Dolore al dente devitalizzato: cosa può essere?

Analizziamo questo comune fastidio: ecco cause e soluzioni!

dolore dente devitalizzato

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    Quante volte ci fanno male i denti a masticare o a bere qualcosa di caldo o di freddo? I fastidi di questo tipo sono frequenti e spesso alla loro origine ci sono cause molto diverse. In questo articolo ci concentriamo sul dolore al dente devitalizzato.

    Ma prima, per tranquillizzare chi ha bisogno di andare dal dentista in tempi di Covid-19, lasciamo il link a un articolo della nostra esperta odontoiatra, Margherita Menichini, per chiarire le modalità di visita e trattamento negli studi dentistici durante la pandemia: L’odontoiatria ai tempi del Covid-19: cosa deve aspettarsi il paziente?

    Cos’è la devitalizzazione del dente e in quali casi è necessaria?

    La devitalizzazione, o terapia canalare, è un comune intervento chirurgico di endodonzia irreversibile che mira a salvare un dente danneggiato fin nella polpa, a causa di carie, granulomi o traumi. Il trattamento, urgente soprattutto in caso di dente necrotico, ha lo scopo di prevenire l’intensificarsi dei dolori che derivano dalla pulpite e di evitare l’estrazione del dente e i vari interventi di implantologia.

    Questo trattamento endodontico comprende una serie di passaggi che devono essere eseguiti nella camera pulpare e alle radici dentali, dove ci sono sia le fibre nervose che i vasi sanguigni. L’intervento si compone di quattro fasi:

    1. Rimozione della polpa danneggiata;
    2. Disinfezione canalare e alesatura (per preparare il dente alla chiusura);
    3. Sigillatura canalare e sostituzione della polpa con materiale biocompatibile (di solito la guttaperca) e cementi;
    4. Ricostruzione del dente con possibilità di aggiungere un perno in fibra.

    Come trattare il dolore post-devitalizzazione

    Grazie agli anestetici locali oggi disponibili, questa terapia è praticamente indolore, ma continua a suscitare preoccupazioni nei pazienti che temono il fastidio e il gonfiore post-operazione. Può succedere, infatti, che dopo l’intervento il dente devitalizzato provochi dolore, più o meno intenso, perché irritato dagli strumenti chirurgici necessari per intervenire sull’area da devitalizzare: questi potrebbero anche aver spostato materiale infetto dall’apice alla radice, creando le condizioni per un’infezione canalare.

    Per rassicurarvi, in assenza di infezioni batteriche, il dolore post-operatorio scompare dopo qualche giorno, ma è opportuno ricevere indicazioni dal chirurgo sui medicinali da assumere per sgonfiare e sfiammare l’area trattata.
    Per approfondire il tema dell’anestesia e toglierti ogni dubbio puoi leggere Quali sono gli effetti collaterali dell’anestesia dal dentista?

    Perché il dente può far male dopo molto tempo?

    Più preoccupante, invece, il dolore che si manifesta dopo qualche tempo dalla devitalizzazione. A volte, infatti, il dente fa male a masticare oppure è particolarmente sensibile al caldo e al freddo anche dopo settimane o mesi dal trattamento. In questi casi le cause possono essere molteplici:

    • Pressione eccessiva sull’area del dente a causa della masticazione o del bruxismo (durante la notte). La devitalizzazione agisce soltanto sulla polpa e non sui recettori di pressione, che rimangono attivi anche se il dente è senza vita;
    • Infiammazione o infezione batterica se in fase di trattamento il canale radicolare non è stato del tutto ripulito e disinfettato correttamente;
    • Trauma, rottura o shock al dente possono infiammare il legamento che unisce il dente all’osso;
    • Infiammazione di un nervo o di un seno mascellare limitrofo al dente;
    • Lesione interna alla radice o perdita della sigillatura della corona;
    • Decementazione di un perno radicolare;
    • Perdita di un’otturazione provvisoria;
    • Granuloma, ovvero l’infiammazione cronica dell’apice radicale di un dente con eventuale conseguente ascesso.

    Rivolgersi al proprio medico curante è fondamentale per essere guidati nell’individuazione della causa del dolore e nella terapia più efficace per estirparlo.

    Come trattare il dolore persistente al dente devitalizzato

    Dopo aver individuato cos’è che rende l’area del dente devitalizzato dolorante con un’eventuale radiografia, il dentista sceglierà la cura più indicata per risolvere il problema. Nella maggior parte dei casi, il paziente dovrà essere sottoposto a un ritrattamento del dente devitalizzato. Durante questa operazione il dente viene riaperto e i canali radicolari vengono puliti, disinfettati e otturati una seconda volta. In alcuni casi, date le dimensioni molto ridotte dell’area da trattare, il dentista può ricorrere a un’incisione gengivale (apicectomia) per esporre l’apice del dente e lavorare in modo più preciso.

    Anche in caso di ritrattamento il paziente può avvertire il classico dolore post-operatorio che deve essere trattato con la giusta terapia antalgica. L’ultima via da percorrere, in caso di persistenza del dolore, è l’estrazione dentale con il successivo impianto.

    In che modo si può prevenire il dolore?

    Il dente devitalizzato è molto più fragile di un dente che possiede ancora le funzioni vitali. Le fratture sono sempre dietro l’angolo nel caso in cui il dentista non abbia aggiunto una protesi o un perno al dente. Per questo, farsi visitare regolarmente e adottare un’igiene orale particolarmente meticolosa possono essere due validi strumenti per prevenire il dolore al dente devitalizzato e altre patologie più gravi.

    Fra i consigli per prendersi cura del cavo orale nel migliore dei modi:

    • Utilizzare lo spazzolino elettrico per arrivare con più agilità in tutti gli angoli della bocca e rimuovere lo sporco fin dalla radice della corona;
    • Scegliere un dentifricio per denti sensibili;
    • Passare il filo interdentale fra i denti tutti i giorni per evitare l’accumulo di batteri nella gengiva.

    Per altre dritte su un’igiene orale ottimale, leggi l’articolo di Lavinia, Igiene Orale: gli step e i consigli per la salute del sorriso, scoprirai cose che non avresti mai immaginato!

    Trattamenti estetici al dente devitalizzato

    In seguito a un intervento di endodonzia, il dente non vitale generalmente cambia colore. Fortunatamente esistono tecniche poco invasive per riportare il dente al suo aspetto naturale. Il walking bleach è una tecnica di sbiancamento dentale che si ottiene applicando sostanze che liberano ossigeno dall’interno del dente.

    Se appartieni alla categoria di persone che non vorrebbero mai incontrare il dentista, ti consigliamo di leggere Il paziente odontoiatrico: le false convinzioni per avere una visione chiara e oggettiva della visita specialistica.

    Fonti

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