Perché il mio gatto trema?

Un gatto che trema ha solo freddo o sta male? Vediamo perché il gatto può manifestare tremori e brividi e cosa fare

gatto annusa dito umano

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    Ti è mai capitato di vedere il tuo gatto tremare, magari mentre dorme o mentre sta cacciando? In questi casi il tremore nel gatto è legato a ciò che sta facendo, ma in altri può essere sintomo di una condizione più grave e urgente. Per scoprirlo è necessario osservare il comportamento generale del gatto e la situazione nella quale si trova quando compaiono episodi di tremori: a volte si può stare tranquilli, altre è necessario allertare il veterinario.

    I tremori nel gatto

    I tremori nel gatto, come nell’umano, possono essere definiti come movimenti involontari dei muscoli antagonisti. Le cause possono essere molteplici: di alcune non c’è da preoccuparsi, perché indicano uno stato d’animo dell’animale, o si presentano in momenti come il sonno; in altre situazioni il tremore è invece spia di qualcosa di più grave, come una malattia o un avvelenamento, che potrebbero mettere a rischio la vita stessa dell’animale.

    Per avere una prima idea di quale potrebbe essere la causa, possiamo osservare se i tremori sono:

    • localizzati in un punto preciso del corpo, ad esempio le zampe
    • diffusi e interessano quindi tutto il corpo dell’animale (un po’ come succede a noi quando abbiamo la febbre – anche se nel gatto non indicano sempre questo)

    Vediamo quando tremori del genere possono essere ignorati e quando invece serve una visita dal veterinario.

    Se il gatto trema

    Se notiamo un gatto che trema, prima di preoccuparci possiamo soffermarci su ciò che sta facendo: in alcuni casi, infatti, non è un sintomo preoccupante, ma anzi del tutto fisiologico; può indicare anche una reazione comportamentale.

    Alcune situazioni nelle quali il gatto può manifestare tremori che non dovrebbero destare la nostra preoccupazione, ad esempio, sono:

    • il sonno: i gatti, proprio come gli umani, sognano. E proprio come gli umani sognano durante la fase di sonno più pesante, che, in quanto piccoli predatori, non dura mai più di sei o sette minuti; in questa fase può capitare che i baffi o le zampe del gatto tremino: chissà, magari sognano di rincorrere un insetto! Se poi vi state chiedendo come fanno con un sonno così breve a dormire anche per 16 ore al giorno, la risposta è nell’alternanza fra sonno profondo e più leggero, che permette loro di riposarsi pure restando vigili
    • la marcatura del territorio: il tremore sarà localizzato sopra la coda; in generale il tremito di questa parte del corpo ha una funzione comunicativa e si manifesta in molte occasioni, positive, come quando il padrone rientra a casa, ma anche negative, ad esempio se è spaventato
    • alcuni stati psicologici come l’eccitazione o il nervosismo: in questo caso potrebbe essere una buona idea allontanare, se possibile, la fonte della risposta comportamentale
    • il freddo: benché i gatti siano animali omeotermi, cioè che riescono (grazie anche alla pelliccia) a mantenere una temperatura più o meno costante indipendentemente dalla temperatura esterna, a volte può capitare, soprattutto ai cuccioli, che abbiano freddo; in questo caso sarà sufficiente preparare una cuccia calda

    In generale, se riscontriamo un episodio di tremore isolato e che si risolve da solo, non c’è da preoccuparsi; se invece i tremori sono continui o ripetuti, si accompagnano ad altri sintomi o all’esposizione a sostanze tossiche o veleni, è necessario contattare subito un veterinario: le cause, come vedremo fra poco, potrebbero richiedere un intervento urgente.

    Quando preoccuparsi se il gatto trema

    Al di là di queste situazioni abbastanza riconoscibili, il tremore nel gatto può indicare condizioni più gravi e potenzialmente letali, che vanno dall’avvelenamento a patologie neurologiche.

    Soprattutto se il tremore non è episodico ed è accompagnato da altri sintomi, come difficoltà nel camminare, vomito, diarrea, letargia, cambiamento delle abitudini, rifiuto del cibo, sarà necessario far visitare il micio da un veterinario al più presto.

