Quarantena e autoerotismo: i gruppi social svelano la verità

Un salotto virtuale sulla masturbazione in quarantena da COVID19

la masturbazione in quarantena

la masturbazione in quarantena

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    In tempi di quarantena, tutto ciò che riguarda le attività casalinghe ha trovato una nuova ragion d’essere. Inutile negare che anche la masturbazione rientra tra queste. Quante battute abbiamo sentito sull’argomento ultimamente? Chissà se è vero che gli italiani non si sono limitati a farsi le pizze in casa.

    La quarantena ci ha resi più “innamorati” di noi stessi o l’ansia e la reclusione hanno spento i bollenti spiriti? Le mani di uomini e donne sono state impegnate assiduamente in altro a parte i lavaggi continui? Il gentil sesso e quello meno gentile si danno piacere con la stessa costanza?

    Abbiamo deciso di indagare l’aspetto più hot del lockdown, così magari il fatto di non poter stringere la mani a chi incontriamo per strada non sarà più una pesante privazione ma una scelta consapevole.

    Per questo noi, ragazzi e ragazze dai 18 ai 40 anni, come dei giovani protagonisti di un Decamerone 2.0, ci siamo ritrovati virtualmente e ci siamo confrontati su come procede questa quarantena sotto l’aspetto autoerotico.

    Il campione è composto da 50 soggetti, divisi in 35 ragazzi e 15 ragazze, più me, l’intervistatore imparziale nonché mediatore. Dove abbiamo trovato questi volontari? Là dove sapevamo di poter trovare tutte le risposte: i gruppi Facebook, naturalmente!
    Mani sul tavolo e cominciamo!

    Ci masturbiamo di più in quarantena?

    Adesso è tutto pronto, il salotto virtuale è allestito e il senso di protezione offerto dalla distanza fisica offre una maggiore sicurezza. In questo momento possiamo essere tutti più onesti e schietti possibile.

    La questione è una sola: quanto ci si masturba durante questa quarantena? Di più, di meno o come prima? Perché? Partiremo dalle risposte dei partecipanti per capire cosa ne pensa a riguardo la scienza.

    Un campione di 50 persone potrà non essere impeccabile per rappresentare un’intera popolazione, tuttavia le frasi e gli spunti raccolti ci danno un’immagine complessiva piuttosto chiara e supportata sia dalla scienza che dagli schemi sociali.

    Ladies first

    Una frase per riassumere il pensiero femminile: “La masturbazione è un tabù così radicato che coloro che non la praticavano prima difficilmente avranno iniziato adesso. Chi praticava la masturbazione già prima forse lo fa più spesso, sia in compagnia (telematica), sia in solitaria.”

    La fazione femminile è partita subito in quarta e devo ammettere che è stata sicuramente la più partecipe (nonché qualitativamente impeccabile), seppur inferiore in numero.

    Risulta che durante la quarantena l’attività masturbatoria femminile sia aumentata per il 50% delle partecipanti, diminuita per il 20% e rimasta pressoché invariata per il restante 30%.

    Ovviamente questi sono dati grezzi, che più avanti andremo ad analizzare nel dettaglio, con tanto di citazioni e riflessioni delle nostre partecipanti.

    Uomini ci siete?

    Una frase per riassumere il pensiero maschile: “Penso che per chi è single e per chi convive col partner non cambi molto. Io personalmente non mi slogo di certo il polso, ma in effetti me ne faccio di più da quando non vedo la mia fidanzata”.

    Dalla curva maschile si alza un boato, questa volta la profondità riflessiva del pubblico femminile è praticamente insuperabile, ma la controparte risponde con la quantità. Ammettiamolo: con queste tematiche ci sentiamo come al bar e spesso la difficoltà sta proprio nel non sfociare in becere volgarità. Tuttavia, devo ammettere che, questa volta, anche noi maschietti siamo stati bravi e soprattutto onesti (a tratti anche emotivi).

    Infatti i dati ci indicano che il 60% degli uomini tendono a masturbarsi in maniera pressoché uguale a prima della quarantena. Il 40% ha aumentato in maniera più o meno significativa la “manovalanza” giornaliera, mentre in un solo caso si è riscontrata una diminuzione (e nemmeno lui riesce a spiegarsi il perché).

    Perché le donne in quarantena si masturbano…

    Parlare di numeri e percentuali in alcuni casi è riduttivo, poiché ogni numero in realtà è una persona e ogni persona ha una propria storia e motivazioni. Attraverso le parole delle nostre ragazze cerchiamo di imparare qualcosa in più.

    di più?

