La maggior parte dei morsi di ragno non sono pericolosi per l’essere umano e possono causare sintomi lievi o essere addirittura asintomatici. Ci sono, però alcune specie il cui veleno è dannoso anche per l’uomo e sono piuttosto comuni anche sul territorio italiano. Perciò, è importante conoscerle per trattare eventuali morsi nel modo corretto, tenendo comunque bene a mente che i ragni non sono animali aggressivi e mordono solo quando si sentono minacciati. Vediamo quali sono i sintomi più comuni e i rimedi più efficaci.
Morsi di ragno: una panoramica
I morsi di ragno sono spesso innocui ma possono anche provocare lesioni più o meno gravi, irritazioni, gonfiore e reazioni allergiche.
I ragni sono predatori e sono, quindi, quasi tutti velenosi. Il veleno serve all’animale per paralizzare la vittima e attaccarla più facilmente. Fortunatamente però, solo una piccolissima percentuale di specie di ragno (circa lo 0,3%) risulta pericolosa per l’uomo. La stragrande maggioranza, invece, ha un veleno non particolarmente attivo sull’uomo e ha zanne talmente piccole da non riuscire a penetrare la cute umana. Inoltre, i ragni sono animali schivi, che preferiscono scappare dai grandi mammiferi e attaccano solo quando si sentono minacciati e senza vie di fuga.
Spesso, il morso per difesa non comporta nemmeno l’inoculazione di veleno in quanto la sua produzione è molto dispendiosa per il ragno in termini di energie. Può capitare però, anche per l’essere umano, di entrare in contatto con il veleno del ragno e, in questo caso, è importante sapere cosa comporta e come agire.
Sintomi del morso di ragno
La gravità dei sintomi del morso di ragno dipende dalla quantità e dal tipo di veleno iniettato, dalla zona colpita e dalla sensibilità del soggetto.
Spesso i morsi sono indolore e asintomatici, ma è importante conoscere i possibili effetti del veleno e i sintomi, dai più comuni a quelli più gravi, per sapere come trattarli.
I sintomi più comuni del morso di ragno sono dolore, arrossamento e gonfiore e sono localizzati solo nella zona lesionata. Si presentano di solito entro qualche ora e guariscono in pochi giorni.
In alcuni casi, possono comparire anche sintomi sistemici quali nausea, mal di testa, vertigini, sudorazione abbondante, febbre e rash cutaneo.
Nei soggetti più a rischio, il morso di ragno può provocare una reazione allergica che può sfociare in un vero e proprio shock anafilattico.
Nel caso in cui si abbia a che fare con le specie più pericolose per l’uomo, il veleno può causare sintomi importanti e potenzialmente pericolosi per la salute.
I tipi di veleno più pericolosi sono due. Il veleno neurotossico, che serve al ragno per paralizzare la preda attaccando il sistema nervoso, può causare nell’uomo nausea, vomito, dolori muscolari e articolari, febbre alta e, nei casi più gravi, distruzione dei globuli rossi e riduzione delle piastrine.
E poi c’è il veleno necrotossico, che causa la necrosi dei tessuti nell’area ferita e colpisce gli organi interni. I suoi sintomi possono manifestarsi con insonnia, crampi e spasmi muscolari e difficoltà respiratorie, fino a quelli più gravi come aritmie, fenomeni ipertensivi, confusione e perdita di coscienza.
È importante imparare a riconoscere questi sintomi e identificare la specie da cui possono essere provocati per trattarli in modo tempestivo ed efficace.
Quali sono le specie di ragno più pericolose per l’uomo?
Come abbiamo detto, solitamente il veleno ha effetti blandi sul corpo umano ma ci sono alcune specie a cui dobbiamo fare attenzione.
In Italia, le specie di ragno più pericolose per l’uomo sono tre. Vediamole nello specifico.
- Malmignatta (Latrodectus Tredecimguttatus): più nota col nome di “Vedova Nera”, è riconoscibile per il suo colore nero e rosso. È presente nelle regioni mediterranee ed è possibile trovarla nei boschi o nelle aree rurali poco abitate. In italia è maggiormente diffusa in Lazio e Toscana. La sua pericolosità è dovuta al potente veleno neurotossico di cui dispone. Spesso il morso è inizialmente indolore e possono passare ore fino alla comparsa dei sintomi, che possono essere paralisi facciale, crampi addominali e agli arti, sudorazione abbondante, tremori, problemi cardiaci e difficoltà respiratorie e, nei casi più gravi, si può arrivare allo stato comatoso. Solo nei soggetti più sensibili, come bambini e anziani, si possono manifestare i sintomi più gravi e, solo una piccolissima percentuale di casi non trattati correttamente, può degenerare fino al decesso.
