Addio ai brufoli, grazie al perossido di benzoile

Un principio attivo spesso presente in prodotti destinati alla cura dermatologica: come ci aiuta con questi ospiti indesiderati?

perossido di benzoile per acne

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    L’acne, purtroppo, è una piaga che affligge molti, sia da giovani sia quando non lo si è più così tanto. Tra i vari prodotti destinati a porvi rimedio, di frequente troviamo all’interno il benzoil perossido o perossido di benzoile (BP). Di cosa si tratta e come esplica la sua azione? 

    Uso clinico del perossido di benzoile

    L’acne vulgaris, nelle sue forme da lieve a severa, viene usualmente curata tramite terapia antibiotica. Sebbene non si tratti di un disturbo propriamente infettivo, l’infiammazione, di cui i batteri sono artefici, porta alle spiacevoli protuberanze che siamo abituati a vedere. I batteri Cutibacterium acnes e Staphylococcus epidermidis sono due tra i maggiori responsabili. 

    Alcuni antibiotici usualmente adoperati per il suo trattamento sono:

    • Eritromicina,
    • Clindamicina,
    • Gentamicina,
    • Tetracicline (come la Doxiciclina).

    L’azione di questi antibiotici va a interferire con la sintesi proteica che avviene all’interno della cellula batterica, mentre il perossido di benzoile prende una via diversa: è un potente agente ossidante. Grazie alla sua lipofilia, una volta applicato sulla pelle, è capace di penetrare all’interno del follicolo pilifero, dove vengono liberati radicali liberi ed acido benzoico. I radicali liberi ossidano le proteine batteriche, e così si esplica la sua azione battericida. Possiede inoltre blande proprietà cheratolitiche, sebostatiche (blocca la produzione di sebo) e antinfiammatorie, rendendolo efficace anche in caso di acne comedonica.

    Il grave problema, comune a tutte le terapie antibiotiche, è l’insorgenza della resistenza al trattamento. Il prolungarsi delle terapie e l’uso improprio facilitano la comparsa della resistenza, rendendo l’azione degli antibiotici sempre meno efficace. 

    È proprio qua che entra in gioco il benzoil perossido:

    • da solo (monoterapia),
    • in combinazione con antibiotici assunti per via orale, 
    • all’interno di formulazioni miste antibiotico/BP. 

    Mediante il diverso meccanismo di azione, il BP amplia lo spettro dell’azione antibatterica: è quindi capace di ridurre la quantità di antibiotico necessaria al miglioramento. La combinazione, inoltre, si dimostra efficace nell’affrontare i ceppi resistenti già presenti, come nel caso della clindamicina. L’efficacia dell’associazione riguarda anche altri vari principi attivi, tra cui i retinoidi. Ma ciò non vuol dire che da solo non se la sappia cavare: dopo soli due giorni di applicazione di perossido di benzoile al 5%, la conta di C. acnes viene drasticamente ridotta fino al dimezzamento. Per questo, ormai, l’uso è raccomandato in tutti i casi di acne da lieve a moderato, e l’invito a tentare altre combinazioni è ancora aperto. 

    Si specifica che tutte le preparazioni a base di perossido di benzoile sono destinate all’ uso topico.

    Il farmaco è disponibile sia come prodotto da banco (OTC), che dietro presentazione di ricetta medica, con concentrazioni del 2.5%, 5%, e 10%. Le preparazioni includono creme, lozioni, gel, schiume, soluzioni, detergenti liquidi o solidi, maschere e prodotti per rasatura. Ognuna contiene specifiche istruzioni riguardo il corretto uso e la frequenza di applicazione.

    Gli effetti collaterali

    Il rovescio della medaglia può coinvolgere anche gli abiti che indossiamo, dal momento che il BP ha il potere di decolorarli.  Ma per quanto concerne la persona, le reazioni sono quasi tutte di intolleranza, al principio attivo o al veicolo in cui è inserito. Si possono avere manifestazioni come:

    • secchezza della pelle, 
    • bruciore,
    • prurito,
    • eritema,
    • desquamazione.

    In tutti i casi, la decisione da prendere è l’interruzione del trattamento.

    Controindicazioni

    Il benzoil perossido va tenuto lontano dai dintorni di occhi, bocca, membrane mucose e ferite aperte, in quanto si possono sviluppare gravi irritazioni. Nel caso di contatto con occhi o mucose, si deve sciacquare immediatamente la zona con acqua in modo accurato.  Sempre per evitare irritazioni sulla pelle, si dovrebbe prestare attenzione all’esposizione al sole e applicare un’adeguata protezione. 

    Grazie allo scarso assorbimento sistemico, dovuto all’uso topico, viene considerato sicuro per le donne in gravidanza e in allattamento, così come per i bambini. Ciononostante la FDA la classifica come sostanza di classe C, ovvero non ci sono sufficienti studi per stabilire l’impatto in gravidanza.

    Altre pratiche precauzioni possono essere il limitare l’applicazione su petto o schiena durante la notte, per l’effetto decolorante, oppure indossare indumenti bianchi durante le applicazioni giornaliere. 

    Il perossido di benzoile può quindi rivelarsi veramente notevole per trattare l’acne o brufoli in generale. Questi disturbi possono risultare veramente limitanti a livello di autostima, dai più piccoli ai più grandi. Perciò è stato progressivamente reso più accessibile e raccomandato l’uso: le preparazioni, anche in associazione, sono facilmente acquistabili, e possono dare un notevole contributo nella compliance del paziente. Una visita dermatologica comunque potrà stabilire la terapia più adeguata alle gravità delle varie situazioni.

    Fonti

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