genetica
Nel corpo abbiamo dei geni che controllano il metabolismo dell’alcol: varianti di questi geni (tendenzialmente i geni del gruppo ADH1 e ADH4) possono ridurre o aumentare il rischio. - Epigenetica
Iniziare a bere abbondantemente in gioventù può predisporre la persona a un rischio maggiore di dipendenza. - Fattori ambientali
Traumi, soprattutto infantili e nell’arco dell’adolescenza, e famigliarità (quindi uno o entrambi i genitori alcolisti) incrementano le possibilità di cadere vittima di una dipendenza, compresa la dipendenza da alcol. - Altri fattori
Depressione, disturbi mentali, fattori sociali e relazionali, contesto abitativo, facilità di accesso agli alcolici: questi sono tutti fattori che possono pesare su persone magari predisposte geneticamente o che non hanno la forza di chiedere aiuto in un momento delicato della propria vita.
Quando ci si sente in colpa o non ci sentiamo bene, quando stiamo affrontando un periodo difficile, quando ci sembra di iniziare a bere abbondantemente e ne sentiamo il bisogno è importante rivolgersi subito a professionisti che sanno i percorsi da seguire, in modo da evitare dipendenze e problemi più gravi in seguito.
I sintomi di chi soffre di alcolismo non sono così evidenti, soprattutto all’inizio e spesso ci si accorge di avere un problema quando la dipendenza da alcol è diventata seria.
Quali sono le prime avvisaglie di una persona con dipendenza da alcol?
- Inizia a bere prima della volta precedente.
- Si espone a rischi (esponendo anche gli altri).
- Ha necessità di bere di più della volta precedente e non fermarsi nonostante il raggiungimento della soglia limite.
- Si isola dagli altri, interrompendo tutte le attività avute precedentemente.
- Ha alcolici nascosti in luoghi insoliti.
Inoltre, chi soffre di alcolismo inizia a soffrire anche di astinenza, quando il corpo inizia a richiedere l’alcol. Queste persone avranno tremori, nausea, tachicardia, sudorazioni eccessive, convulsioni e disturbi del sonno e dell’attenzione.
I farmaci contro l’alcolismo: come uscirne
In Europa, i disturbi da alcol (dipendenza e abuso) sono tra i principali fattori di rischio di mortalità prematura e sono causa di oltre 200 patologie (malattie croniche, tumori, psichiatriche) e, soprattutto malattie legate al fegato (statosi, epatite, fibrosi, cirrosi, cancro).
Esistono terapie farmacologiche che, grazie ai diversi principi attivi contenuti nei vari farmaci, aiutano il paziente ad affrontare il percorso di allontanamento dall’alcol; ovviamente sarà il medico a scegliere il farmaco più indicato alle circostanze e alla condizione del paziente, che solitamente seguirà anche una terapia psicologica.
Disulfiram
Questo farmaco non agisce sul pensiero o sulle motivazioni, non cura l’alcolismo in sé o i comportamenti a questo legato, ma semplicemente agisce sul corpo con reazioni fisiche nel momento in cui la persona che lo assume inizia ad assumere alcol (circa 5-10 minuti dopo aver iniziato a bere): avvertirà vampate di calore, nausea e/o vomito, mal di testa, vertigini, offuscamento della vista… tutti questi effetti collaterali dovrebbero dissuadere la persona dal bere alcol. Inizialmente verrà prescritto con un dosaggio che, nell’arco di 1-2 settimane, una volta arrivati all’astinenza, verrà diminuito nell’arco dei mesi successivi.
Acamprosato
Anche questo farmaco inibisce il desiderio di bere alcol, ma, a differenza del Disulfiram, non attraverso effetti collaterali fastidiosi, ma agendo direttamente all’interno dell’organismo. L’Acamprosato, infatti, è un antagonista di oppioidi, quindi che va contro il neurotrasmettitore iperattivo nella fase di astinenza. Solitamente viene somministrato per evitare ricadute in quelle persone che sono già riuscite a disintossicarsi dall’alcol.
Naltrexone
Questo farmaco inibisce il desiderio di bere. Blocca il rilascio di dopamina e di benessere che solitamente viene indotto dall’alcol. Bloccando sul nascere questi recettori, il farmaco fa diminuire la voglia di bere e, quindi, si avvia il processo di guarigione e, successivamente, di ricadute. Il farmaco viene somministrato tramite iniezione o tramite compressa.
Ondansetrone
Prescritto solitamente per i sintomi dovuti all’alcolismo (nausea e vomito) questo farmaco viene assunto all’interno di una terapia completa. Viene dato per alleviare gli effetti collaterali dovuti all’astinenza, che appunto sono nausea e vomito. Anche questo farmaco può essere somministrato sotto forma di compressa o per iniezione.
Curare l’alcolismo e la dipendenza da alcol è un processo complesso e impegnativo, che vede impiegati diversi trattamenti e professionisti: oltre a una grande forza di volontà del paziente, viene solitamente affiancato da un supporto psicologico ed equipe mediche per la somministrazione dei farmaci, cure che possono durare anni.
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