Se girate nel web o semplicemente accendete la televisione, vi sarà già capitato di sentire parlare di incel, un gruppo di uomini che seguono una filosofia di pensiero nei confronti della loro sessualità particolare e pericolosa.
Scopriamo di cosa si tratta.
Cos’è l’incel?
Incel sta per “Involuntary Celibate” (celibato involontario) ed è un fenomeno sociale che si riferisce a un gruppo di uomini che si identificano come celibi involontari. Queste persone infatti credono che non siano in grado di formare relazioni romantiche o sessuali a causa di fattori genetici, sociali o evolutivi che li rendono inadeguati ad avere una relazione, soprattutto con partner di sesso femminile.
L’incelismo si è sviluppato online a partire da comunità che interagiscono su forum e social media. È purtroppo salito agli onori della cronaca per la sua associazione con violenti eventi di massa come omicidi e attacchi terroristici.
Gli incel infatti si distinguono dai Men Going Their Own Way (o MGTOW) per l’aspetto violento della loro risposta al rifiuto femminile; i MGTOW invece sono maschi eterosessuali per i quali le donne sono state “programmate per rovinare la vita di un uomo” perciò rifiutano qualunque contatto con l’altro sesso.
I risvolti sessuali e psicologici degli incel
Gli individui che pensano di essere incel si sentono frustrati e impotenti a causa della loro condizione e spesso manifestano rabbia e rancore verso la società e in particolare le donne.
Alcuni incel si sono riferiti alla loro condizione denominandola in maniera offensiva “reverse rape” (stupro inverso): nella loro accezione, il rifiuto sessuale da parte delle donne è considerato come un’esperienza paragonabile alla violenza sessuale. Per questo e altri motivi una vasta fetta di incel supporta la violenza come una vendetta contro la società o come un mezzo per raggiungere l’obiettivo di riequilibrare le risorse sessuali.
I rischi sociali degli incel
Alcuni esponenti del fenomeno incel hanno manifestato un’ideologia estremista e una tendenza al nihilismo, considerando la violenza come il solo modo per cambiare la società oppressiva e abusiva. Alcuni incel hanno anche espresso supporto per la pedofilia e la violenza contro le donne e contro le minoranze, e inneggiando spesso nei forum allo stupro.
In alcuni casi purtroppo l’incelismo è sfociato in una serie di episodi violenti, tra cui omicidi – come nel caso dell’uccisione della 24enne Ashley Noelle Arzaga in Canada – e attacchi terroristici, come il massacro di Isla Vista, California, ad opera di Elliot Rodger.
Le interferenza del fenomeno incel con la sessualità
La convinzione di essere rifiutati dalle donne e dalla società porta gli incel a non avere una vita sessuale libera dall’ideologia che promuovono. L’incelismo interferisce con la sessualità in due modi principali:
- attraverso la promozione di ideologie estremiste che considerano la violenza come una vendetta contro la società,
- attraverso la creazione di comunità online che promuovono l’idea che le donne siano responsabili della condizione di celibato degli uomini, attraverso le quali influenzano negativamente la percezione degli uomini sulle relazioni sessuali e sulle donne.
Per di più, per dare un fondamento scientifico alle proprie teorie, gli incel si affidano alla gerarchia dei bisogni di Maslow, che considera il sesso come una parte fondamentale dei bisogni umani. Essendo privati del sesso, gli incel si sentono esclusi e considerano questa situazione come una negazione dei loro diritti fondamentali. Per questo, auspicano un intervento istituzionale, come la legalizzazione della prostituzione, o una trasformazione culturale che ripristini la società patriarcale pre-liberazione sessuale.
