Pegging: perché praticarlo e come farlo bene

Fare pegging è la svolta all’interno di una relazione. Ecco tutti i motivi per farlo e per farlo bene

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    Chi ha mai detto che il pegging è una pratica soltanto per le persone omosessuali? In un periodo dove i sex toys e la riscoperta del piacere è all’ordine del giorno, anche la penetrazione anale maschile viene spogliata dei suoi tabù. Si tratta di una pratica che porta piacere e divertimento all’interno di qualunque coppia. D’altronde, invertire i ruoli è un gioco che può divertire entrambi i partner, oltre che aumentare il livello di intimità.

    “Peg me, please, mommy”. Cosa significa?

    Una delle paure dell’uomo eterosessuale è che praticare pegging lo faccia diventare con il tempo gay. Beh, non preoccupatevi: il pegging non è una pratica esclusiva delle coppie omosessuali. Perciò, se un giorno la vostra compagna desidera provare la penetrazione anale con uno strap-on, potrebbe essere una buona occasione per scoprire una nuova e interessante pratica. Ma che cos’è il pegging?

    Si tratta di un gioco erotico che consiste nella penetrazione anale praticata con uno strapon, ovvero una cintura fallica a cui è applicato un dildo dalle dimensioni variabili. La grandezza e la lunghezza del dildo deve essere scelta sulla base delle esigenze della coppia e, soprattutto, deve essere scelto uno strumento adatto alla penetrazione anale (attenzione: un dildo per la penetrazione vaginale e un dildo per la penetrazione anale sono molto diversi! Non usare mai lo stesso).

    Il termine pegging deriva dal verbo “to peg”, che significa letteralmente “agganciare”; si tratta di una terminologia che ha cominciato a emergere sempre di più su siti e pagine americane, diventando con il tempo una pratica assai diffusa.

    Di solito, se si pensa alla penetrazione anale, si presuppone che si tratti di una pratica portata avanti dalle coppie omosessuali, ma non è così In realtà il pegging anale fatto da una donna su un uomo è una fantasia sessuale molto più comune di quello che si pensa.

    La definizione dell’atto penetrativo anale è qualcosa che ha a che fare con il sesso anale e non è legato al genere o alla sessualità dei partner.

    Una questione di ruoli

    Conosciamo la pratica del pegging grazie alla pornografica lesbo, ma in realtà la possiamo trovare molto più comune all’interno di una coppia eterosessuale. Penetrare analmente un uomo è una fantasia con cui la donna gioca spesso all’interno del proprio immaginario. Ma trovare un uomo che acconsenta a questa proposta è molto difficile.

    Questo perché la questione dei ruoli all’interno del sesso è ben stabilita: c’è il ruolo dominante maschile e c’è il ruolo sottomesso femminile. L’uomo fa l’uomo, la donna fa la donna. Lo stesso vale nelle coppie omosessuali: c’è chi svolge un ruolo unicamente maschile e chi invece quello prettamente femminile. Accettare che i ruoli si possano invertire è molto difficile, soprattutto quando per tutta la vita la pornografia ha dato delle regole ben precise.

    Per fortuna, però, le cose sono cambiate. Durante un rapporto sessuale è possibile invertire i ruoli, giocare, cambiarli ancora. Il sesso è una continua scoperta. Può esserci la donna più “dominante” così come può coesistere anche l’uomo più “sottomesso”. Lasciare il controllo del proprio piacere nelle mani di qualcun altro può essere una sfida molto interessante.

    Sentirsi dominati dalla propria compagna ribalta completamente i classici ruoli all’interno della coppia. In questo modo, la donna si sente parte attiva del rapporto penetrativo e può provare un senso di onnipotenza e appagamento che risulterà stimolante ed eccitante. Questo non solo crea nuova complicità, ma aiuta ad abbattere qualunque barriera radicata nella mente maschile.

    Pegging e omosessualità

    Il pegging ha origini in realtà molto antiche: nasce nell’antica Grecia con l’introduzione di “olisboi”, ovvero gli antenati dei nostri strap-on. Molto famosa all’interno delle coppie omosessuali, in una dinamica eterosessuale è invece più raro vederla in atto. Perché questo? Qui entrano in gioco una serie di tabù sociali, religiosi e culturali che hanno sempre bloccato il piacere anale maschile. Quante volte abbiamo sentito dire che usare uno strap-on è “una cosa da gay”?

