La dermatite da stress: come dirle addio?

Impariamo a riconoscere e a trattare questa malattia della pelle. C’è davvero un modo per curarla una volta per tutte?

dermatite da stress

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    La tanto agognata fase 2 della crisi sanitaria per il Coronavirus ha suscitato ansia e preoccupazione per molti: ci sarà un altro picco dei contagi? Sarà rischioso tornare fra la gente? Quando sarà pronto il vaccino? Torneremo davvero alla normalità? Stress e angoscia non sono mai indicatori positivi e possono avere ripercussioni sulla salute fisica. Fra queste c’è la dermatite, quella da stress: a volte passa inosservata, altre ci condiziona le giornate in modo insistente, a tal punto che liberarsene sembra impossibile. Anche se le abbiamo provate tutte, gettare la spugna non è mai la soluzione.

    Partiamo dalle basi: cos’è la dermatite?

    Si parla di dermatite, o neurodermite, tutte le volte che ci imbattiamo in un’infiammazione pruriginosa della pelle scatenata da varie cause. Questa reazione cutanea a chiazze si presenta con secchezza, desquamazione e arrossamento dell’area interessata e provoca prurito, bruciore e fastidio. Il grado di intensità di questi sintomi può spingere la persona a grattarsi e ad auto-provocarsi ferite e abrasioni, con un rischio indiretto di infezione. 

    E la dermatite da stress? 

    La tipologia da stress si manifesta in assenza di fattori scatenanti accertati: contatto con sostanze urticanti, farmaci o cosmetici non tollerati dalla pelle o reazione ad allergeni, per esempio. L’efflorescenza di questo tipo fa capolino in modo improvviso, in concomitanza con periodi di stress psicologico ed emotivo e colpisce soprattutto il collo, il volto, i piedi e le mani. 

    Per la National Eczema Association, infatti, l’ansia e lo stress sono fra i principali fattori contribuenti di questo tipo di sfogo cutaneo: il sovraffaticamento psicologico favorisce l’insorgere di rash cutanei e viceversa, innescando un problematico circolo vizioso difficile da interrompere. Quando viviamo un’esperienza stressante, il nostro corpo si mette sulla difensiva, rispondendo con un aumento di ormoni complici dello stress, come l’adrenalina e il cortisolo. Se i livelli di cortisolo raggiungono livelli troppo alti, però, questi possono indebolire il sistema immunitario e causare un’infiammazione della pelle. 

    Protagonista dei disturbi psicosomatici

    Appurata la sua causa, possiamo dire per certo che la dermatite da stress fa parte dei disturbi psicosomatici, che alcuni studiosi italiani identificano con “l’effetto della persistenza e della cronicizzazione dell’attivazione fisiologica dovuta a uno specifico conflitto psichico che impedisce lo scarico delle emozioni mediante l’azione.” Questo spiega quanto sia importante la medicina psicosomatica in associazione alla scienza dermatologica per agire sui trigger di questa patologia del derma. Per la branca scientifica che tratta il lato psichico della malattia, infatti, l’organismo umano è una macchina che necessita sia della biochimica del sangue che dello stimolo emotivo per carburare. Mente e corpo si influenzano inevitabilmente e in modo reciproco. 

    Regina delle dermatiti atopiche

    Ce lo dice la National Eczema Association: più del 30% delle persone con dermatite atopica soffrono di depressione o ansia. Ecco che l’eruzione cutanea correlata allo stress trova posto fra le dermatiti atopiche, quelle che hanno meccanismi patogenetici multifattoriali. Anche Eucerin include lo stress fra i trigger della dermatite atopica, citandolo accanto all’insonnia e a un’eccessiva sudorazione. 

    La pensano così anche Suàrez, Feramisco, Koo e Steinhoff, che dimostrano che spesso la dermatite atopica è associata al sovraffaticamento psicologico. In risposta allo stress, la sovraregolazione dei mediatori neuropeptidici nel cervello, degli organi endocrini e del sistema nervoso periferico influenzano direttamente le cellule immunitarie residenti nella pelle. In contesti stressanti, quindi, i nervi sensoriali rilasciano neuromediatori che regolano le risposte infiammatorie e immunitarie, nonché la funzione di barriera cutanea. Inoltre, gli agenti psicofarmacologici che modulano i recettori neuronali o i circuiti di amplificazione dell’infiammazione sono fattori contribuenti non solo della dermatite atopica, ma anche di altre malattie infiammatorie della pelle mediate dallo stress. Insomma, lo stress è la causa.

    Cosa NON è la dermatite da stress?

