Ipertricosi femminile: le cause, i sintomi e i rimedi

Una malattia dermatologica che si confonde spesso con l’irsutismo femminile. Vediamo perché sono due cose differenti

ipertricosi femminile

Sommario
    Tempo di lettura Tempo di lettura terminato
    0
    Time

    L’ipertricosi femminile è una malattia dermatologica per la quale su alcune zone del corpo, o su tutto il corpo, i peli crescono in modo anomalo. Le differenze rispetto all’irsutismo, malattia con cui spesso si confonde, sono fondamentalmente due. Per prima cosa, l’ipertricosi si può palesare anche su zone dove la crescita dei peli è già di per sé normale, come su pube e ascelle, laddove l’irsutismo si manifesta tipicamente su aree normalmente glabre, cioè senza peli, come volto, spalle, schiena o interno coscia. La seconda differenza riguarda le cause della malattia. L’irsutismo femminile è dovuto a un pesante squilibrio ormonale: geneticamente, il corpo produce un eccesso di androgeni, e la persona di sesso femminile si vede aumentare la peluria dove normalmente non dovrebbe esserci. Le cause, invece, dell’ipertricosi femminile, sono diverse.

    Cause genetiche di ipertricosi femminile

    Nota è la sindrome del lupo mannaro, o sindrome di Ambras. Si manifesta prestissimo, in età neonatale, ed è una forma molto grave di ipertricosi: la bambina che ne soffre, ha il corpo interamente ricoperto di peli lunghi e setosi soprattutto sul volto, sulle orecchie e sulle spalle. Gli studi su questa malattia non hanno evidenziato particolari difetti di metabolismo o di sistema endocrino.

    Un’altra forma congenita è l’ipertricosi generalizzata legata al cromosoma X, o sindrome di Macias-Flores. Anche in questo caso, si manifesta poco dopo la nascita: nella donna, i peli crescono troppo e in modo asimmetrico. Come suggerisce il nome, è una patologia legata a un’alterazione del cromosoma X. Per poterla diagnosticare, è necessario sottoporsi a una consulenza genetica ma, spesso, essendo ereditaria, risalendo l’albero genealogico si troverà un parente affetto dallo stesso problema.

    Cause di ipertricosi femminile acquisita

    Con ipertricosi acquisita si intende una forma della malattia non-genetica, generalmente un po’ meno “impattante” a livello estetico delle forme genetiche, ma non per questo meno grave. Le cause alla base affinché questa si sviluppi in una persona di sesso femminile sono principalmente le seguenti:

    • anoressia nervosa e malnutrizione;
    • malattia di Graves-Basedow;
    • sindromi da deficit ghiandolari;
    • ipotiroidismo;
    • sindrome dell’ovaio policistico;
    • tumore delle ovaie;
    • uso prolungato di farmaci dopanti.

    Quali sono i sintomi

    Il sintomo evidente per una ragazza che soffre di ipertricosi è il macroscopico aumento dei peli corporei o localizzato su una parte del corpo, o generalizzato. Se la malattia ha una causa acquisita, possono insorgere anche altri disturbi sintomatici:

    • irritabilità e perdita di peso;
    • irregolarità del ciclo mestruale e iperandrogenismo (elevati livelli di androgeni nel sangue);
    • insulino-resistenza;
    • astenia;
    • formicolio e prurito;
    • ritenzione idrica;
    • infertilità.

    I rimedi contro l’ipertricosi femminile

    Il trattamento dipende dalla causa a monte che ha determinato l’aumento dei peli. Ad esempio, se il problema deriva dall’uso di determinati farmaci, potrebbe essere sufficiente smettere di assumerli. Se, invece, alla base dell’ipertricosi un tumore all’ovaio o la sindrome da ovaio policistico, bisogna agire su queste due patologie. Nel primo caso, c’è l’ipotesi di un intervento chirurgico per asportare il tumore. Nel secondo caso, si può intraprendere una terapia anticoncezionale specifica oltre che all’assunzione di multivitaminici.

    Al di là della terapia farmacologica, il rimedio più immediato è senza dubbio l’asportazione dei peli. La depilazione con rasoio potrebbe non essere sufficiente, se non controproducente. Esistono però altri metodi ormai sdoganati a livello medico-dermatologico:

    • luce pulsata, ovvero un fascio di luce puntato sul bulbo del pelo che procede con l’eliminazione. Da fare in presenza di un professionista, che avrà premura di usare la quantità di luce adatta alla peluria specifica ed evitare nei e cicatrici della pelle;
    • epilazione laser, onde di calore unidirezionali assorbite dal follicolo pilifero che ostacolano la ricrescita.

    Altro rimedio, magari in casi di ipertricosi poco gravi ma persistenti, potrebbe essere la decolorazione dei peli. In generale, comunque, è bene ricordare che la bambina, ragazza o donna che soffre di questo problema ha molto spesso bisogno di supporto psicologico. Si tratta di una malattia socialmente e professionalmente invalidante, che ha conseguenze gravi sulla vita di una persona: non è strano soffrire di depressione, isolamento sociale o avere pensieri suicidi. Prima, però, di buttarsi a capofitto sui farmaci antidepressivi, è bene parlare con figure professionali come chirurghi, dermatologi, otorinolaringoiatri o psicoterapeuti: è una malattia che si può sconfiggere.

    Fonti

    Lascia il tuo commento

    Non verrà mostrata nei commenti
    A Good Magazine - Newsletter
    è il contenuto che ti fa bene! Resta aggiornato sulle malattie digitali