    La quarantena ci ha obbligate a passare tanto tempo con noi stesse, anche dal punto di vista sessuale. Sicuramente è maggiormente praticata dalle donne per scaricare le tensioni accumulate in questo periodo di stress e di preoccupazioni, ma anche per noia”.

    “Boh! A volte capita e basta, magari perché ti annoi in doccia o perché senti qualcosa che ti eccita.”

    “La mancanza del partner dopo un po’ si fa sentire, soprattutto a livello emotivo. Penso che serva anche per sentirsi un po’ meno sole.”

    Durante le varie interviste è emerso che i motivi principali per cui le donne hanno aumentato la loro attività masturbatoria sono legati a:

    • allentamento dello stress;
    • mancanza del partner;
    • noia;
    • eccitazione;
    • maggiore presenza online (sexting).

    La scienza ci dice che è normale che in determinate situazioni si senta la necessità di ricorrere maggiormente alla masturbazione. Infatti molti studi hanno dimostrato che è un’attività totalmente sana e sicura.

    La masturbazione può aiutare a imparare ciò che sessualmente preferiamo e come il nostro corpo reagisce a ciò. Oltretutto, esplorare il proprio corpo e imparare a darsi piacere può essere un potenziamento per la propria autostima e può aiutare a migliorare l’immagine di sé.

    Masturbarsi può ridurre lo stress e contribuisce al rilassamento. Aiuta anche alcune persone ad addormentarsi, ma, soprattutto, il superpotere dell’orgasmo è quello di liberare endorfine, sostanze che piacciono tanto al cervello e che possono fungere anche da antidolorifico naturale, persino contro i crampi mestruali.

    come prima?

    “Non l’ho mai fatto neanche prima, mi fa un po’ tristezza l’idea.”

    “Vivendo con il mio ragazzo non è cambiato molto, diciamo che la frequenza è rimasta più o meno invariata.”

    “Lo faccio come prima e comunque molto poco. Non so perché ma dopo è come se mi vergognassi o mi sentissi in colpa.”

    Alcune di quelle che non hanno mutato le loro abitudini autoerotiche molto spesso hanno dichiarato di avere una situazione affettiva stabile e una routine consolidata. In questo caso, escluse le normali restrizioni a cui tutti abbiamo dovuto sottostare, non hanno subito particolari stravolgimenti nella propria vita familiare.

    Altre invece dichiarano di non aver mai avuto il bisogno di masturbarsi, perciò zero prima e zero ora. In alcuni casi si tratta di una scelta personale e/o di un’effettiva mancanza di tale necessità, ma in altri casi si può attribuire il “blocco dei cantieri” ai ben noti tabù sociali che riguardano il lato rosa della masturbazione.

    Lo stigma sociale riguardo la masturbazione femminile, seppur in forte calo, ha ancora una certa forza, come documentato in uno studio pubblicato nel 2011 dal titolo “The Role of Masturbation in Healthy Sexual Development: Perceptions of Young Adults”.

    di meno?

    “La vita familiare molto spesso non aiuta: prima avevo la possibilità di ritagliarmi un po’ di tempo libero, adesso avendo sempre la casa piena di persone è impensabile.”

    “Questo clima di tensione collettiva non aiuta e mi rende poco predisposta.”

    “Abitando con mio marito e avendolo sempre in casa non ne sento il bisogno. Facciamo altro!”

    “Non c’è più modo! Sento parlare i miei genitori in salotto e mi sembra di averli in camera con me, che schifo!”

    Questa minoranza del campione femminile ha ammesso di aver diminuito la propria attività masturbatoria, ma è interessante notare che molto spesso la ragione è da ricollegare a una costante presenza in casa del proprio nucleo familiare.

    Infatti in alcuni casi è impossibile dedicarsi a sé, vuoi per la presenza del partner o dei figli, ma in altre situazioni è proprio la continua presenza del compagno a rendere la masturbazione un’attività di serie B (pensiero non condiviso dal campione maschile, ma ci arriveremo).

    Altro punto da evidenziare è che lo stress, che in alcuni casi spinge alla masturbazione, in altre situazioni inibisce invece il desiderio. Può sembrare strano, dato il potere “rilassante” riconosciuto all’orgasmo, ma numerosi studi scientifici dimostrano come le tensioni, lo stress e l’inattività fisica possano creare un drastico calo della libido femminile.

