Miagolii, strusciamenti, una ricerca costante di attenzioni e un naturale istinto di fuga alla ricerca della compagna perfetta: sono questi alcuni dei sintomi che caratterizzano il calore nel gatto maschio.
Questa fase può risultare più delicata se il felino vive all’interno dell’abitazione, in quanto potrebbe marcare il territorio, lasciando uno sgradevole odore di urina sulle pareti coinvolte.
Vediamo insieme quali sono i sintomi del calore nel gatto maschio, come riconoscerlo e aiutare il nostro micio a viverla il più serenamente possibile
A che età vanno in calore i gatti
I gatti raggiungono la maturità sessuale tra i 4 e i 12 mesi d’età, anche se eccezionalmente alcuni esemplari la raggiungano entro i 18 mesi.
Invece, il periodo del calore è influenzato dal clima, dalla luce o essere influenzato da caratteristiche genetiche del gatto e variare di razza in razza.
Per quel che riguarda il calore nelle femmine, le gatte vanno in calore in primavera fino all’inizio dell’autunno. Il motivo è legato alla luce e all’esposizione solare, essendo questo il periodo più luminoso e caldo dell’anno, per poi interrompersi durante il periodo invernale, più buio e freddo.
Il calore rappresenta un periodo di cambiamento ormonale e fisico nei gattini che può influenzare il loro benessere emotivo, per questo è importante essergli accanto e dedicargli maggiore attenzione. Utilizzare feromoni per felini all’interno dell’ambiente in cui vivono può aiutarli a tranquillizzarsi, oltre che richiedere supporto e consiglio al nostro veterinario di fiducia.
Il calore nel gatto maschio
Le gatte e i gatti vivono diversamente il periodo del calore.
Le gatte vivono un “calore indotto”, chiamato anche “ovulazione indotta”, dall’inizio della primavera fino all’inizio dell’autunno. Questo tipo di ovulazione favorisce la produzione ormonale e il distacco dell’ovulo, in attesa che il gatto maschio lo fecondi. Pertanto il calore perdura finché non si verifica l’accoppiamento e termina ufficialmente con l’inizio della gravidanza, che dura in media 60 giorni.
Per quel che riguarda i gatti maschi, i sintomi del calore sono molto facili da riconoscere.
Un miagolio continuo, serenate d’amore e la tendenza a marcare il territorio e urinare sono chiari segnali dell’inizio del periodo del calore nel gatto maschio. Inoltre, potrebbe dimostrarsi aggressivo nei confronti degli altri maschi, in quanto rivali d’amore.
Si consiglia pertanto, una volta raggiunta la maturità sessuale, di procedere alla castrazione del micio, così da ridurre lo stress che il calore comporta. E’ importante però procedere con la castrazione dopo che il micio avrà raggiunto la maturità sessuale e non prima, così da non causargli eventuali problematiche all’apparato urinario una volta adulto.
Inoltre, il gatto maschio reagisce alla presenza di gatte in calore non sterilizzate nelle vicinanze. Avvertendo la loro presenza, il calore verrà costantemente stimolato, prolungandosi, e potrebbe esserci il rischio che il gatto fugga dall’abitazione per tentare l’accoppiamento. Macchine, attraversamenti, incidenti o smarrimento sono tra i rischi.
La marcatura del territorio permette, nel regno animale, la comunicazione. Infatti, i feromoni prodotti dalle ghiandole presenti sul corpo del gatto – sia maschio che femmina – e rilasciati su oggetti, stanze e persino noi umani, permette ai felini di “parlare” e definire le proprie intenzioni nei confronti dell’altro. L’odore diventa pertanto un vero e proprio biglietto da visita.
Il calore delle gatte femmine
Il calore delle gatte, essendo un ciclo estrale, non porta a delle perdite di sangue (come accade per le “mestruazioni” delle cagnoline) ma a dei cambiamenti comportamentali.
Il calore si sviluppa in più fasi:
- proestro, la fase che precede il calore, in cui noteremo una maggiore affettuosità da parte della micia, alla ricerca costante di attenzioni;
- estro, che corrisponde al calore vero e proprio. L’ovulo della gatta inizia a produrre estrogeni che danno inizio al calore;
- diestro e anestro, sono invece le fasi finali del calore, in cui la gatta torna al suo normale comportamento e, con il calo di ormoni, si conclude la ricerca del partner.
Il nostro compito è supportare la gatta durante il calore rispondendo alla sua ricerca costante di attenzioni. Specialmente se si tratta poi del primo calore, le gatte potrebbero sentirsi confuse ed emotivamente più instabili, pertanto toccherà a noi tranquillizzarle e circondarle il più possibile di amore e coccole.
Gatto in calore: quali sono i sintomi
Quali sono i sintomi che manifesta un gatto in calore?
- Miagolii prolungati, sia durante il giorno che durante la notte, a volte simili a delle vere e proprie “serenate d’amore”
- irrequietezza, dovuta allo scombussolamento ormonale, che può destare confusione nel gatto;
- questa irrequietezza potrebbe portare il micio a tentare la fuga dall’abitazione con l’intento di trovare un/a compagno/a con cui accoppiarsi;
- il gatto potrebbe strusciare e strusciarsi con più frequenza sul pavimento e gli oggetti, proprio per impregnarli dei suoi ormoni e segnalare la sua presenza ad un eventuale partner;
- un altro modo per segnalare la sua presenza sul territorio è legato alla marcatura attraverso l’urina;
- un segnale molto chiaro del calore è legato alla postura che i gatti, specialmente le femminucce assumono, durante il calore, ovvero la “posizione di accoppiamento”. La code distese in alto e il sedere in aria sono tra i chiari segnali che il gatto è in pieno calore;
- il gatto si pulisce le parti intime con maggiore frequenza;
- l’appetito diminuisce;
- i mici in calore diventano più affettuosi e bisognosi di attenzioni.
Il raggiungimento della maturità sessuale è una fase molto delicata che ogni micio vive in base alla sua indole e al suo carattere.
Essendo un cambiamento che investe il micio dal punto di vista ormonale, fisico ed emotivo, non c’è da stupirsi se il gatto manifesti dei comportamenti differenti rispetto al solito e si senta un po’ smarrito.
Prenderci cura del suo benessere psico-fisico standogli vicino, aiutandolo con dei feromoni per l’ambiente e chiedendo aiuto al nostro veterinario, è sicuramente un buon inizio per accompagnarlo in questa fase così delicata, prima di procedere ad un’eventuale castrazione o sterilizzazione.
Non dimentichiamoci infatti che entrambe le misure servono a prevenire eventuali formazioni tumorali future e ad evitare che il gatto subisca lo stress che il calore comporta con sé, oltre che a prevenire il randagismo.
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