Quali sono gli uccelli domestici più affettuosi e perché?

Chi non ha mai sognato, leggendo le avventure di Capitan Uncino e dei suoi temibili compagni pirati, di girare il mondo con sulla spalla un fidato pappagallino? Scopriamo insieme quali e quanti tipi di uccelli “domestici” – cioè adatti a vivere con l’uomo - esistono e quali sono le razze più affettuose.

pappagalli si baciano

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    La differenza tra uccelli selvatici ed uccelli “domestici”

    Partendo dalla premessa per cui la decisione di adottare un uccellino deve essere proceduta da una scelta responsabile e consapevole – stiamo adottando una vita, non un peluche o un complemento d’arredo – bisogna fare un distinguo tra gli uccelli selvatici (la cui detenzione è illegale) e quelli domestici (riconosciuti legalmente come “animali da compagnia”).

    Tra i primi troviamo:

    • il cardellino: appartenente alla famiglia dei Fringillidi, è un uccellino dal piumaggio vistoso e colorato, che prende il nome dalla pianta del cardo, di cui ama i semi. Per la detenzione illegale del cardellino, dichiarato specie protetta, la legge 157/92 prevede dai due agli otto mesi di arresto o un’ammenda che può raggiungere i 2.065,00 euro.
    • il merlo: un uccello passeriforme della famiglia dei Turdidi, conosciuto e apprezzato per il suo canto complesso ed elaborato;
    • il parrocchetto monaco o parrocchetto torrigiano: appartenente alla famiglia degli Psittacidi, si tratta di un uccello molto chiacchierone e socievole, la cui detenzione è differente di Paese in Paese. In Italia, ad esempio, il parrocchetto dal collare è proibito, in quanto considerato come “specie predatrice”.

    La legge prevede inoltre pene anche per coloro che detengono i volatili in piccole gabbie e in condizioni di comprovato maltrattamento. In questi casi la l’art. 727 del Codice penale prevede l’arresto fino ad un anno o il pagamento di ammenda fino a 10.000 euro.

    Gli uccelli domestici più “affettuosi”

    Tra gli uccelli domestici possiamo distinguere tra quelli “che cantano” (come il canarino, l’usignolo, il diamantino) e quelli “che parlano” (come i pappagalli).

    Quelli più adatti a convivere con l’uomo e considerati più “affettuosi” sono:

    • il canarino, appartenente alla famiglia dei Fringillidi e chiamato così in quanto originario delle Isole Canarie, è l’uccellino domestico per antonomasia. Dall’indole socievole e graziosa, ama vivere in gruppo (per cui si consiglia sempre di adottarne almeno due così che non soffra la solitudine) ed è molto territoriale verso il proprio nido. È conosciuto per il suo canto grazioso e allegro, capace di smuovere anche i cuori più scettici;
    • l’usignolo, della famiglia dei Muscicapidi, è l’uccello cantore per eccellenza. Infatti gli usignoli cantano a tutte le ore, giorno o notte che sia (pertanto forse non è consigliato se avete il sonno leggero), e dal loro canto deriva il modo di dire “voce da usignolo”. Si pensi che i padri usignoli insegnano ai piccoli le stesse melodie che a loro tempo i genitori hanno insegnato loro, tramandando così un’eredità canora e sonora di cui abbiamo l’onore di essere spettatori ed uditori;
    • il diamante mandarino, conosciuto come diamantino e/o erroneamente come bengalino, è un uccellino appartenente alla famiglia degli Estrildidi, di piccole dimensioni (raggiunge appena i 10-12 centimetri) e dalla grande personalità, è considerato il più particolare e affascinante tra gli uccelli cantori.

    I pappagalli domestici

    Alla categoria dei pappagalli appartengono invece diverse specie, che differiscono per piumaggio, dimensioni e longevità, per la cui detenzione in alcuni casi sarà necessario il Cites, un documento che attesti la provenienza dell’animale e che ha come fine ultimo quello di evitare il contrabbando e la vendita illegale di animali e piante.

