La pressione sanguigna rappresenta una specie di cartina tornasole della salute generale della persona. Solitamente, i disturbi legati alla pressione riguardano situazioni in cui quest’ultima presenta valori elevati. Si parla quindi di ipertensione.
Monitorare costantemente i valori pressori è un’attività fondamentale per chiunque, ma ricopre un’importanza cruciale soprattutto per chi soffre di particolari problematiche, come disturbi cardiaci e diabete, e per chi si trova in condizioni non patologiche ma delicate, come ad esempio una gravidanza.
Per monitorare la propria pressione arteriosa è fondamentale utilizzare misuratori di pressione affidabili e validati clinicamente, tenendo in considerazione le proprie necessità e condizioni (per es. gravidanza, diabete, stile di vita sportivo, abitudini sedentarie ecc…).
L’importanza del monitoraggio della pressione arteriosa
La pressione sanguigna è un indicatore di vitale importanza per il processo decisionale clinico sia nel breve che nel lungo termine. Data la sua importanza nel dirigere le eventuali scelte e trattamenti medici è essenziale misurarla in maniera accurata e coerente.
In generale, durante la misurazione della pressione sanguigna vengono registrati due valori:
- la pressione sistolica, che rappresenta il picco della pressione arteriosa durante la sistole;
- la pressione diastolica, che rappresenta la pressione arteriosa minima durante la diastole.
A onor del vero esiste anche un terzo valore, la pressione arteriosa media, la quale può essere calcolata dalle pressioni sistolica e diastolica.
Per ottenere tali valori si può ricorrere, in base alle proprie necessità, a una misurazione domestica o a una misurazione ambulatoriale. Tolti i casi di problematiche legate alla pressione bassa, che generalmente tendono ad essere meno gravi, i problemi e i rischi maggiori si riscontrano con valori pressori elevati (ipertensione) e superiori a 140/90 mmHg (140 di sistolica e 90 di diastolica). Mentre per un quadro clinico ottimale tali valori dovrebbero mantenersi inferiori ai 120/80 mmHg.
Grafico estratto da “Automisurazione domiciliare della pressione arteriosa, il fulcro della cooperazione – Edizioni Scientifiche SINERGIE, 2019”
Rispetto alla misurazione ambulatoriale, la misurazione domestica presenta sicuramente una maggiore praticità e comodità, tuttavia prima di intraprendere tale scelta è buona norma valutarne gli aspetti positivi e negativi. Tra i vantaggi di una misurazione domestica troviamo:
- la possibilità di effettuare numerose misurazioni nel tempo;
- l’assenza dell’effetto “camice bianco” (possibile nervosismo causato dalla misurazione da parte del clinico);
- la capacità di verificare l’andamento pressorio durante il giorno;
- la rapida valutazione di verificare gli effetti di un’eventuale terapia;
- una maggiore autonomia;
- facilità di utilizzo e costi irrisori;
- la possibilità di poter misurare la pressione in qualunque orario.
Tuttavia è possibile riscontrare anche degli svantaggi, come:
- l’utilizzo di apparecchi a volte non validati clinicamente o di qualità scadente (meglio affidarsi solo a marchi affermati e professionali);
- la difficoltà d’utilizzo di alcuni misuratori;
- errori nell’effettuare la misurazione;
- nascondere i risultati al proprio medico.
Complessivamente, se si decide di monitorare la propria pressione senza ricorrere all’assistenza del personale sanitario si può sopperire agli eventuali svantaggi semplicemente scegliendo un misuratore di pressione automatico e di qualità. Infatti, oltre al classico sfigmomanometro manuale, in commercio esistono moltissimi prodotti di qualità a funzionamento semiautomatico o automatico. Oltre a ciò rimane fondamentale la comunicazione e la trasparenza con il proprio medico curante.
Il misuratore giusto per ogni problematica
In linea di massima chiunque, anche chi è in buona salute e/o non soffre di problematiche cardiache dovrebbe ricorrere a un monitoraggio più o meno frequente dei propri valori pressori. Tuttavia esistono alcune categorie di persone che sicuramente riscontrano una maggiore necessità di sottoporsi a misurazioni anche quotidiane, per fattori spesso legati a una maggiore predisposizione ai rischi legati a valori pressori sballati.
Persone affette da diabete
Una persona affetta da diabete di tipo 2 molto spesso soffre di ipertensione e/o di problemi cardiaci (circa il 95% dei casi). Per monitorare costantemente tali problematiche esistono in commercio misuratori di pressione validati clinicamente per gli stati di diabete.
– Ti interessa l’argomento? Abbiamo anche un articolo che parla di diabete e problemi cardiovascolari –
Donne in gravidanza
La gravidanza è un periodo di profondissimi cambiamenti fisici per la donna. Data la delicatezza della condizione sarebbe opportuno tenere sotto controllo giornalmente i valori pressori al fine di avere una visione generale sulla salute della futura mamma. In commercio esistono misuratori di pressione specifici e validati clinicamente per le donne in stato interessante.
