Il web e l’interazione: i “mondi” a due facce, tra rischi e vita quotidiana
I rischi del web sono molteplici. Per i nativi digitali internet è, da sempre, “l’altra realtà costante” (compresente e parallela alla realtà della vita quotidiana) dove si ritrovano certi ruoli, simboli, segni e mediatori, esattamente come accade attraverso le modalità/i meccanismi di interazione ordinaria.
Ma cosa succede quando l’esperienza “nel reale quotidiano” viene meno, specie nel periodo della seconda socializzazione (fra pari, a scuola o al parco, al di fuori del nucleo familiare e della famiglia in generale)? I mezzi e gli strumenti a disposizione per assicurarsi di viaggiare online in tutta sicurezza sono, allora, fondamentali.
Quali sono le conseguenze di tali rischi e gli effetti che hanno le narrazioni contingenti e le riproduzioni sull’immaginazione, sulle azioni e sui comportamenti adottati nella vita quotidiana?
La dottoressa Costanza Calvio – psicologa e psicoterapeuta – ha spiegato quali sono gli altri fattori di rischio come, ad esempio, i videogiochi:
“E’ già noto come i videogiochi violenti possano dar luogo a comportamenti violenti, asociali, disturbi del sonno e anche perdita di empatia, cioè una vera desensibilizzazione emotiva. Danni gravi che possono portare anche a condizioni di simil autismo, disturbi dell’apprendimento e iperattività. In alcuni casi, in soggetti predisposti, si sono verificati anche casi di epilessia e perdita di coscienza. […] l’85% delle applicazioni comprate negli ultimi anni da e per i bambini siano solo giochi di “comportamentismo”, cioè richiedono di ripetere un’azione in modo automatico e reiterato o di ricordare semplici fatti. Questi compiti semplici e ripetitivi portano ad uno sviluppo neuronale e cognitivo più basso rispetto allo standard medio. Philip Tam, psichiatra dell’università di Sydney, dichiara che le statistiche da loro elaborate vedono moltissimi i ragazzini tra gli 8 e i 14 anni che presenterebbero seri disturbi psicologici provocati proprio dall’utilizzo di questo genere di videogiochi. I segnali possono essere tanti: scarsi risultati scolastici, apatia, forti squilibri, un comportamento asociale, altalenante, ansia, insonnia, scarso autocontrollo con eccessi di rabbia violenta, disturbi ossessivo-compulsivi. La prevenzione consiste non solo nell’imporre delle limitazioni all’uso di questi giochi, ma soprattutto, proponendo loro attività diverse in cui l’interazione e il confronto naturale tra coetanei possa invece stimolarli e agevolare la loro crescita in maniera sana”.
Internet, però, ha anche molti vantaggi, le persone possono decidere come utilizzare tale strumento. Offrire loro una guida è necessario! Come spiegare, allora, ai più piccoli (e non solo!) i pro e i contro del web?
La risposta sembra essere chiara e lampante: in modo semplice e divertente (ancor meglio se “a colori!”). L’immediatezza della comunicazione è perno del mondo interattivo odierno; comunicare è facile (anche troppo!) e questo può causare molti problemi.
I principali rischi del web (che poi ritroviamo, nelle loro conseguenze, all’interno della vita quotidiana) sono:
- cyberbullismo
- pedofilia e pedopornografia
- body shaming
- revenge porn
- sextortion
- truffe informatiche
- fake news e narrazioni distorte
- virus e malware
- danni fisici e psicologici
- analfabetismo funzionale
- codici del linguaggio e incapacità di scrivere correttamente
- banalizzazioni e semplificazioni della realtà
- etichette, pregiudizi, stereotipi
Finzione e realtà: una correlazione possibile. Benvenuti a Google Interland!
Google – come metodologia di prevenzione e apprendimento – ha pensato bene di creare un gioco online interattivo, chiamato per l’appunto Google Interland. Rivolto ad una fascia di età che va dai 6 ai 13 anni, questo gioco educativo si pone come obiettivo quello di insegnare “i fondamenti della sicurezza online in modo divertente e coinvolgente”. Il gioco è parte del programma “Vivi Internet, al meglio”, sviluppato con l’idea di aiutare ragazzi, famiglie e insegnanti a imparare a vivere il mondo online in un modo quanto più consapevole e sereno (per sfruttarne al meglio tutti i vantaggi e le potenzialità).
Di base, è importantissimo istruire bambini e ragazzi a una navigazione consapevole e renderli autonomi nel valutare certi tipi di contenuti, ma ugualmente può essere utile impostare blocchi di sicurezza tramite il parental control sui principali browser e su tutti i dispositivi che si connettono al web. Come funziona il parental control, a cosa serve e come impostarlo te lo spieghiamo in questo articolo.
Vediamo a questo punto come funziona Google Interland! In un mondo fantastico, immaginario e dai vivaci colori, Interland ospita ben quattro territori entro i quali i giovani utenti devono fronteggiare:
- hacker
- phishing
- chiacchieroni
- bulli
Ma in che modo? Come reagire a certi atteggiamenti minacciosi, a scuola come sul web? In un modo che, forse, potrebbe iscriversi anche nella realtà quotidiana, dove quelle stesse risorse di comprensione e consapevolezza potrebbero rivelarsi utili. Vediamolo più in dettaglio!
Si parte!
“Ti diamo il benvenuto su Interland, un luogo ricco di sorprese meravigliose ma anche di insidie. Parti all’avventura per imparare a navigare con fiducia nel mondo online” – recita la prima schermata di gioco.
Interland: lo strumento-fatto-gioco per apprezzare e cogliere il buono del web (evitando il “cattivo”)
Attraversando il “Fiume della realtà”, tra reale e finzione, i bambini imparano ad avvistare le trappole del web e a non incorrerci. Giocando a Interland si apprendono i rischi del web (e non solo!) e s’impara a fare attenzione a cosa cliccare, a cosa condividere e con chi. Insomma, tutto per avere un maggiore controllo di sé sul web. Il gioco – ideato e realizzato con l’aiuto di esperti di sviluppo di sicurezza digitale – è adatto a tutte le età! È molto interessante anche per un adulto che non ha ancora acquisito dimestichezza e praticità sul web. Oppure – perché no! – tanto per rinfrescarsi la memoria. Molto spesso, siamo inconsapevoli o talmente abituati a certi “ordigni” del web. E questo, proprio perché – nel mondo odierno, tali meccanismi – sono del tutto normalizzati, istituzionalizzati e legittimati. Ma conosciamo davvero tutto di questo mondo virtuale? Google Interland potrebbe davvero aiutarci!
I bambini saranno meravigliati dal “Regno cortese”. Un mondo dall’atmosfera incantata, per diffondere gentilezza! Si possono fermare i bulli segnalandoli, bloccandoli (non diventando come loro o ridendo alle loro battute!). Questo è dovuto al fatto che la gentilezza e la cordialità attivano una reazione a catena di belle emozioni. Tutti, allora, con la condivisione e l’educazione reciproca, ci sentiamo meglio: creare comunità (e fare rete) in modo sereno e sicuro è importante, sul web, come nella vita quotidiana.
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