    In primo luogo, non è una malattia contagiosa! In secondo luogo, si differenzia da altre tipologie di dermatite: andare per esclusione ci aiuta a circoscrivere sintomi e fattori scatenanti per avere un’idea più chiara della patologia che ci troviamo di fronte. Di seguito, le dermatiti che non sono provocate principalmente dallo stress: 

    • La dermatite seborroica: le piace stare sul cuoio capelluto, ma può presentarsi anche nella zona ascellare, in prossimità dei genitali esterni, del viso e delle orecchie. A volte è accompagnata dalla forfora.
    • La dermatite da contatto: come si può ben intuire, questa è scatenata da una reazione al contatto con sostanze irritanti o urticanti, sia naturali che artificiali. Si riconosce dalle vescicole e dalle crosticine che si formano insieme all’infiammazione. 
    • La dermatite erpetiforme: anche detta ‘di Duhring’, è provocata dalla celiachia e dall’intolleranza al glutine. Si manifesta con chiazze rosse, bolle e vesciche soprattutto sulla regione lombare, sulle ginocchia e sui gomiti.
    • La dermatite periorale: di solito si manifesta intorno alle labbra, ma può estendersi alle guance, al mento e alla fronte; può essere scambiata per l’acne ed è accompagnata da un forte bruciore alla bocca. Si crede che sia scatenata dagli ormoni o da una reazione a sostanze presenti in cosmetici e dentifrici.
    • La dermatite da sudore: detta anche Miliaria o Sudamina, è un’irritazione cutanea provocata appunto dal sudore. Quando i dotti escretori delle ghiandole sudoripare si ostruiscono, il sudore, senza valvole di sfogo, si manifesta con macchie rosse e vescicole. 

    Diagnosi e trattamento

    Dopo aver riconosciuto o sospettato i sintomi della dermatite da stress, è fondamentale recarsi dallo specialista. Soltanto un dermatologo ha le competenze necessarie per analizzare e valutare con certezza la natura, la gravità, il decorso e le cause dell’efflorescenza. Queste, alcune delle possibili opzioni di trattamento su prescrizione medica:

    • Creme idratanti e antistaminici per il prurito
    • Corticosteroidi topici
    • Antibiotici
    • Fototerapia con raggi UV

    In accompagnamento alle indicazioni dell’esperto, i fastidi dovuti all’eczema si possono alleviare anche con alcuni rimedi naturali:

    • Esposizione al sole dell’area interessata; 
    • Massaggi con gel d’aloe puro o miscelato con qualche goccia di olio essenziale di lavanda e camomilla; 
    • Diminuzione della frequenza con cui si lava la zona colpita dalla dermatite (cercando di evitare detergenti aggressivi e schiumogeni); 
    • Bagni dell’area lesionata in acqua e amido di riso per almeno 20-30 minuti.

    Tuttavia, la letteratura scientifica (e il buon senso) ci suggeriscono che, finché non si estirpa la sua causa principale, la dermatite da stress rimarrà sempre in agguato. Ecco perché la terapia a lungo termine per combatterla in modo (si spera) definitivo agisce sulla sfera psicologica della persona e non sulla manifestazione finale della patologia. Ci sono casi in cui, addirittura, la dermatite da stress scompare in modo spontaneo dopo un breve periodo senza bisogno di nessun trattamento particolare. Ma non sempre siamo così fortunati.

    Cura e prevenzione: altolà allo stress!

    Ognuno si rilassa come vuole, nessuna obiezione. Ci sono però alcuni metodi che una platea di esperti e l’opinione pubblica reputano efficaci più di altri. Oltre alla meditazione e lo yoga, alcune tecniche di rilassamento si appoggiano su un’attività creativa e in qualche modo pedagogica, come la pittura, il diario della gratitudine o la libroterapia. Certo, fare sport, giocare con un animale domestico, andare a fare una passeggiata in mezzo alla natura, dormire bene e respirare sono fra i toccasana  più facili da mettere in pratica. 

    Se queste tecniche di auto-guarigione non bastano, è opportuno recarsi dallo specialista per intraprendere un percorso terapeutico mirato a contrastare la tipologia di ansia di cui si soffre. Importante: non bisogna vergognarsi di questa malattia. Spesso percepita come un tabù, la dermatite è una patologia che accomuna molte persone: in alcuni casi ci accompagna per un breve periodo, in altri, purtroppo, può avere delle recidive e necessitare di una terapia a lungo termine. La dermatite da stress non fa distinzione e può colpire chiunque, in qualunque momento della vita. Il primo passo è molto semplice: parlarne con uno specialista e affidarsi alle sue indicazioni.

    Fonti

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