Fisting anale: come praticarlo in totale sicurezza?

Se il fisting anale ti incuriosisce ci sono alcune cose da sapere prima di praticarlo: tutti i consigli e i rischi da non sottovalutare

Fisting anale

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    Solitamente, nell’immaginario il pugno chiuso è abbinato a connotazioni negative: ma c’è una pratica sessuale in cui il pugno diventa un modo “estremo” per provare piacere. Stiamo parlando di fisting, un’attività sessuale che prevede la penetrazione della vagina o dell’ano con tutta la mano stretta a pugno. Soprattutto quando si parla di fisting anale, le accortezze da tenere in considerazione sono molte, così da poter vivere questa esperienza insieme al partner nel modo più piacevole e sicuro possibile.

    Cos’è il fisting anale

    Il fisting anale è una penetrazione dell’ano con il pugno chiuso: una penetrazione decisamente estrema e coinvolgente, che comporta un grado di intimità e fiducia molto intenso. Solitamente il fisting anale non è praticato da chiunque, tuttavia, con l’abbattimento dei tabù riguardo alla penetrazione anale, molti uomini a prescindere dall’orientamento sessuale hanno scoperto il piacere sessuale legato a questa zona erogena, che è ricca di terminazioni nervose. In questa zona, infatti, si trovano il punto P e il punto L, aree che se stimolate correttamente, possono far provare all’uomo orgasmi veramente unici. Per questo motivo, il fisting anale può essere praticato da coppie a prescindere dal loro orientamento sessuale e dal loro genere. L’importante è farlo in modo consapevole, in compagnia del partner di cui vi fidate, che vi mette a proprio agio, consapevoli che potrebbe piacere oppure no e fa tutto parte del gioco.

    Come si fa fisting anale

    Come per il fisting vaginale, anche per quello anale il consiglio è quello di procedere con calma e in modo graduale. Dopo aver stimolato l’ano con la mano e sex toys (e tanto lubrificante) inizia delicatamente a inserire le dita. Quando il partner è pronto, stringi la mano in modo da formare una sorta di becco di anatra: tutte le dita della mano strette una accanto all’altra e il pollice sotto, appoggiato alle dita. Lentamente, inizia a penetrare l’ano e, appena il muscolo si è dilatato, chiudi le dita in un pugno.

    Consigli per praticare il fisting anale

    Ecco qualche consiglio se si ha voglia di provare il fisting anale:

    • Tranquillità
      Se decidi di praticare il fisting anale, dove un’intera mano penetra il tuo ano, la prima cosa da tenere in considerazione è la calma, la pazienza e la tranquillità con cui si prepara il momento. É sicuramente un tipo di penetrazione molto estrema, quindi rilassarsi è la prima cosa per poter ricevere e provare piacere con questo tipo di penetrazione. Se, al contrario, è il partner che vuole essere penetrato con il fisting, la prima “regola” rimane sempre quella dell’avere pazienza, mettere l’altra persona a proprio agio e creare una situazione di calma e tranquillità.
    • Lubrificanti e guanti
      Per agevolare un clima di rilassatezza, così che il muscolo dell’ano possa aprirsi, è fondamentale utilizzare molto lubrificante. A differenza della vagina e della vulva, l’ano non ha la capacità di bagnarsi, quindi è necessario che venga fatto “dall’esterno”. Si può iniziare con l’anilungs, sempre prestando attenzione all’igiene, per poi proseguire con specifici lubrificanti: sono consigliati soprattutto quelli viscosi e a base di acqua ed evitare quelli con parabeni o profumazioni particolari, così da concedere a tessuti e mucose una lubrificazione migliore possibile. Per l’igiene, si consiglia di utilizzare i guanti in lattice: un piccolo taglio delle mucose con il contatto della mano e delle unghie possono causare infezioni.
    • Parla con il partner
      La comunicazione con il partner è un altro aspetto fondamentale: chiedere se piace, se sopporta ancora, se vuole andare avanti e, viceversa, comunicare ciò che si sta provando provoca piacere ed è eccitante serve tantissimo a entrambi le parti, per proseguire nella pratica che sarà lenta e graduale. Per qualsiasi evenienza si può decidere insieme una parola di sicurezza (o safeword) così da capire quando è il momento di fermarsi. Farlo non pregiudica l’esperienza o il rapporto, anzi, è il modo migliore per vivere la sessualità nel rispetto tuo e dell’altra persona.

    Quali sono i rischi del fisting anale?

    Il dolore fa parte di questa pratica, è normale e, anzi, è ciò che può rendere quest’attività sessuale eccitante e divertente. Tuttavia, il dolore non deve essere molto forte: se così fosse, probabilmente il corpo non è al momento predisposto a ricevere questo tipo di penetrazione. Potete riposarvi e riprovare con calma in un secondo momento oppure decidere di non proseguire e tentare di nuovo in futuro. I rischi più frequenti riguardano le microabrasioni che potrebbero crearsi nella parete anale a causa della penetrazione “importante” del pugno e questo potrebbe portare a successive infezioni. È importante, quindi, utilizzare guanti in lattice durante la pratica e prepararsi con una completa pulizia della mano; per tranquillità, meglio intervenire anche con una corretta igiene dell’ano.

    Che ruolo ha avuto la pornografia sulla diffusione del fisting anale?

    Il porno, la possibilità di fruirlo in modo molto più libero online e l’abbattimento di molti tabù a esso legato, hanno permesso di conoscere pratiche sessuale sempre più estreme e per molti eccitanti (come la pioggia dorata o altre pratiche BDSM). Il fisting anale non fa eccezione e rientra in queste pratiche di sesso estremo che da anni vengono praticate senza distinzione di genere e orientamento. Ovviamente, la pornografia lascia nell’immaginario situazioni particolarmente costruite, dove tutto è perfetto ed esagerato: la realtà è ben diversa, con momenti in cui s’interrompe l’attività sessuale o situazioni imbarazzanti. L’importante è evitare di avere un’immagine distorta della realtà e godersi i porno come momento di piacere e spunto per fare nuove esperienze con il partner, sempre nel rispetto di tutte le parti coinvolte.

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