    Eppure la storia ci insegna che non è così. Nel 1998 un produttore di sex toys statunitense si è reso conto che i maggiori utilizzatori di cinture falliche sono erano le coppie omosessuali, ma quelle etero. Il motivo è semplice: la stimolazione offerta dalla penetrazione anale nell’uomo è molto più intensa rispetto alla penetrazione classica. Questo perché vengono coinvolti moltissimi recettori sensoriali che risiedono nella zona della prostata, conosciuta come punto L.

    Se è la prima volta che provate questa pratica e lui non è convinto, provate per piccoli passi: ad esempio, con un massaggio prostatico per rompere il ghiaccio.

    Il pegging fa male?

    Certo, l’anale ha dei rischi, ma anche moltissimi vantaggi. Lo stesso vale per il pegging. Se fatta con cura e con le giuste precauzioni, questa pratica non crea alcun danno ma porta tanti benefici e piacere.

    Sappiamo bene come l’ano sia una delle zone più sensibili, soprattutto durante le primi fasi della penetrazione: possiede infatti una muscolatura tonica che deve essere rilassata poco alla volta per evitare la creazione dei traumi. La profondità di penetrazione e la dilatazione devono essere rapportate in base alla capacità fisica di ognuno.

    Ma attenzione: la prostata, se stimolata troppo con colpi diretti, può essere facilmente infiammata, arrivando a piccole e lievi perdite di sangue. Per questo è importante utilizzare un buon lubrificante e utilizzare un dildo della giusta dimensione per aiutare il muscolo a dilatarsi con delicatezza e calma.

    Certo, la penetrazione anale è possibile anche in caso di emorroidi o ragadi, ma sempre utilizzando le giuste precauzioni. Perciò, il pegging ha effettivamente dei rischi? Certo, ma soltanto se non viene data la giusta attenzioni ai segnali del corpo del partner. E soprattutto, se viene penetrato con oggetti inadatti: possono capitare molti spiacevoli incidenti. Scegli con attenzione il dildo fidato insieme alla tua compagna, ma evita quelli troppo piccoli e corti, soprattutto se non sono saldati bene alla cintura. Potrebbero capitare sorprese inaspettate.

    I vantaggi del pegging

    Gli uomini amano l’anale e amano anche il pegging, ma alcuni ancora non lo sanno. Quali sono i vantaggi di questa pratica per lui e per lei?

    • Uno dei godimenti maggiori nell’uomo proviene proprio dalla stimolazione della prostata dovuta allo sfregamento di un dildo nell’ano. Perché allora non provare?
    • Le donne possono godere di una sessione di pegging sia grazie al senso di dominanza sull’uomo, sia perché esiste sul mercato una tipologia di dildo a doppia penetrazione: per lei e per lui. Con un lato penetra il compagno e con l’altro, che viene inserito internamente nella vagina, può provocarsi autonomamente piacere durante le spinte
    • L’introduzione del pegging all’interno della coppia rinsalda la fiducia reciproca e permette di scoprire lati inesplorati del proprio desiderio.

    Come fare pegging per la prima volta

    Quando si fa pegging per la prima volta, si attacca il dildo al pube tramite un’harness (l’apposita imbracatura). Fatto? Bene, adesso passiamo alla preparazione per lui: la parte più importante.

    La scelta del dildo e del lubrificante giusti è importantissima per garantire il suo piacere senza alcuno spiacevole incidente. Per quanto riguarda le dimensioni del dildo, non c’è una regola specifica. Ognuno deve seguire i propri gusti e deve saper ascoltare i segnali del proprio corpo; all’inizio è preferibile partire con un dildo piccolo (ma non troppo, attenzione!), dal materiale morbido in silicone.

    A questo punto, inizia la vera e propria preparazione per lui:

    • Prima di iniziare, è bene che l’uomo faccia una lavanda anale per pulire la zona: meglio evitare l’effetto Togo.
    • Utilizza le dita prima di qualunque altro oggetto per la penetrazione. Fai attenzione ad avere le unghie troppo lunghe: c’è il rischio di lesionare il muscolo dell’ano.
    • Lubrifica la zona anale con il prodotto giusto e aiutandoti con le dita.
    • Inserisci per primo un dito, con delicatezza e ascoltando i segnali del corpo del compagno: se è troppo teso, se sente dolore… Cerca di rassicurarlo in ogni modo possibile.
    • Quando la zona è stata doverosamente preparata, inizia a inserire lentamente il dildo. Da quel momento, il resto viene da sé e il gioco delle parti inizia! La posizione perfetta per questa pratica è il doggy style, ma potete sperimentare come meglio preferite!

    Fonti

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