Alzi la mano chi ha avuto un pesce rosso. E alzi la mano chi, invece, lo ha visto prematuramente morire dopo qualche mese. Spesso questo piccolino è uno dei primi animali che ci viene dato tra le mani e prendersene cura è un’occasione in cui sperimentiamo cosa significa essere responsabili di un altro essere vivente. Per questo ci restiamo così male quando lo vediamo morire dentro la vasca. Eppure basta adottare qualche piccolo accorgimento e il nostro amico avrà una vita lunga e felice. Ma soprattutto, basta curare un pesce rosso quando presenta le prime avvisaglie di una malattia.
Come capire se un pesce rosso sta male
Esistono diverse malattie del pesce rosso: alcune più evidenti, come le macchie nere sulle scaglie, e altre più nascoste. Se hai deciso di prendere un pesce rosso, è bene tenerlo costantemente d’occhio, soprattutto i primi mesi. Il pesce deve abituarsi al nuovo ambiente in cui si trova e un minimo mutamento del suo habitat potrebbe essere problematico. In particolare, se convive con altri pesci, l’attenzione deve essere al massimo: non solo per sventare la presenza di eventuali malattie, ma anche perché gli episodi di aggressività tra pesci sono molto frequenti. Se i pesci iniziano a essere aggressivi tra di loro, allora è bene dividerli subito: questo garantirà la sopravvivenza e la salute di tutto l’acquario. Il pesce ferito o malato deve essere messo in un acquario a parte, così da analizzare con più attenzione la malattia ed evitare il contagio con gli altri pesci.
Come capiamo quando un pesce rosso sta male? Ogni animale ha il proprio linguaggio corporeo e così anche il nostro piccolo amico squamato. Uno dei segnali più evidenti di cui dobbiamo accorgerci è il nuoto irregolare e titubante; se a questo poi si unisce lo sfregamento contro pietre, radici e altre decorazioni per grattarsi, vuol dire che il pesce ha qualcosa che non va. Un altro segno di malessere sono le pinne attaccate al corpo e la difficoltà respiratoria: vedremo spesso il nostro amico avvicinarsi al bordo dell’acqua come se stesse avendo difficoltà a respirare.
Se il pesce rosso è stato colpito da un fungo, le sue squame presentano un rivestimento di lanugine e inizia a rifiutare il cibo. Mostrerà una profonda apatia e nuoterà poco, tendendo a restare fermo nell’angolo più buio dell’acquario.
Come curare un pesce rosso: tutti i trattamenti da seguire
Prima di tutto, partiamo da questo: prendersi cura di un pesce rosso non significa tenerlo dentro una vasca e basta. Anche il nostro piccolo compagno squamato vuole i propri spazi e per garantirgli il benessere è bene occuparsi di lui fin da subito. Acquistare un acquario delle dimensioni giuste è una delle prime cose da fare per dargli una bella casa. Ad esempio, un pesce rosso deve avere a disposizione almeno 40 litri d’acqua, perciò è bene scegliere il giusto acquario con attenzione. Fatti consigliare da un veterinario o dal commesso del negozio di animali: saprà indicarti la casa più adatta. Se poi decidi di prendere più pesci, allora anche le dimensioni dell’acquario cambieranno.
Oltre all’acquario, è da prendere in considerazione l’acquisto di una pompa con presa d’aria e il filtro, che garantiscono la pulizia e l’igiene costante della vasca. La ghiaia da mettere sul fondale è un altro elemento che non può mancare all’interno dell’acquario, ma non si tratta di un oggetto puramente ornamentale: ha diverse funzioni per mantenere l’equilibrio biologico dell’habitat e inoltre è un ottimo divertimento per il nostro pesce. Di solito è meglio sceglierne una neutra, senza particolari odori o coloranti, così da non sconvolgere l’equilibrio generale della vasca. Puoi aggiungere anche delle piante, ma ricorda questo: se riempi troppo lo spazio del pesce, questo avrà molte difficoltà a respirare e a muoversi.
Per ogni malattia o problematica del pesce rosso esistono delle soluzioni e delle cure specifiche per farlo stare subito meglio.
Un cambio dell’acqua ogni tanto non fa mai male
Questa malattia è provocata da un parassita che penetra nel corpo del pesce attraverso le mucose e gli fa apparire una serie di puntini bianchi su tutto il corpo. A quel punto la pelle del pesce inizierà a secernere muco e a disintegrarsi. La prima cosa da fare per curare il pesce rosso da questa malattia è controllare le condizioni dell’acquario: il fondo deve essere pulito proprio perché questo parassita infesta e la temperatura dell’acqua deve essere aumentata fino a 28-30° (informati sempre prima per sapere se il pesce è in grado di resistere a queste temperature). Inoltre il cambio dell’acqua deve avvenire spesso.
Un bel bagno nel sale
Le infezioni micotiche fanno parte di una famiglia di funghi che si attaccano al pesce quando è ferito o indebolito. Una temperatura dell’acqua bassa o un acquario poco curato possono influenzare molto la salute del pesce, rendendoli bersagli facili per i funghi. In questi casi conviene trasferire subito i pesci rossi in acqua pulita, regolando la temperatura fino ad aumentarla di poco. Il pesce deve inoltre essere sottoposto a bagni in una soluzione salina per una quindicina di minuti, oltre che prendere delle apposite vitamine così da rafforzare il sistema immunitario fortemente debilitato.
Meno cibo, ma più salutare
Questo organo permette ai pesci di galleggiare e di potersi muovere facilmente senza che vengano impiegate in modo eccessivo le fasce muscolari delle pinne. Spesso l’infiammazione a questa vescica può essere dovuta alla somministrazione di troppo cibo o di una scarsa pulizia della vasca. Il modo migliore per curare il pesce rosso quando soffre di questo disturbo è cercare di regolare la somministrazione del cibo, oppure di scegliere dei prodotti più naturali, come pappine o poltiglie elaborate con alghe.
Chiamare un veterinario per i pesci
Abbiamo già visto come i pesci si possono ammalare facilmente: problemi all’alimentazione, presenza di parassiti o infezioni, acquario sporco… Se conosci bene il tuo piccolo amico, noterai subito quando c’è qualcosa che non va nei suoi comportamenti: non nuota bene, si nasconde nelle parti più buie dell’acquario… Se hai adottato una delle precedenti cure suggerite per il tuo pesce ma il problema non è scomparso, è bene rivolgersi subito a un veterinario. Purtroppo la consulenza di questa figura per i pesci non è ancora un’abitudine molto comune, anche perché in Italia non esistono ancora molti veterinari specializzati nella cura dei pesci. L’occhio attento di un professionista può fare veramente la differenza per garantire il benessere dell’animale.
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