Le teorie degli incel: LMS e Redpill
L’incelismo comunica attraverso messaggi in codice, principalmente suddivisi in due grandi teorie:
- la teoria LMS – ovvero Look, Money, Status – sostiene che bellezza fisica, ricchezza e status sociale sono gli unici elementi rilevanti nelle relazioni interpersonali, escludendo affinità intellettuali e caratteriali. Secondo questa teoria, chi non possiede questi attributi non ha accesso al sesso, considerato un diritto naturale. In questo senso è stata formulata la regola “aritmetica” detta “legge 80/20”, secondo la quale l’80% delle donne sarebbe interessato esclusivamente al 20% di uomini che si collocano al vertice del sistema, ignorando gli altri in modo spietato. In questo filone si inserisce anche il “lookism”, la discriminazione delle persone in base all’aspetto esteriore.
- la teoria RedPill invece deriva dalla pillola rossa di Matrix, usata da Morpheus per far vedere al protagonista Neo “ quanto è profonda la tana del Bianconiglio”, ovvero scoprire la verità sul mondo che lo circonda. Questa tesi spiega che le donne, detentrici del potere sessuale, sono biologicamente selettive e praticano l’iperigamia nel “sexual marketplace”, ovvero decidono di accoppiarsi solo con persone di status sociale superiore al proprio. Questo comportamento è attribuito alla liberazione sessuale post-1968, che ha portato le donne a preferire uomini con un alto punteggio LMS, escludendo quelli con un basso punteggio.
La teoria “Blackpill” è invece un’estensione del Redpill, una corrente più cinica e fatalista che crede che l’incel sia una condizione innata e immodificabile, e che perciò cade nella disperazione e nel nihilismo, arrivando fino alla depressione e nei peggiori dei casi al suicidio.
Il vocabolario incel
Nelle chat e nei forum incel si trovano anche altri termini dispregiativi. Ad esempio, uomini e donne sono suddivisi in categorie a seconda di status e aspetto:
- le Becky sono donne normali e semplici;
- le Stacy sono donne attraenti e desiderabili;
- i Chad sono uomini fisicamente attraenti e spesso ricchi, gli unici obiettivi delle donne;
- i normie, uomini nella media che hanno relazioni occasionali;
- e ovviamente gli incel, uomini che non riescono a trovare una partner.
Altri nomi in codice sono “dogpill”, per indicare che le donne preferiscano fare (e facciano) sesso con i cani piuttosto di andare a letto con un incel; “volcel” per indicare chi è volontariamente celibe; “wagecuck” per nominare colui che lavora per uno stipendio basso; la donna è “vulvofera“, ovvero portatrice di vulva o “femoid/foid” ( versione abbreviata di “femanoid”), cioè combinazione di femmina e umanoide; l’uomo può essere “white knight” (cavaliere bianco) o “zerbino“, quando si umilia per compiacere una donna.
I troll incel
Infine, nei forum incel non si trovano solo esponenti del fenomeno. I cosiddetti troll incel sono individui che interagiscono con le comunità incel online per provocarle e disturbarle. Spesso questi individui esprimono ideologie estremiste o promuovere la violenza e la pedofilia, aggiungendo ulteriore tensione e disturbo alle comunità incel e fomentandone gli aspetti più violenti.
Come avrete capito, l’incelismo è un fenomeno sociale che ha implicazioni negative per la società e per le relazioni umane. L’Unione europea si è già attivata nell’ottobre 2021 con lo studio Incels: A First Scan of the Phenomenon (in the EU) and its Relevance and Challenges for P/CVE per demistificare i principi chiave dell’ideologia incel e la sua relazione con la violenza, delineare le sfide principali per gli operatori della prevenzione e del contrasto dell’estremismo violento nel raggiungere questa comunità e offrire raccomandazioni per aumentare e migliorare il lavoro relativo a questo fenomeno.
Ma è necessario ancora molto lavoro affinché si possa comprendere meglio questo fenomeno psicologico e con risvolti fisici, per sviluppare interventi e strategie per prevenire la violenza e la disperazione associata all’incelismo e capire come aiutare in tempo le persone che entrano nel turbine dei pensieri autodistruttivi.
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