Shampoo antiforfora: quale scegliere in base al tipo di forfora?

La tecnologia cosmetica può risolvere il problema della forfora alla radice, ma occorre scegliere il prodotto più adatto alle esigenze del nostro cuoio capelluto.

Come scegliere lo shampoo antiforfora

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    Quando parliamo di problematiche legate al benessere della nostra pelle e in particolare del nostro cuoio capelluto, non possiamo fare a meno di menzionare uno dei fastidi più comuni e più sgradevoli con cui si possa avere a che fare: la forfora

    In questo articolo vi parleremo di come poter far fronte a questo annoso disagio, grazie all’aiuto dello shampoo antiforfora ma, prima di farlo, conosciamo meglio il cuoio capelluto e  vediamo nel dettaglio cos’è la forfora e quali sono le principali cause della sua comparsa.

    Cuoio capelluto

    Il cuoio capelluto è un’area che si trova sopra il cranio, composta da tre strati di cute costituiti da nervi e capillari direttamente responsabili del nutrimento dei capelli. Oltre a svolgere la funzione di protezione della testa, il cuoio capelluto è anche responsabile della termoregolazione della zona, compito che svolge sia grazie all’aiuto dei capelli, ma anche avvalendosi della collaborazione delle ghiandole sudoripare e sebacee che si trovano sulla testa. 

    L’alterazione dell’equilibrio del cuoio capelluto può provocare diverse problematiche, tra cui la più comune è sicuramente la forfora.

    Tipi di forfora

    La forfora, o pitiriasi, è uno dei disturbi del cuoio capelluto, causato nello specifico da un anomalo e accelerato ricambio di cellule che provoca spesso prurito e genera un’eccessiva esfoliazione della pelle che si traduce nel tanto odiato “effetto neve”

    Esistono due tipologie distinte di forfora – secca e grassa – che si distinguono tra loro per l’eccesso di disidratazione o di grasso nella cute dei capelli.

    La forfora secca è caratterizzata da piccole squame di colore bianco che si staccano molto facilmente dal cuoio capelluto non provocando eccessiva irritazione cutanea né particolare prurito. Questo tipo di forfora tende ad aumentare in inverno e nei periodi di forte stress.

    La forfora grassa, prodotta da un cuoio capelluto untuoso, è spesso accompagnata dalla seborrea (eccesso di sebo) ed è costituita da grosse squame di colore giallastro e cute e capelli oleosi che provocano un fastidioso prurito.

    Cause della forfora

    La forfora può avere varie cause che possono essere di origine 

    • fisiologica
    • occasionale 
    • patologica

    La forfora di origine fisiologica è un tipo di desquamazione costante della cute che, provocata da fattori esterni come l’aria eccessivamente secca, l’utilizzo di shampoo troppo aggressivi, acconciature e spazzolature, induce la produzione di forfora. 

    Parlando di forfora di tipo occasionale, si tratta di un tipo di forfora causata da tre varietà di agenti esterni:

    • microrganismi
    • procedure igieniche sbagliate
    • lesioni abrasive

    I microrganismi che attaccano il cuoio capelluto sono molteplici: tra di essi, quelli che causano la pitiriasi, di cui il più diffuso è un fungo chiamato Pityrosporum ovale di Malassez, più comunemente definito Malassezia, che provoca una fastidiosa micosi nello strato più esterno dell’epidermide. Meno diffusi della Malassezia, altri tipi di microrganismi responsabili dell’irritazione del cuoio capelluto possono essere cocchi e stafilococchi.
    Per quanto riguarda le procedure igieniche sbagliate che provocano la forfora occasionale, si tratta di trattamenti che causano l’essiccazione della cute, come l’utilizzo di lozioni contenenti quantità eccessive di alcool, shampoo troppo sgrassanti e con PH basico, così come un getto di aria troppo caldo provocato da asciugacapelli o caschi con aria surriscaldata.
    Quando parliamo invece di lesioni abrasive, intendiamo tutte quelle irritazioni provocate da uno strofinamento eccessivo del cuoio capelluto dovute all’utilizzo di pettini e spazzole, così come dall’azione delle unghie.

    Infine, per quanto concerne la forfora patologica, si tratta di un tipo più evidente di desquamazione, che può essere sia di tipo grasso che secco, provocata da un’alterazione biologica del cuoio capelluto a livello idro-lipidico-proteico.

    Riassumendo dunque, la forfora è disturbo che provoca l’irritazione del cuoio capelluto  generando squame di diversa forma e colore a seconda della tipologia e dei fattori che la causano.

    Vuoi saperne di più? Leggi il nostro articolo d’approfondimento su cause e rimedi della forfora.

    Vediamo adesso come poter far fronte al problema della forfora nel modo più risolutivo possibile.

    Tecnologia shampoo antiforfora: come funzionano i prodotti in commercio

    Da ciò che abbiamo detto fino ad ora, appare evidente che per poter eliminare la forfora, sia necessario un trattamento che restituisca equilibrio al nostro cuoio capelluto, ristabilendo una corretta rigenerazione cellulare ed eliminando squame e prurito.