    Perché gli uomini in quarantena si masturbano…

    Passiamo ai maschietti, che, quasi come le nostre ragazze, si sono dimostrati maturi e collaborativi. Qui il discorso è stato affrontato in maniera un po’ più “sportiva”, ma comunque sempre nell’ottica di raccogliere dati in maniera quanto più accurata possibile.

    di più?

    “Perché sto più tempo su Instagram, ma anche le ragazze ci stanno di più e pubblicano più foto.”

    “Non vedo la mia ragazza da inizio quarantena, quindi o faccio da solo o lo facciamo insieme su Skype.”

    “Non so se può influire, ma stando sempre in casa mi dedico di più all’allenamento e mi sale l’ormone. Può essere il testosterone?”

    Ammetto di aver edulcorato un po’ alcune risposte, ma fidatevi se vi dico che è meglio così. Per certi aspetti si può dire che i principali motivi per cui gli uomini hanno cominciato a masturbarsi di più durante la quarantena sono sovrapponibili a quelli delle donne.

    Dalle risposte può trasparire come per l’uomo la componente eccitatoria sia maggiormente travolgente (ed è anche un noto luogo comune). Sbagliato! Può sembrare, ma in realtà non è così, come ha dimostrato un recente studio condotto dal Max Planck Institute for Biological Cybernetics e dall’Università di Manchester. Tale studio ha dimostrato che in effetti uomini e donne hanno una differente manifestazione dell’eccitazione, ma ciò non interferisce con la potenza della stessa. Di fatto lo stereotipo secondo cui “l’uomo ha una libido maggiore della donna” non può ritenersi corretto. Questo è un bel luogo comune da smentire.

    Per quanto riguarda il discorso fitness (riscoperto da molti durante questa quarantena, un po’ come fare il pane in casa), potrebbe essere teoricamente un ragionamento sensato. Infatti numerose ricerche affermano che alcuni tipi di esercizi aumentano la produzione di testosterone, ormone notoriamente associato al desiderio sessuale. Tuttavia, nonostante gli uomini producano maggiori quantità di testosterone, determinate attività sportive hanno lo stesso effetto anche sulle donne.

    Sostanzialmente gli uomini che durante la quarantena hanno cominciato a masturbarsi di più lo fanno per le stesse ragioni delle donne: eccitazione, noia, bisogno di affetto.

    come prima?

    “Convivo con la mia fidanzata, non m’è cambiato niente.”

    “Inizialmente credevo che mi sarei consumato… e invece solite storie.”

    “Tanto prima e tanto ora nini, ma ho paura anche tanto dopo.”

    La parte più consistente del campione lo troviamo qui, tra quelli che non hanno modificato in maniera significativa le loro abitudini masturbatorie. Qui la causa è probabilmente da ricercarsi nel mondo in cui il sesso viene visto da uomini e donne.

    Durante molte interviste, è emerso che la masturbazione è ritenuta dalle donne come una sostituta del sesso. In presenza del secondo, la prima non è più necessaria. Molte (ma non tutte) hanno infatti dichiarato che considerano la masturbazione come un’attività sì appagante e capace di connetterle maggiormente con il loro corpo, ma di serie B in presenza di un partner dalle capacità soddisfacenti e di una vita sessuale regolare. In maniera più sintetica: se possono avere del buon sesso, non sentono la necessità di masturbarsi.

    Dagli uomini, invece, sesso e masturbazione sono ritenute due attività parallele e distinte. Anche in presenza di una vita di coppia sessualmente appagante e soddisfacente, il rapporto con se stessi tende a mutare pochissimo, se non in periodi di crisi con il partner.

    Ovviamente non si tratta di una regola assoluta e ogni individuo è una storia a sé, infatti alcune donne e alcuni uomini (seppur in minor numero) hanno espresso pareri opposti a quelli sopra riportati.

    di meno?

    “Dopo un po’ mi è venuto a noia, quindi basta, faccio altro.”

    Un solo caso. Questo è un dato interessante, poiché, al contrario delle donne, il numero di uomini con un calo dell’attività autoerotica è quasi nullo. Il motivo può essere ricollegabile ai tabù sociali a riguardo, notoriamente meno forti rispetto al corrispettivo femminile.