Persone anziane
L’età avanzata è uno dei fattori che maggiormente espongono a problematiche legate alle patologie cardiovascolari. In commercio esistono misuratori di pressione adatti e studiati anche per le persone più adulte e sagge, ma che in alcuni casi non hanno avuto la voglia, la possibilità e/o la necessità di familiarizzare con le nuove tecnologie. Alcuni misuratori di pressione possiedono un singolo tasto capace di registrare e memorizzare in completa autonomia i valori pressori, togliendo alla persona l’incombenza di dover avere a che fare con troppe spie e bottoni.
Atleti
Chi si mantiene attivo quotidianamente, proprio come uno sportivo, ha maggiori possibilità di godere di una buona salute complessiva, tuttavia dovrebbe monitorare il proprio cuore in quanto rappresenta un organo costantemente sotto sforzo. In questo caso, se non sussistono patologie e/o problematiche specifiche, è sufficiente anche un misuratore di pressione più semplice, ma comunque clinicamente validato. L’unica cosa importante è informarsi sulla qualità e affidabilità del marchio.
Persone con patologie cardiache o aventi familiarità con esse
Chi ha o ha avuto in famiglia casi di malattie cardiache ha una maggiore predisposizione per le stesse. In maggior misura chi già soffre di determinate patologie deve fare affidamento su un misuratore di qualità. In commercio esistono addirittura misuratori di pressione dotati di tecnologia bluetooth e connessione al proprio smartphone tramite un’apposita app. Questi misuratori permettono di inviare i dati raccolti durante le misurazioni al proprio medico.
Chi conduce una vita sedentaria
Chi non conduce una vita particolarmente attiva, magari abbinata anche a cattive abitudini e un regime alimentare non sempre impeccabile dovrebbe tenere sotto controllo i propri valori pressori come forma di prevenzione. Un apparecchio semplice, ma di qualità dovrebbe essere sufficiente per vivere con una tranquillità maggiore la quotidianità.
Persone obese
I rischi per la salute legati all’obesità sono molteplici. Sicuramente il cuore è uno degli organi che risente maggiormente di un peso corporeo eccessivo. Per chi soffre di obesità esistono in commercio misuratori di pressione da polso clinicamente validati per persone che hanno una circonferenza del braccio importante.
Misuratori di pressione per chi soffre di diabete
La scelta di un buon misuratore di pressione diventa fondamentale soprattutto se si soffre di diabete. L’interconnessione della patologia con stati di ipertensione e/o con vari disturbi cardiovascolari rende profondamente importante monitorare giornalmente i valori pressori e farlo nella maniera giusta al fine di evitare l’insorgenza di infarti, angina, ictus e altre problematiche di varia natura (non necessariamente legata alla salute del cuore).
Sarebbe preferibile scegliere un misuratore di pressione validato clinicamente per il diabete. In commercio ne esistono di ottimi validati dalla European Society of Hypertension. Oltre a questo sarebbe preferibile utilizzare un misuratore automatico ma che offra la possibilità di effettuare anche gonfiaggi manuali per rilevare valori superiori a 200 mmHg (fino a 299 mmHg), frequenti nei pazienti diabetici. Inoltre il diabete può portare a deficit visivi, quindi al momento della scelta è meglio optare per misuratori con monitor ampi e con indicatori luminosi.
Una volta trovato l’apparecchio perfetto per le proprie esigenze e adatto a rendere confortevole la propria misurazione sarebbe buona norma tenere un diario pressorio in cui annotare i valori pressori raccolti oltre ai valori glicemici giornalieri.
Come utilizzare al meglio il misuratore di pressione
Molti misuratori di pressione sono dotati di indicatori capaci di segnalare se la misurazione sta avvenendo o meno nella maniera corretta. Tuttavia è buona norma attenersi a poche e semplici “buone pratiche” al fine di ottenere dei risultati veritieri dal monitoraggio quotidiano dei valori pressori:
- Appoggiare il misuratore su un tavolo;
- Rimanere seduti a riposo per circa 5 minuti;
- Posizionare il bracciale dello sfigmomanometro a livello del braccio e regolarlo all’altezza indicata, stringendolo delicatamente;
- Posizionare il braccio sul tavolo all’altezza del cuore, a livello del petto, in corrispondenza dello sterno;
- Avviare l’apparecchio perché gonfi il bracciale (non muoversi, evitare di parlare e rimanere rilassati mentre il bracciale viene gonfiato e sgonfiato);
- Ripetere il procedimento 3 volte di seguito, ad intervalli di 1 o 2 minuti e fare la media delle misurazioni effettuate (i moderni apparecchi calcolano la media automaticamente).
Una volta effettuata la misurazione è importante segnare tutti i dati raccolti in un diario pressorio e rivolgersi tempestivamente al proprio medico in caso di anomalie eccezionali. In alcuni casi la misurazione domestica può ritenersi più affidabile di quella ambulatoriale (se fatta con misuratori di ottima qualità) poiché aiuta i soggetti più sensibili a non risentire di quella che comunemente viene chiamata “sindrome da camice bianco”, ovvero una forma di nervosismo che si può provare di fronte al personale sanitario in ambulatorio. Nonostante questo il medico rimane la figura di riferimento in qualsiasi frangente e potrebbe dare buone indicazioni anche sul dispositivo per la misurazione più adatto per le proprie esigenze.
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