La menopausa precoce

Le cause biologiche e i sintomi di questa importante condizione

menopausa precoce

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    La menopausa è un condizione naturale dell’apparato riproduttivo della donna caratterizzato da un cessare delle attività ovariche che inevitabilmente instaura un quadro di infertilità permanente e irreversibile: questo evento è del tutto programmato dal canonico divenire biologico di una donna, infatti intorno ai 50 anni di età anagrafica il ciclo mestruale si interrompe, segno abbastanza chiaro della menopausa; tuttavia esiste una condizione che prende il nome di “menopausa precoce” caratterizzata dall’arresto delle attività ovariche con un deciso anticipo rispetto ai normali tempi biologici, con forti ripercussioni a livello ormonale, oltre che psicologico. Vediamo di approfondire insieme questa condizione.

    Il ciclo ovarico

    Ogni donna ha un corredo di cellule ovariche finito, delle quali ogni mese una singola cellula inizia il suo processo di sviluppo che termina nella sua espulsione, nel fenomeno chiamato “ovulazione”: in questo processo l’ovulo maturo viene scaricato nelle tube di Falloppio, laddove l’eventuale presenza di spermatozoi può dare origine alla fecondazione e quindi all’inizio dello sviluppo embrionale di un nuovo individuo.
    Il quantitativo di cellule ovariche a disposizione viene deciso durante lo sviluppo embrionale stesso della donna, vale a dire che quando le ovaie sono in fase di formazione, durante l’evoluzione embrionale di quella che sarà un feto femminile, formano delle cellule ovariche primordiali che saranno il corredo di ovuli a disposizione della donna adulta quando arriverà la maturità sessuale: questo numero di ovuli è finito e non possono esserne formati di nuovi, pertanto quando sono terminati la fertilità cessa di esistere.
    Il ciclo ovarico è determinato dall’alternarsi di secrezioni ormonali.
    Gli ormoni sessuali sono una classe di molecole appartenenti al gruppo degli steroidi, composti che influenzano le caratteristiche sessuali di un individuo durante lo sviluppo.
    Gli ormoni femminili comprendono due principali tipi di molecole, entrambe prodotte dalle ovaie.

    • Estrogeni: dei quali l’Estradiolo è il composto più significativo
    • Progesterone: ormone tipico del periodo di gravidanza

    Queste due sostanze sono responsabili dell’alternarsi mensile del ciclo mestruale, grazie a una sintesi continua e altalenante da parte delle ovaie.
    Durante il periodo mestruale assistiamo a due picchi di produzione di questi due ormoni rispettivamente:

    • Il picco di estrogeni, intorno alla fine della seconda settimana, che determina l’ovulazione: nella prima e nella seconda settimana assistiamo a un aumento graduale di estrogeni che inducono la maturazione dell’ovulo, il quale nei pressi del 14° giorno, in concomitanza col picco ormonale estrogeno viene espulso dall’ovaia nelle tube, con la finalità di essere fecondato o espulso.
    • Il picco di progesterone, intorno all’inizio della quarta settimana: nella terza e quarta settimana il bilancio ormonale viene occupato dalla produzione di progesterone che ha il compito di modificare le pareti dell’utero al fine di facilitare l’impianto dell’ovulo fecondato in modo da avviare lo sviluppo embrionale

    Nei casi di menopausa precoce è proprio lo squilibrio ormonale, ad essere una delle cause dirette della scomparsa del ciclo, a cui fanno capo dinamiche patologiche primarie, non sempre individuabili: il deficit a livello del bilancio ormonale porta all’inquadramento di problematiche secondarie, anche gravi come l’osteoporosi, tipica delle donne in menopausa precoce.