    Il tremore può infatti essere un sintomo di:

    • ipoglicemia: frequente soprattutto nei gattini e in caso di malnutrizione, si tratta di un abbassamento del livello di zuccheri nel sangue; può però essere anche un sintomo del diabete felino
    • carenza di vitamine e minerali: causata di solito dalla malnutrizione oppure dall’età avanzata dell’animale
    • insufficienza renale
    • dolore
    • intossicazione o avvelenamento: di solito i sintomi sono tremori, vomito e diarrea; se si manifestano, può essere utile ricostruire dove potrebbe essere stato (soprattutto se ha accesso all’esterno) e se quindi potrebbe essere entrato in contatto con qualche sostanza tossica. Fra queste ultime sono comprese anche alcune piante domestiche, che sarà bene evitare di mettere in casa o in giardino se già ci abita un gatto:
      • gigli
      • azalee
      • ciclamini
      • narcisi
      • edera
    • età avanzata: nei gatti anziani si possono sviluppare problemi di natura ossea o muscolare, che potrebbero causare un tremito alle zampe; è anche più frequente che con il debilitarsi del fisio insorgano carenze di micronutrienti essenziali, come vitamine e minerali
    • ipertermia, ovvero la febbre
    • patologie neurologiche

    Vediamo ora in modo più approfondito queste ultime due cause di tremori nei gatti.

    La febbre nei gatti

    I gatti, esattamente come gli umani, possono avere la febbre, anche se non è così frequente. Come già accennato, infatti, i nostri amici felini sono animali omeotermi e la loro temperatura oscilla fra 38° e 39°. Se supera i 39,5° possiamo parlare di febbre.

    Se si sospetta che il micio abbia la febbre, magari perché è più spento del solito, mangia meno, o presenta anche sintomi specifici come quelli del raffreddore, è importante controllargli la temperatura. Il modo migliore per farlo è con un termometro rettale pediatrico, preferibilmente digitale.

    Sopra i 41,5°, infatti, sussistono rischi di danni agli organi. Ma in nessun caso si deve somministrare all’animale medicinali senza il consulto del veterinario, ancor più medicinali in commercio per gli umani: alcuni farmaci che usiamo noi per abbassare la febbre, come il paracetamolo, sono infatti tossici per i gatti.

    L’eventuale cura, inoltre, dipende da cosa è causata la febbre, ad esempio:

    • un’infezione batterica, virale o fungina
    • alcune malattie, come il Lupus
    • lesioni conseguenti a traumi

    Le patologie neurologiche che causano tremori

    Le patologie neurologiche feline possono manifestarsi fin dalla nascita oppure in seguito a infezioni e traumi. I tremori possono essere sintomo di alcune di queste, come:

    • encefalopatia epatica: una condizione neurologica conseguente a una patologia epatica; i gatti di razza persiana e himalayani sono più soggetti a sviluppare questa malattia
    • atassia cerebellare: l’atassia si manifesta con un’andatura incerta e scoordinata, con problemi di equilibrio, e, nei casi più gravi, con vomito e letargia; in questa tipologia di atassia sussiste un danno al cervelletto, il centro che regola il movimento e l’equilibrio. Spesso è una condizione che si manifesta fin dalla nascita, ma si può sviluppare anche in seguito a infezioni o danni cerebrali
    • ipoplasia cerebellare: ovvero uno sviluppo incompleto del cervelletto, che, come abbiamo visto, è responsabile di movimento ed equilibrio; è una condizione congenita i cui sintomi di solito si attenuano con la crescita
    • iperestesia felina: si tratta della cosiddetta rolling skin disease”, ovvero l’ipersensibilità cutanea, anch’essa di origine neurologica, anche se le cause non sono chiare (forse influiscono lo stress e la genetica). Si riconosce perché durante queste “crisi” il gatto corre come preda di allucinazioni, con lo sguardo fisso, e si rincorre o morde parti del corpo, ad esempio la coda. Durante questi episodi, inoltre, il gatto sembra sordo e cieco agli stimoli esterni, per cui diventa difficile cercare di fermarlo. Può colpire gatti di tutte le età e richiede una terapia farmacologica e comportamentale

    Se il veterinario sospetta una patologia neurologica all’origine dei tremori, prescriverà accertamenti e una cura adatta.

    Cosa fare se il gatto trema

    Vedere il proprio gatto tremare spesso preoccupa i padroni, che altrettanto spesso si sentono impotenti. Come abbiamo visto, ci sono alcuni casi in cui il gatto trema non perché sta male, ma magari solo perché sta sognando.

    Di fronte a un gatto tremante non possiamo fare molto, se non cercare di capire se il tremore non è naturale ma dovuto a una condizione di sofferenza. Riconoscere l’urgenza e la gravità della situazione e contattare un veterinario spesso sono le uniche cose da fare. Sarà poi suo compito trattare la specifica condizione che causa tremori, se ce n’è bisogno.

    Se ci troviamo di fronte a un gatto randagio o selvatico che trema, l’ideale sarebbe riuscire a farlo entrare in un trasportino e portarlo da un veterinario, stando attenti a cosa non fare per riuscire nell’impresa.

    In generale, che la preoccupazione sia per il nostro animale da compagnia o per un randagio, i gatti non possono comunicarci verbalmente come stanno, e per garantire il loro benessere è comunque sempre un bene, di fronte a comportamenti anomali, come dei tremori, chiedere il parere di uno specialista, che li saprà interpretare al meglio.

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