    Tra i pappagalli domestici troviamo:

    • il parrocchetto ondulato, noto anche come “cocorita”, è un uccello originario dell’Australia. Le sue dimensioni oscillano tra i 15 e i 20 centimetri, mentre l’aspettativa di vita, se ben curato, è di 10-15 anni. Il piumaggio, grazie ai numerosi incroci e alle selezioni fatte nel tempo, può variare per colore e trama. Le femmine hanno la cera sopra il becco e attorno alle narici marrone chiaro, mentre nei maschi il colore è blu. Sono uccelli intelligenti e divertenti, dalla voce che a tratti suona metallica, che amano il contatto con l’uomo e l’esperienza del gioco. Non è escluso che possano imparare anche qualche parolina, se debitamente addestrato;
    • gli inseparabili, appartenenti al genere Agapornis, sono tra i pappagalli più conosciuti e presenti nelle nostre case, chiamati così perché quando s’innamorano di un compagno è “per sempre”. Il loro stesso nome “agapornis” deriva dal greco e significa letteralmente “uccelli che si amano”. Si tratta di uccelli di piccola taglia le cui dimensioni possono variare dai 13 ai 16 centimetri e che possono vivere in cattività fino a 15 anni. Il loro piumaggio è ricco e colorato e nell’interazione con l’uomo si dimostrano socievoli, affettuosi e molto giocherelloni. Esistono diverse specie di Agapornis. Quelle più comunemente allevate sono:

               il Roseicollis, in cui muso e gola sono rosa, mentre il corpo è color verde;

               il Fischeri: ha gli occhi cerchiati e il colore della testa varia dall’arancio al rosso scuro;

               il Personata, dagli stessi occhi cerchiati, il cui becco è rosso e la testa nera a contrasto.