    Questo è il compito che si prefiggono gli shampoo antiforfora, prodotti reperibili nelle farmacie nelle erboristerie, così come nei supermercati, il cui scopo principale è quello di lenire i fastidi della pitiriasi senza aggredire la cute.

    L’azione compiuta da questi shampoo è triplice e consiste in 

    • detersione delicata della pelle
    • riduzione dell’infiammazione – con conseguente diminuzione del prurito
    • ristabilimento dell’equilibrio dell’area prevenendo così la ricomparsa della forfora.

    Trattandosi di un vero e proprio trattamento non è possibile aspettarsi miglioramenti semplicemente dopo una sola applicazione: saranno necessarie costanza e attenzione per poter ottenere risultati soddisfacenti.

    Come scegliere lo shampoo antiforfora in base al tipo di problematica

    Visto che abbiamo appurato che non tutti i tipi di forfora sono uguali, allo stesso modo gli shampoo per poterla combattere variano a seconda delle nostre esigenze: sarà quindi opportuno scegliere quello più adatto, non solo per poter rimediare al problema della forfora, ma anche e soprattutto per impedire che peggiori.

    Esistono comunque degli shampoo indicati per tutti i tipi di forfora, i quali possiedono una composizione contenente ingredienti ad azione antimicotica e di normalizzazione del ricambio cellulare come il piroctone olamina, lo zinco piritione e il solfuro di selenio. 

    Se quella che desideriamo avere è un’azione più mirata, allora dovremmo fare attenzione a quegli ingredienti che sono specificatamente indicati per il nostro tipo di forfora.

    Per quanto riguarda la forfora grassa dovremmo infatti prediligere shampoo con composti  ad azione dermopurificante e che contengano ingredienti che abbiano la capacità di contrastare l’eccessiva produzione di sebo come ad esempio il climbazolo (antimicotico), l’acido salicilico, la bardana (di origine vegetale), ma anche estratti di limone, ortica  e zucchina.

    Nel caso della forfora secca invece, sarà più opportuno scegliere dei prodotti che consentano la reidratazione del cuoio capelluto, un’azione che viene svolta da ingredienti come la spirea, estratti di lime, avocado, melone e fieno greco.

    Farmaci da banco contro la forfora

    Nel caso in cui i trattamenti di dermocosmesi sopra elencati non dovessero essere sufficienti ad arginare il problema, è possibile ricorrere a trattamenti di tipo farmacologico e, in particolare, agli shampoo medicati, che, essendo farmaci da banco, possono essere acquistati senza obbligo di ricetta.

    Questi farmaci contengono principi attivi antimicotici come la Ciclopiroxolamina e il Ketoconazolo, devono essere utilizzati per circa 4 settimane – non più di 2-3 volte a settimana – e per poter agire al meglio, devono essere lasciati agire sulla cute per circa 5-10 minuti, dopo un delicato massaggio.

    È importante ricordare che, nonostante non abbiano l’obbligo di prescrizione, questi shampoo possono avere degli effetti collaterali indesiderati come ad esempio la disidratazione e irritazione della cute, pertanto, è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico prima di iniziare un eventuale trattamento.

    Oltre all’utilizzo di shampoo antiforfora, esistono delle buone pratiche da poter attuare per contribuire a combattere la forfora, migliorando la salute del nostro cuoio capelluto, di seguito ve ne riveliamo alcune.

    Come lavarsi i capelli

    Lavarsi i capelli nella maniera corretta aiuta a combattere la forfora. In particolare per la forfora secca sono consigliati lavaggi quotidiani mentre per quanto riguarda la forfora grassa è necessario evitare di lavare e massaggiare la cute troppo frequentemente per poter evitare una produzione eccessiva di sebo, responsabile del fastidioso effetto untuoso della testa.

    Consigli alimentari

    Fare attenzione all’alimentazione, prediligere una dieta povera di grassi, evitare sostanze alcoliche e assicurarsi di assimilare aminoacidi solforati, omega-3, antiossidanti e vitamine del gruppo B, che contribuiscono alla salute dei nostri capelli e che si possono ritrovare in diversi tipi di alimenti, come ad esempio il pesce azzurro, la verdura a foglia verde, legumi e carni rosse.

    Uso dei cosmetici

    Diminuire o eliminare l’uso di prodotti e cosmetici come ad esempio lacche, gel e cere che, non solo possono irritare il cuoio capelluto, ma che potrebbero alterarne l’equilibrio disidratando o ingrassando l’area, favorendo così il proliferare della forfora,  è una pratica da seguire con accortezza.

    Prodotti coadiuvanti

    Affiancare l’azione dello shampoo con altri trattamenti specifici che aiutino l’equilibrio della cute, come ad esempio maschere e impacchi naturali che contribuiscano a mantenere una corretta idratazione, ma anche prodotti di dermocosmesi specifici per restituire benessere al cuoio capelluto.

    Altre attenzioni da tenere

    Un errore che spesso viene commesso è quello di confondere per forfora altri tipi di patologia come ad esempio la psoriasi o la dermatite seborroica che hanno bisogno di specifiche cure per essere trattati: il consiglio è sempre quello di evitare rimedi “fai da te” e di consultare un medico per poter risolvere il disturbo in maniera puntuale, salvaguardando così anche la nostra salute.

    Fonti

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