Ipermetropia nei bambini: può guarire?

Il bambino vede poco gli oggetti vicini? Potrebbe trattarsi di ipermetropia, una condizione molto comune nei più piccoli

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    La vista dei bambini nella fase dello sviluppo è fragile e, spesso, può portare a una serie di problematiche che mettono a repentaglio la salute degli occhi. I più piccoli tendono a farli stancare molto, sia a scuola quando devono sforzare la vista per guardare la lavagna sia sui dispositivi tecnologici come tablet o smartphone. Diversi disturbi degli occhi possono riguardare la vista dei più piccoli, ma alcuni di essi, invece, non sono del tutto malevoli: anzi, sono una condizione necessaria allo sviluppo della vista nei bambini. Come il caso dell’ipermetropia. Se il tuo bambino ne soffre, è normale tu voglia sapere se dall’ipermetropia si può guarire.

    Che cos’è l’ipermetropia?

    L’ipermetropia, conosciuta anche come iperopia, è un difetto visivo secondo il quale gli oggetti vicini vengono visti in modo sfocato, a differenza invece degli oggetti lontani che vengono visti in modo molto nitido. Questa condizione colpisce di solito il 21% dei bambini tra i 6 mesi e i 6 anni e il 13% dei bambini tra i 5 e i 17 anni. Ma a differenza di quello che si può pensare, l’ipermetropia nei bambini è molto positiva. Si tratta di un difetto refrattivo dell’occhio che però è fondamentale per garantire una crescita sana della vista.

    L’ipermetropia passa?

    Infatti, a differenza di alcuni disturbi all’occhio come la miopia o l’astigmatismo, l’ipermetropia guarisce con il tempo. Infatti questo disturbo si genera perché la cornea non è abbastanza profonda. Basta aspettare che l’occhio si sia sviluppato del tutto per veder passare questa condizione. Nonostante i bambini possano sopportare questo disturbo, è bene comunque non sottovalutare l’ipermetropia, soprattutto se viene trascurata con il tempo.

    Le cause dell’ipermetropia nei bambini

    Di solito l’ipermetropia nei bambini può essere attribuita principalmente alla forma dell’occhio durante la crescita: la curvatura della cornea non è abbastanza profonda poiché poco sviluppata. Ciò provoca una dispersione della luce all’interno dell’occhio, portando alla mancanza di messaggi visivi chiari inviati al cervello e quindi alla sfocatura di oggetti più vicini. Può essere dovuta ad alcune complicazioni durante la gravidanza, alla malnutrizione oppure ad alcuni traumi alla vista. Ma nella maggior parte dei casi è stato dimostrato come l’ipermetropia nei bambini sia un fattore genetico, ereditabile da alcuni membri della famiglia.

    I sintomi dell’ipermetropia nei bambini

    Saper riconoscere i sintomi dell’ipermetropia nei bambini è fondamentale per riuscire a ottenere una diagnosi tempestiva. I bambini potrebbero non essere in grado di esprimere chiaramente le difficoltà visive, quindi i genitori dovrebbero prestare attenzione a una serie di segnali:

    • sforzo visivo: i bambini che soffrono di ipermetropia strizzano gli occhi per vedere gli oggetti da vicino, sforzandosi in modo eccessivo;
    • mal di testa: in alcuni casi l’ipermetropia può causare un dolore martellante alla testa, specialmente dopo aver fatto degli esercizi scolastici che richiedono molta concentrazione visiva;
    • affaticamento agli occhi: gli occhi possono sentirsi stanchi o asciutti a causa dello sforzo costante per vedere in modo chiaro.

    Come scoprire se il bambino ha l’ipermetropia

    Dopo aver sottolineato di nuovo che si tratta di una condizione necessaria allo sviluppo dell’occhio e che passerà in modo del tutto naturale, il genitore però deve mantenere l’ipermetropia del bambino sotto controllo. Se ha riconosciuto uno di questi sintomi nel proprio figlio, la prima cosa da fare è portarlo a una visita oculistica. Di solito, gli esami oculistici vengono eseguiti sui bambini a 6 mesi, a 3 anni e poi almeno ogni 2 anni a scuola, ma, se c’è la possibilità dell’ipermetropia, allora il bambino deve essere visitato con più frequenza. L’oculista effettuerà una serie di test per accertare la presenza del disturbo, misurandola in tre fasce diverse di diottrie:

    • fascia 1: ipermetropia debole, +1/+2 diottrie;
    • fascia 2: ipermetropia media, +2/+4 diottrie;
    • fascia 3: ipermetropia elevata, +4 diottrie.

    Verrà poi valutata la capacità di messa a fuoco, il controllo della forza dei muscoli oculari e la misurazione dell’acuità visiva.

    Ipermetropia nei bambini: servono gli occhiali?

    A seconda della tipologia di fascia in cui si trova l’ipermetropia, verranno fatti indossare al bambino un paio di occhiali da vista correttivi o, in alcuni casi, delle lenti a contatto. Se invece l’ipermetropia ha dei valori molto bassi, non c’è bisogno di alcun trattamento, poiché questa condizione sparirà con il tempo. Viene comunque assolutamente evitato un intervento chirurgico sulla vista dei più piccoli, poiché è necessario aspettare almeno i 25 anni per poter intraprendere questa tipologia di percorso.

    Ipermetropia e strabismo

    Come è già stato detto, di solito l’ipermetropia nei bambini tende a sparire e risolversi con la crescita. Si tratta di un percorso naturale. Ma è sempre bene fare molta attenzione alle esigenze e alle problematiche del bambino, poiché basta veramente poco perché questa condizione rischi di peggiorare. Se l’ipermetropia è elevata, può succedere che il bambino incorra nello strabismo, portandolo così a chiudersi ancora di più in se stesso per il disagio.

    Ma con una diagnosi tempestiva e ascoltando tutti i segnali del proprio figlio, un genitore può evitare qualunque tipo di problematica, aiutando la vista del bambino a svilupparsi del tutto. Sebbene possano mettere a disagio, gli occhiali da vista sono uno strumento importante nella terapia correttiva dell’ipermetropia: è bene spiegarlo al proprio bambino per dargli una visione chiara del problema, tranquillizzandolo sul fatto che non sarà per sempre così.

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