Accogliere un gatto selvatico in casa è un grande gesto di amore. Ma prendersene cura non è affatto semplice, può risultare complesso sia da avvicinare che da addomesticare. Cosa si può fare per avvicinarlo? Ma soprattutto, cosa non si deve mai fare con un gatto selvatico?
Gatto selvatico o gatto addomestica?
Si sa, i gatti sanno essere molto più indipendenti dei cani. Può capitare che molti di essi vaghino per strada. Altri ancora, invece, sono stati abbandonati, mentre alcuni hanno sempre vissuto in natura.
Come si fa a riconoscere un gatto selvatico da un gatto domestico?
I segnali da osservare con un micio sono diversi, ma il più importante ha a che fare con la fiducia e l’affetto che dimostra quando incontra una presenza umana. Perciò se:
- il gatto fa le fusa
- prende il cibo dalle nostre mani
- gioca con noi,
allora è molto probabile che sia un gatto addomesticato. Appartiene a qualcuno, forse si è allontanato da casa: in quel caso, va bene lasciarlo per la propria strada oppure, se ha un collarino di riferimento, si può riportare dal padrone (che sarà sicuramente molto preoccupato).
Un gatto selvatico, invece, presenta chiari segnali di diffidenza nei confronti dell’essere umano: non si farà avvicinare volentieri, soffierà con forza e, in alcuni casi, diventerà molto aggressivo. Non è da biasimarlo: in fondo, ha vissuto finora nella natura, senza contare su nessuno se non su se stesso.
Ma come si può avvicinare un gatto selvatico?
Perché portare un gatto selvatico in casa?
Il numero di gatti selvatici che popola le strade aumenta sempre di più. In numerosi comuni delle città è stato avviato un piano di sterilizzazione dei gatti randagi, ma c’è ancora molto lavoro da fare.
Adottare un gatto selvatico in realtà è un’occasione per salvare questi micetti dalla strada, diminuire la sovrappopolazione felina nelle città e dare loro una casa in cui vivere. Ma di solito nessuno decide di proseguire su questa via. Il motivo è molto semplice: un gatto selvatico è diffidente. Non si lascerà avvicinare perché non è abituato alla presenza umana e, nella maggior parte dei casi, fuggirà o ci soffierà addosso. Si tratta del loro modo per difendersi da un eventuale pericolo (che, in quel caso, siamo proprio noi).
Ma addomesticare un gatto randagio non è impossibile, anzi: ci vuole molta pazienza, modi gentili e il metodo giusto, ma tutta questa fatica verrà ripagata nel momento in cui il vostro amico peloso vi si avvicinerà per passare del tempo con voi, diventando a tutti gli effetti un gatto domestico!
Come addomesticare un gatto selvatico
Anzitutto, bisogna avere moltissima pazienza. Nonostante si abbiano tutte le buone intenzioni, sarà il micio a decidere. La prima cosa da fare è conquistarsi la sua fiducia. Si sa, i gatti randagi sono molto sospettosi e preferiscono tenere le distanze. Osserva il micio nel suo ambiente per capire la sua indole: questo ci suggerirà molto sulle scelte da adottare per conquistare la sua fiducia. Poi potremo iniziare ad avvicinarci a piccoli passi, senza fretta: è bene capire se il mico si allontanerà da noi oppure se resterà a fissarci.
Poi cerchiamo di fargli capire che non vogliamo fargli del male chiamandolo con un tono calmo; pieghiamoci sulle ginocchia, mettiamoci al suo pari e socchiudiamo spesso gli occhi senza mai guardarlo direttamente: questo è un chiaro segnale di tranquillità per il micio.
Infine conquistiamo la sua fiducia con il cibo, magari mettendo piccole quantità di croccantini o carne vicino a noi e poi dentro una gabbia apposita con cui catturarlo. In ogni caso è bene avvicinarsi a piccoli passi, dandogli tutto il tempo di abituarsi.
Cosa non fare assolutamente con un gatto selvatico
Fare un passo falso con un gatto selvatico è semplice: qualsiasi errore può demolire completamente la sua fiducia.
Cosa non bisogna fare con un gatto selvatico, allora?
- Avvicinarsi di scatto a lui: scapperà via e non si avvicinerà finché non ve ne sarete andati
- Costringerlo a venire con voi: il gatto selvatico è randagio di natura e si sentirà minacciato non appena gli metterete le mani addosso, rispondendo con graffi e morsi
- Prendere un gatto selvatico se non sei sicuro di tenerlo o di occupartene: non si tratta di un peluche, ma di un essere vivente con esigenze ben precise
- Costringerlo a stare con voi se non vuole
- Catturarlo senza averlo abituato alla vostra presenza: mettere in casa un gatto randagio può portare a situazioni di stress per lui e alla distruzione di numerosi oggetti nella vostra residenza
- Ignorare lo stato di salute del gatto randagio: molti di questi mici sono soggetti a infezioni che possono risultare problematiche da gestire se non si hanno i mezzi adatti. Ricordati di portare il gatto randagio a fare un controllo dal veterinario
- Non prendertela se decide di non venire con te: ogni gatto selvatico ha un carattere diverso e non è sempre detto che questo micio decida di venire volentieri con te. Rispetta i suoi spazi e la sua scelta.
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