    La menopausa precoce: segni e sintomi

    Si parla di menopausa quando abbiamo l’assenza di mestruazioni per almeno 12 mesi consecutivi: l’insorgenza di questa condizione è da considerarsi normale intorno al 50° anno di età; quando si presenta al di sotto dei 40 anni si parla appunto di menoapusa precoce o insufficienza ovarica precoce.
    Questo fenomeno, riguarda in Italia, una percentuale di pazienti che si aggira tra il 1-3% delle donne in età fertile.
    Il sintomo principale è, appunto, la scomparsa delle mestruazioni per almeno 12 mesi consecutivi a cui si aggiungono altri segni, che possono indicare la presenza di questa condizione:

    • Osteoporosi
    • disturbi dell’umore, anche depressione; legati alla diminuzione di estrogeni
    • disturbi del sonno
    • riduzione della libido
    • vaginite, quindi secchezza vaginale
    • dolore durante i rapporti sessuali
    • sudorazione notturna che si diffonde nella parte superiore del corpo, fino al collo e alla faccia
    • vampate di calore
    • caduta dei capelli
    • variazione di peso
    • Incontinenza

    Il ciclo può cessare anche con gradualità, passando prima da mestruazioni poco abbondanti e irregolari cronologicamente.
    I segni clinici che portano a una diagnosi precisa della patologia in esame sono quelli biochimici di laboratorio, nei quali vengono misurati i livelli di ormoni circolanti, infatti i livelli di estrogeni, nei casi di menopausa precoce sono molto bassi.
    Si controllano i livelli sierici di FSH e di estradiolo, ogni settimana, per 2-4 settimane; se i livelli di FSH sono alti (> 20 mUI/mL ma solitamente > 30 mUI/mL) e i livelli di estradiolo sono bassi (solitamente < 20 pg/mL), è confermata la menopausa precoce.
    Qualora si sospetti una causa genetica, è necessario anche effettuare un esame ad hoc e una consulenza presso un genetista.

    Menopausa precoce: le cause

    In molti casi, purtroppo, non vengono scoperte le cause primarie della menopausa precoce, tuttavia, le origini di questa patologia possono essere correlate a varie dinamiche, di natura molto diversa da loro:

    • Cause genetiche: mutazioni e difetti al cromosoma X
    • Cause autoimmuni: produzione di anticorpi anti-ovaio
    • Chemioterapia
    • Un corredo di cellule ovariche esiguo
    • infezioni virali: la parotite sembra predisporre alla menopausa precoce
    • infezioni batteriche: la tubercolosi è un fattore di rischio per l’insorgenza della menopausa precoce
    • predisposizione familiare
    • stili di vita scorretti: abuso di alcol e fumo

    Trattamenti contro la menopausa precoce

    Le donne che presentano menopausa precoce e non desiderano avere gravidanze, possono essere trattate con contraccettivi orali per ristabilire un corretto bilancio ormonale.
    Da un punto di vista ormonale la menopausa precoce è caratterizzata da un basso livello di estrogeni, pertanto si rischia di contrarre condizioni come osteoporosi, disturbi dell’umore e coronopatie, pertanto un trattamento per ristabilire il corretto bilancio di estrogeni si somministra una terapia ormonale combinata con un apporto di estrogeni e progestinici.
    Il discorso è diverso per le pazienti che desiderano una gravidanza poichè purtroppo, ad oggi non è stato scoperto nessun tipo di trattamento in grado di revertire la facoltà ovulatoria e di conseguenza la possibilità di andare incontro ad una gravidanza.
    Una parziale soluzione può essere la fecondazione in vitro con cellule uovo provenienti da una donatrice con un normale bilancio di estrogeni: è stato visto che una donna con menopausa precoce può comunque portare avanti la gravidanza qualora la fecondazione si condotta in vitro, con ovuli donati.
    Una percentuale oscillante tra il 5% e il 10% della donne con menopausa precoce vede una reversione totale del quadro clinico in modo spontaneo, rimanendo incinta senza trattamenti riguardanti la fertilità.
    Recenti evidenze hanno dimostrato che l’uso di un ormone chiamato Deidroepiandrosterone può aumentare il tasso di successo di gravidanza in donne con menopausa precoce, aprendo così la strada allo sviluppo di un ipotetico farmaco per revertire il quadro clinico di questa patologia.

    Fonti

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