    La maggior parte degli uomini, fin da piccoli, hanno avuto la possibilità di vivere più serenamente e senza particolari sensi di colpa la propria sessualità rispetto alla maggior parte delle donne. Ciò provoca, nella popolazione maschile, una sorta di abitudine e una convivenza serena con la masturbazione.

    Comunque ricordiamoci che si può vivere tranquillamente anche senza questo specifico hobby e senza sentirne la mancanza, ma, se invece ci si è sempre involontariamente “trattenuti”, la possibilità di iniziare questa esplorazione personale è letteralmente a portata di mano, quindi bella per te my friend!

    In quarantena: sexting più che mai

    “Non faccio sexting, però mi piace parlare di cose sexy con il mio ragazzo che non vedo da due mesi.”

    “Ogni tanto mi masturbo in webcam con una mia amica.”

    Internet è sempre stato il miglior amico di ogni masturbatore, ma in questa quarantena da coronavirus sicuramente sta vivendo un periodo da protagonista. Lo smart working non è l’unica attività online ad aver preso piede nelle ultime settimane.

    Quasi la metà degli intervistati ha ammesso di aver avuto delle sessioni di sexting negli ultimi giorni, mentre molti altri hanno ammesso di essere disposti, ma di non avere nessuno con cui praticarlo al momento. 

    Una non trascurabile parte del pubblico femminile ha espresso la sua preferenza per il “Talk Dirty”, ovvero parlare o messaggiare in maniera più spinta con il proprio partner. Nonostante il pubblico maschile sia tutt’altro che immune a certe pratiche, sembra che le vere fan siano proprio le donne, anche secondo Laura Violet nel suo libro “Dirty Talk – Wow Effect”.

    Sex Toys: life in plast-dick is fantastic!

    “Beh si, perché no!?”

    Adesso è il momento di alzare leggermente l’asticella, siamo rimasti tra i confidenti più intimi, i più smaniosi di continuare a indagare sulla materia. Quindi è il momento di giocare la carta “sex toys”.

    In questa sessione il pubblico maschile è pressoché estraneo: afferma di non farne uso per la masturbazione. Al contrario le ladies ammettono di non disdegnare qualche accessorio erotico.

    In effetti il mercato dei sex toys ha registrato un notevole aumento del fatturato nelle ultime settimane.

    Chad Braverman, direttore creativo di Doc Johnson, un’azienda di novità per adulti con sede a North Hollywood, ha affermato che le vendite sono praticamente esplose, con cifre doppie rispetto all’anno precedente.

    Lelo, un marchio di giocattoli sessuali di lusso con sede a Stoccolma, ha registrato un aumento del 60% nel periodo di Marzo.

    Lovense, che si concentra su giocattoli interattivi connessi a Internet e Bluetooth, ha riferito che Marzo è il secondo mese più performante nella storia dell’azienda dopo lo scorso Natale.

    Insomma, oltre a mascherine e disinfettanti, anche i giochi erotici stanno vivendo dei giorni sereni.

    Saluti conclusivi

    Devo ringraziare tutti coloro che si sono prestati a rispondere alle mie domande, chi si è confrontato in chat, chi ha risposto di persona e chi ha mosso in prima persona domande e proposto riflessioni.

    Alla fine possiamo riassumere tutto in pochi punti, ma esaustivi:

    • La metà delle donne intervistate si masturba di più durante la quarantena.
    • Il 60% degli uomini intervistati si maturbano tanto in quarantena quanto a cose normali.
    • Donne e uomini che si masturbano di più lo fanno per carenza d’affetto, noia travolgente ed extra eccitazione. 
    • Chi si masturba quanto lo faceva nel periodo pre-quarantena non ha avuto eccessivi stravolgimenti di abitudini a livello sentimentale. La maggior parte degli uomini appartiene a questa categoria.
    • Chi si masturba di meno rispetto a prima è perché spesso ha una situazione in casa che non glielo permette, come partner e figli, ma contemporaneamente aumenta l’attività sessuale di coppia. O magari ha trovato un nuovo hobby.
    • Il sexting è il sex topic del 2020.
    • Se dovete investire, fatelo in dildo.

    L’unica nota che su cui volevo soffermarmi, almeno nel finale, riguarda coloro che si negano piacere fisico per la paura di sentirsi giudicati/e. Nel 2020, se qualcuno vi fa pesare il fatto che vogliate dedicarvi del piacere, sappiate che è lui/ lei ad essere sbagliato/a. Perciò viva la vita, viva l’autoerotismo e al prossimo salotto!

     

     

    Fonti

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