Gli italiani sono un popolo di allergici? Forse, ma a prescindere dalla risposta c’è un’ottima notizia per chi è soggetto a reazioni allergiche: ci sono diversi test che possono aiutare a individuare di quale tipo di allergia si soffre, cosa la causa e quindi, ancora più importante, come combatterla.
Le reazioni allergiche
Il meccanismo dell’allergia è semplice a descriversi. Un elemento che si trova nell’ambiente intorno a noi, e che magari fino a poco tempo fa non ci disturbava in alcun modo, diventa fastidioso per il nostro organismo. Pollini, metalli, alimenti, farmaci e altro diventano allergeni per il nostro sistema immunitario che reagisce alla loro presenza attivandosi. Questa reazione arriva a sproposito, gli allergeni presi da soli non sono letali per la persona, il problema sta proprio nella reazione esagerata del sistema immunitario che invece di curare crea scompensi all’organismo.
Esistono svariati sintomi che possono indicare l’insorgere di una reazione allergica e che possono essere raggruppati a grandi linee in quattro categorie:
- il naso che gocciola, starnuti convulsi, occhi arrossati e respiro affannoso sono indicativi delle allergie respiratorie;
- gola ostruita, labbra gonfie e tachicardia sono generalmente correlati alle allergie alimentari;
- arrossamento della pelle e gonfiore a seguito di una puntura d’insetto indica che si è allergici alla sostanza che questo ci inietta quando ci punge;
- dermatiti, eritemi e irritazioni vistose di alcune aree della pelle possono essere sintomo di un’allergia da contatto.
Non tutti soffrono dello stesso tipo di allergia in modo uguale, qualcuno potrebbe essere più soggetto e qualcuno meno. Vediamo, ad ogni modo, quali sono i testi allergici disponibili sul mercato.
Prick test
Si tratta del noto test cutaneo che funziona bene per individuare soprattutto allergie respiratorie e alimentari.
Prevede lo strofinamento o l’iniezione sotto la pelle di una piccola quantità dei vari possibili allergeni, si attendono circa 30 minuti finché non compaiono eventuali arrossamenti o rigonfiamenti in corrispondenza delle differenti iniezioni fatte. In questo modo è possibile individuare subito l’elemento che provoca l’allergia.
L’utilità di questi test sta nella rapidità con cui vengono individuate le cause dell’allergia, d’altra parte, però, il numero di iniezioni che si possono fare è limitato.
Patch test
Il test da contatto che prende ispirazione dal Prick test, molto utile nei casi di allergie cutanee collegate alla DAC, dermatite allergica da contatto.
Una piccola quantità di molecole dei possibili allergeni viene posizionata su appositi dischetti, che vengono inseriti sotto la pelle, tra le scapole, e tenuti lì per almeno due giorni. Quando vengono rimossi si eseguono le analisi sulle reazioni cutanee avute in corrispondenza dei dischetti. Il numero di dischetti è maggiore del numero di iniezioni del prick test.
RAST o test radioallergoassorbente
Una tipologia di test che va un po’ più nello specifico rispetto ai test cutanei e da contatto. Utili soprattutto per chi teme di essere allergico a qualche principio farmacologico oppure come secondo step nel caso di un’indagine diagnostica iniziata già con prick e patch test.
Si tratta sostanzialmente di un’analisi sanguigna per valutare la reazione del sistema immunitario. Viene prelevata una certa quantità di sangue dal possibile soggetto allergico e si fanno delle prove che diversi allergeni. Quando le immunoglobine IgE reagiscono, si cataloga il tipo di reazione fino a trovare quella esagerata, quindi allergica.
Il RAST test viene utilizzato soprattutto per restringere il campo quando una prima ipotesi è già stata fatta, i tempi per valutare tutti gli allergeni altrimenti sarebbero lunghissimi.
ISAC o immuno solid-phase allergen chip test
Fondamentale soprattutto nel caso di allergie respiratorie o alimentari, che possono essere causate da un’infinità di elementi presenti in natura. Per questo l’ISAC test va incontro alle esigenze diagnostiche: con un unico round di analisi si possono valutare più di 100 allergeni differenti. Anche questo, come il RAST test, prevede un prelievo di sangue, venoso nello specifico, sui cui vengono effettuate le prove in laboratorio.
Il tipo di reagenti utilizzati, però, rendono l’ISAC test costoso e per questo non viene prescritto con facilità, meglio se in casi difficili nei quali una reazione allergica può davvero risultare fatale.
Un’accortezza: esistono dei test, come l’analisi del capello o il test DRIA, che possono essere confusi con i test allergici. In realtà questi servono per indagare le intolleranze alimentari che hanno tutt’altra natura rispetto alle allergie, queste interessano il sistema immunitario mentre le altre dipendono dalla difficoltà organica di processare alcuni alimenti.
Nel caso in cui abbiate dei dubbi su possibili allergie, quindi, l’unica strada da prendere è contattare il medico e insieme a lui capire quale dei testi sopra elencati può essere il più indicato per voi.
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