Aerosol: tutto quello che c’è da sapere.

L’inverno arriva e con lui i primi malanni stagionali e per far fronte ai sintomi da raffreddamento serve correre ai ripari: l’aerosol può essere la soluzione giusta?

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    L’aerosol: un prodotto dai molteplici utilizzi. Perché non dovrebbe mai mancare in casa propria? Non solo perché con i primi cali di temperature si affacciano anche i classici malanni stagionali, ma anche per combattere fastidiosi disturbi come riniti allergiche o asma. L’aerosol infatti permette una cura locale e mirata per i problemi alle vie respiratorie: il cosiddetto “stato di sol” da cui deriva proprio il termine aerosol, è la forma fisica a metà tra il liquido e il gassoso nella quale il farmaco scelto per la cura viene ridotto in piccole particelle grazie ad un nebulizzatore. Il farmaco, allo stato gassoso, viene poi disperso da un diffusore e assorbito dalle mucose. L’aerosolterapia è in grado di trasportare il farmaco nelle basse vie aeree: trachea, bronchi e polmoni. In quali patologie quindi è utile utilizzare l’aerosol?

    • Asma;
    • bronchiolite;
    • bronchite asmatica;
    • laringite.

    Quali farmaci assumere tramite aerosol?

    Dati i molteplici utilizzi del nebulizzatore, molteplici sono anche i prodotti scioglibili, che si dividono in quattro grandi categorie:

    • Cortisonici, usati principalmente per la cura dell’asma e della laringite acuta stenosante infettiva;
    • Antibiotici, se vi sono in corso infezioni batteriche;
    • Soluzioni fisiologiche, per sciogliere il muco e liberarsi dai sintomi di raffreddamento e congestione nasale;
    • Decongestionanti, uniscono il potere fluidificante delle soluzioni fisiologiche ad altre qualità tipiche dei prodotti naturali.

    Le prime due categorie possono essere somministrate solo su prescrizione medica, mentre le soluzioni fisiologiche e decongestionanti vengono liberamente vendute in farmacia senza bisogno di ricette mediche.

    Aerosol contro i sintomi da raffreddamento: funziona? 

    I malanni da raffreddamento colpiscono in media 2-3 volte l’anno un adulto e sono causati da una molteplicità di virus, che, proprio a causa della loro varietà, riescono a colpire l’organismo senza dargli la possibilità di creare una difesa adeguata e una resistenza efficace contro tutte le cause dei disturbi tipici della stagione fredda. Per questo il raffreddore tende a tornare anche più volte in un anno causando sintomi come:

    • Mal di gola; 
    • starnuti; 
    • rinorrea (naso che cola);
    • congestione nasale; 
    • stanchezza e senso di malessere generale.

    Quando questi sintomi si manifestano è usanza molto comune praticare l’aerosolterapia per cercare di alleviare il fastidio provocato da tosse e congestione nasale. Secondo Susanna Esposito, professore di Pediatria all’Università di Perugia e Presidente dell’Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici, l’aerosol non è utile nei casi di rinofaringite, tonsillite e otite media acuta, così come contro i comuni malanni di stagione. In caso di congestione, sempre secondo Susanna Esposito, è molto più utile, soprattutto in presenza di un eccesso di catarro nelle vie aeree, praticare i lavaggi nasali con una siringa riempita di soluzione fisiologica, facendo passare il liquido da una narice all’altra. In questo modo si va ad evitare la colonizzazione batterica nasale. Esistono apparecchi, per essere pronti ad ogni evenienza, che sono muniti sia di doccia nasale che di mascherina.

    Tipologie di aerosol e accessori

    Sono molte le tipologie di aerosol in commercio, adattabili ad ogni esigenza. Le più diffuse sono:

    • Pneumatico: il più comune, economico e resistente. Solitamente è munito di un compressore che spinge l’aria all’interno dell’ampolla in cui si trova il farmaco, ma la sua nebulizzazione è molto lenta e rumorosa, quindi poco adatta per i bambini; 
    • Ultrasuoni: molto più veloce e silenzioso, ma anche meno economico. Non può essere utilizzato però con i farmaci cortisonici;
    • Mesh: una tipologia di aerosol che permette di nebulizzare anche il cortisone. Con questo macchinario il farmaco viene setacciato e attraverso un’onda d’urto viene spinto verso le vie respiratorie, molto utile anche per i bambini;

    Oltre alle varie tipologie esistono anche gli accessori e strumenti per inalare il farmaco:

    • Il boccaglio, utile per la terapia delle vie aeree inferiori, non adatto ai bambini; 
    • la mascherina: comunemente usata per i pazienti in età pediatrica, copre bocca e naso;
    • la forcella nasale: per la somministrazione diretta alla mucosa del naso;
    • la doccia nasale: per irrigare e lavare le vie nasali, evitando così la proliferazione dei batteri.

    Aerosol: tutti gli accessori e i kit su Medical Center Italia

    La terapia con aerosol è molto utile ed efficace ma molto spesso, se non usato in modo corretto o se non si sceglie lo strumento adatto si rischia di renderla completamente inutile.Sul portale online di Medical Center Italia è possibile acquistare varie tipologie di aerosol e tutti i kit, dai più comuni ai più professionali, completi di strumentazioni e accessori. Il tuo bambino si rifiuta di fare l’aerosol? Molti genitori fanno l’errore di praticare l’aerosol al bambino durante la notte, poiché il rumore dello strumento e la mascherina in silicone sul viso li spaventa. In questo modo però c’è il rischio certo che il farmaco non arrivi fino ai bronchi rendendo tutta la procedura totalmente inefficace. Sul sito di Medical Center Italia puoi trovare anche aerosol dalle forme e design più particolari e simpatici come questi aerosol a micropistone a forma di polipo o di tartaruga. Grazie alla tecnologia a micropistone potrai praticare aerosolterapia in modo efficace e silenzioso, coinvolgendo e facendo divertire il bambino, senza che questo si spaventi. Inoltre i due strumenti sono dotati di un pratico vano porta accessori, che ti permette di portarti in giro l’aerosol in modo comodo e veloce.

    Uso errato dell’aerosol

    La grande fama dell’aerosol nella cura contro i disturbi asmatici ha spinto moltissime famiglie a munirsi di un aerosol: un fattore positivo ma anche negativo se l’uso non è calibrato alle reali esigenze della persona in cura, o se si finisce per utilizzarlo come automedicazione, senza prima consultare il proprio medico. Come suddetto l’aerosol può risultare inutile se utilizzato per alleviare i sintomi da raffreddamento: la semplice tosse o il mal d’orecchie ad esempio. Inoltre si è diffusa la consuetudine di utilizzare farmaci cortisonici che nel caso di questo tipo di sintomatologia hanno un’efficacia ancora tutta da dimostrare. Antonio Clavenna, responsabile dell’Unità di Farmacoepidemiologia del Laboratorio per la Salute Materno-Infantile all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, insieme all’Associazione Culturale Pediatri, ha dato il via, nel 2010 ad uno studio su 520 bambini, da 1 a 5 anni, affetti da infezioni alle vie aeree superiori. I bambini sono stati divisi in due gruppi: uno è stato curato con cortisone in aerosol, l’altro con semplice soluzione fisiologica, sempre in aerosol. Dopo le cure non è emersa alcuna differenza nell’entità del disagio e nella durata della malattia. Non sempre quindi l’uso del cortisone è adatto alla cura di disturbi lievi come quelli tipici dei malanni stagionali.

    Fonti

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