- Ragno Violino (Loxosceles Rufescens): è diffuso in tutta Italia e si può trovare sotto i sassi o in spaccature delle rocce, oppure nelle case in ambienti bui e sotto i mobili. È un ragno dal corpo piccolo e il colore marrone. È molto schivo e se si sente minacciato preferisce scappare ma può mordere se viene schiacciato per errore. Il morso è indolore e passa spesso inosservato ma il suo veleno necrotico può provocare sintomi come lesioni cutanee e necrosi più o meno ampie a seconda della quantità iniettata, della zona interessata e della sensibilità del soggetto.
- Tarantola Italiana (Lycosa Tarantula): è presente soprattutto nell’Italia centro-meridionale. Il veleno di questo ragno è poco pericoloso per l’uomo e i sintomi conseguenti al morso sono dovuti più all’azione meccanica delle zanne che al veleno stesso. Il morso si presenta in modo evidente con gonfiore e pelle livida, ma si cura molto facilmente e non è mortale.
Come trattare il morso del ragno?
Il morso di ragno, seppur spesso innocuo, non deve essere sottovalutato ed è necessario attuare una serie di comportamenti adeguati.
Innanzi tutto, è necessario far attenzione alla presenza di una possibile reazione allergica che può presentarsi con sudorazione, tachicardia, rash cutaneo e crisi respiratorie, per prevenire lo shock anafilattico.
Le misure di primo soccorso più utili in caso di morso di ragno consistono in:
- pulizia della ferita con acqua e sapone o soluzione fisiologica;
- applicazione di ghiaccio sulla zona interessata per alleviare il dolore;
- sollevamento della parte interessata, se il morso coinvolge gli arti.
I sintomi tendono a risolversi in qualche ora o in pochi giorni ma, se persistono, è necessario rivolgersi al proprio medico che ci indicherà il trattamento più efficace.
In caso di comparsa immediata di sintomi più gravi è fondamentale contattare subito il 118 o recarsi al pronto soccorso più vicino, in modo da poter intervenire chirurgicamente o somministrare antidoti specifici.
A tal proposito, è importante riuscire a identificare il ragno che ha provocato il morso. Se ci accorgiamo di essere stati morsi, cerchiamo di trovare il colpevole, di memorizzare le sue caratteristiche in modo da saperle riferire al personale medico o, se possibile, di catturarlo. Conoscere la specie ci permette di identificare il tipo di veleno con cui si ha a che fare, in modo da somministrare il trattamento più adeguato.
Rimedi per il morso di ragno: quali sono i più efficaci?
Per somministrare il trattamento più adeguato è importante valutare la gravità dei sintomi e, se possibile, individuare la specie di ragno con cui siamo venuti in contatto.
Come abbiamo visto, nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono in un tempo che va da qualche ora a pochi giorni, ma se persistono è necessario consultare il medico che deciderà il trattamento più efficace.
I rimedi a cui si ricorre più comunemente sono:
- farmaci analgesici, per ridurre il dolore;
- cortisonici, di solito in crema, da applicare sulla ferita per ridurre infiammazione e prurito;
- FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei, come l’ibuprofene, per ridurre dolore e infiammazione;
- antibiotici, per contrastare le infezioni batteriche
- anestetici locali o oppiacei, come la lidocaina o la codeina, in caso di sintomatologia dolorosa grave.
Il medico valuterà i possibili effetti collaterali di ciascun rimedio in relazione alla condizione del paziente, all’età, a possibili allergie e interazioni con altri farmaci e deciderà qual è il trattamento più adeguato.
In caso di morso di ragno Violino è necessario pulire quotidianamente le ulcere cutanee con soluzione fisiologica e, nei casi più gravi, si può dover ricorrere a un intervento chirurgico.
Per i morsi di Vedova Nera, invece, è necessario ricorrere alla somministrazione dell’antidoto nel caso in cui i sintomi siano moderati o gravi ed è consigliato il ricovero per pazienti con età inferiore ai 16 anni o superiore ai 60. Per questo motivo, è importante conoscere la specie che ci ha morso, così da fare una diagnosi più tempestiva e somministrare rapidamente il trattamento più adeguato.
Conclusioni
L’estate si avvicina e, durante le scampagnate all’aperto, diventa più probabile entrare in contatto con i ragni, animali molto schivi ma che possono attaccare per difendersi se si sentono minacciati. Per questo motivo è importante sapere quali specie è più probabile incontrare, cosa fare in caso di morso di ragno e quali sono i sintomi da tenere d’occhio, in modo da non farsi prendere dal panico e sapere subito cosa fare.
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