A cosa serve l’appendice?

L’appendice è l’organo situato all’estremità dell’intestino e recenti studi hanno dimostrato che forse non è inutile come si pensava…

uomo sul divano si tocca l'appendice infiammata

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    Fino a pochi anni fa era comune pensare che l’appendice non servisse a niente, che fosse un organo inutile, che fosse un “orpello” rimasto nel nostro organismo dall’evoluzione. La scienza, invece, ha rivelato che questo organo situato all’estremità del nostro intestino, una sua funzionalità ce l’ha davvero. Senza troppi giri di parole e senza farvi rimanere sulle spine, diciamo subito che l’appendice serve a trattenere i “batteri buoni: è un piccolo serbatoio di batteri di tipo buono utili in caso di disfunzione intestinale. Ma procediamo per ordine: cos’è l’appendice, qual è la sua funzionalità, cos’è l’appendicite e perché il medico decide di togliere l’appendice e, soprattutto, visto che è funzionale, cosa comporta vivere senza?

    Le (non) funzionalità dell’appendice

    Organo inutile, organo secondario, organo rudimentale: gli appellativi per l’appendice nel corso degli anni sono stati svariati, ma tutti legati alla sua presunta inutilità per il nostro corpo. Per anni è stato detto che l’appendice fosse un organo diventato superfluo con il passare del tempo, a causa dell’evoluzione. Sicuramente l’appendice non è un organo fondamentale per vivere: non è un caso che esistono tantissime persone che, a causa dell’appendicite, hanno subito una rimozione dell’organo e continuano a vivere tranquillamente. Nonostante questo, l’appendice non è inutile, anzi: svolge alcune funzioni importanti, anche se non vitali, a livello immunologico, come hanno dimostrato alcuni studi scientifici degli ultimi anni.

    Già nel 2012 uno studio pubblicato su Scientific American aveva evidenziato come le persone senza appendice avessero più probabilità di avere una colite recidiva (la clostridium difficile). E negli ultimi mesi anche i ricercatori del Midwestern University Arizona College of Osteopathic Medicine sono arrivati alla medesima conclusione. Grazie al recente studio che hanno condotto chiamato “Morphological evolution of the mammalian cecum and cecal appendix”, gli scienziati hanno evidenziato come l’appendice sia una riserva di “batteri buoni” intestinali. Quest’ultimo studio è stato realizzato su 533 specie di mammiferi vissuti nel corso del tempo: l’appendice si è evoluta con loro. Tramite lo studio dell’alimentazione di questi mammiferi, del clima e dello sviluppo ambientali, si è così potuto stabilire il ruolo importante dell’appendice legato all’alimentazione e al tessuto linfoide. Ecco, quindi, svelato il motivo per cui l’appendice risulta essere utile soprattutto per quanto riguarda il sistema immunitario. I ricercatori sono ancora a lavoro per poter dimostrare con prove scientifiche quello che queste ricerche hanno portato alla luce.

    Cos’è l’appendice?

    Adesso che sappiamo che può essere utile al nostro corpo, proviamo a capire cos’è l’appendice e cos’è l’appendicite. L’appendice è un organo molto piccolo (circa 6-12 cm di lunghezza) nel punto in cui l’intestino crasso incontra quello tenue. L’appendicite è l’infiammazione dell’appendice.

    Appendicite: che cos’è e quali sono i sintomi

    Assai comune, l’appendicite è l’infiammazione di questo piccolo organo, causata probabilmente, ma non si hanno ancora certezze scientifiche, dall’ostruzione dell’appendice dovuta forse a feci dure o a un corpo estraneo.

    Tra i sintomi più comuni di questa infiammazione c’è il dolore addominale o appena sopra l’addome o nella zona intorno all’ombelico. Questo dolore causa nausea e vomito e spesso sopraggiunge uno stato febbrile.

    Diagnosi e cura dell’appendicite

    La prima cosa da fare se si avvertono questi primi sintomi è contattare il medico che, dopo una visita, fatta di diagnostica per immagini, palpazione, laparoscopia ed esami del sangue, può decidere la terapia da affrontare. Se il medico sospetta un’appendicite, viene eseguito un intervento chirurgico in cui viene asportata l’appendice.

    Vivere senza appendice: cosa cambia?

    Dopo queste importanti scoperte, in cui sono state appurate le funzionalità che ha l’appendice per il nostro organismo, è ancor più evidente quanto sia importante vivere con questo organo, in quanto supporto dei batteri buoni nel corpo e aiuto per contrastare malattie del tratto intestinale.

    Chi è senza appendice, infatti, potrebbe constatare difese immunitarie un po’ più basse, quindi:

    • Più probabilità di ammalarsi
    • Guarigione più lenta

    Ovviamente, si parla di malesseri normali, non patologie gravi, che non compromettono assolutamente lo stato di salute generale: chi non ha l’appendice dovrà semplicemente fare più attenzione ai vari malanni e assumere, probabilmente, terapie antibiotiche per guarire in modo più veloce. Il nostro sistema immunitario è forte abbastanza da poter sopperire la mancanza dell’appendice (salvo casi specifici di patologie che colpiscono proprio il sistema immunitario).

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