    • La calopsitta, chiamata erroneamente “calopsite”, è un uccello appartenente alla famiglia dei Cacatuidi. Si tratta di un pappagallino di piccole-medie dimensioni (misura infatti circa 30-35 centimetri) che può raggiungere i 15-20 (in alcuni casi persino 30) anni e vive solitamente in coppia o in piccoli gruppi. La caratteristica estetica principale risiede nel ciuffo erettile posizionato sul capo che abbassano ed alzano per esprimere le loro emozioni. Sono abilissime a memorizzare canzoncine e motivetti che si divertono a riprodurre fischiettando. Capita che imparino anche qualche parola – di solito accade con i maschi. La calopsitta è un pappagallo domestico allegro e intelligente, che ama il gioco e con cui potrai sbizzarrirti nell’ideare giochi di abilità che stimolino la sua intelligenza e curiosità, nonché rafforzare il vostro legame.
    • Alla stessa famiglia appartiene il cacatua (appartenente alla famiglia dei cacatuidi dell’ordine Psittaciformes), è un uccello originario dell’Australia, dell’Indonesia e delle Filippine. Esistono diverse specie di pappagallo cacatua come il Cacatua Alba, il Cacatua Goffin (originario delle isole Tanimbar, nell’arcipelago delle Molucche) , il Roseicapilla e il Galerita. Anche in questo caso tratto distintivo è il ciuffo erettile che muovono per esprimere il loro stato d’animo. Di dimensioni medio-grandi (dai 25 centimetri può arrivare ai 45-50 centimetri a seconda della specie), hanno un piumaggio quasi del tutto bianco su cui spiccano delle parti color giallo limone. Si tratta di pappagalli molto longevi, che possono vivere fino ai 50-60 anni e con cui poter davvero stringere un legame che ci accompagni per tutto il corso della nostra vita. Dalla voce e dal carattere potente, si tratta di uccelli adatti a chi è già esperto di pappagalli grandi e si consiglia di farsi affiancare da un esperto del comportamento, specie nel periodo in cui raggiungono la maturità sessuale a circa 5-6 anni;
    • i lori e i lorichetti sono pappagalli di piccole e medie dimensioni, appartenenti ad un gruppo che comprende circa 60 specie, che possono provenire dall’Asia sudorientale o da alcune zone dell’Australia. Conosciuti per la loro energia e per la loro alimentazione particolare (in natura si nutrono di nettare, polline dei fiori e frutti di bosco, pertanto anche in cattività bisogna provvedere a una dieta simile, facendo attenzione ad eventuali infezioni batteriche), presentano un piumaggio sgargiante e colorato. I lori presentano solitamente una corda corta, a tratti quadrata, mentre i lorichetti hanno una coda più lunga e affusolata. Le dimensioni variano dai 13 ai 30 centimetri e possono vivere dai 15 ai 20 anni. Amano interagire con l’uomo a cui dedicano acrobazie e buffe movenze come segnale di fiducia a amicizia;
    • il parrocchetto appartiene alla famiglia degli Psittaculidi ed è uno tra gli uccelli più socievoli che ci siano. Sono animali sociali e gregari, che amano formare stormi che possono raggiungere le mille unità, pertanto è consigliato adottarne almeno due, così che non si sentano soli e offrire loro una gabbia ampia e spaziosa in cui volare e muoversi senza limitazioni. Sono dei cantori nati e talvolta sono in grado di imparare anche qualche parola;
    • capace di riprodurre con precisioni suoni e persino la voce umana, l’Ara è il più grande dei pappagalli, può infatti raggiungere il metro di lunghezza e vivere fino ad 80 anni. Della famiglia Psittacidae e originario del Sud America, appartengono all’Ara Lacépède diverse specie, tra cui le più diffuse sono l’Ara Ararauna, la Macao e la Chloroptera. Si tratta di pappagalli socievoli e gregari sconsigliati a chi è alla prima esperienza, per via della loro complessità gestionale nonché della loro mole. Non per ultimo dobbiamo ricordarci che, in generale, i pappagalli se spaventati possono usare il becco per mordere o beccarci, pertanto per gestire il morso di un’Ara è necessaria esperienza e grande calma;
    • infine un’esperienza di vita davvero speciale è quella che potremmo condividere decidendo di adottare un Cenerino. Il Cenerino è un pappagallo originario dell’Africa. Considerato il miglior pappagallo parlante, è un uccello di taglia media, dal piumaggio grigio cenere e la cui coda è rosa. Può vivere sino ai 60-70 anni ed è capace di emulare alla perfezione la voce umana. Conosciuto e apprezzato per la sua intelligenza (paragonabile a quella di un bimbo di cinque anni), il Cenerino si affeziona tantissimo al suo compagno umano a cui richiede un continuo scambio di attenzioni, premure e amore reciproci. Infatti, se trascurato o laddove dovesse sentirli solo, potrebbe esprimere il suo malessere e la sua tristezza con l’autodeplumazione (strappandosi le piume). E’ importante perciò per chi lo adatta creare appositamente uno spazio fisico e soprattutto emotivo nella propria vita che questo splendido pappagallo possa chiamare “casa”.

    Come scegliere l’uccello domestico più adatto a noi

    Come abbiamo visto, esistono tante specie di uccelli domestici considerabili “affettuosi”, che possono abitare le nostre abitazioni e diventare ufficialmente membri della nostra famiglia. La scelta dovrà considerare tempi, spazi, esperienza pregressa e la disponibilità economica di cui disponiamo e che possiamo offrire al nostro piccolo amico piumato. Prima di procedere con questo passo è bene informarsi su tutto ciò di cui il nuovo arrivato avrà bisogno (dalla gabbia e le sue dimensioni ideali, all’alimentazione ai metodi per instaurare un legame di fiducia e amore), così che il suo canto sia sempre simbolo di quella famosa libertà ispirata da secoli di letteratura e, chissà, ci insegni una volta per tutte a spiegare le ali della nostra vita.

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali