Albero di Natale eco-sostenibile

Per un Natale davvero ecologico occorre partire dall’albero: vero o finto? Come decorarlo senza acquisti inutili e poco green?

Albero di natale

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    Il Natale è davvero alle porte ormai e proprio qui, appese in bella vista, si cominciano ad intravedere le prime ghirlande, i fiocchi rossi e le luci sfavillanti. Spinti da nostalgici ricordi delle festività e da quello che viene chiamato “Scarcity Effect” (l’attribuzione di un valore maggiore di un oggetto che sarà presente sul mercato in un periodo limitato come quello natalizio) comincia così l’affannosa corsa agli acquisti che, anche se non ce ne accorgiamo, ha un peso non indifferente sul nostro pianeta. Com’è possibile che una semplice ricorrenza religiosa trovi posto sul calendario di mezzo mondo e diventi un motore economico? On Amir, Professore di marketing presso l’Università della California ed esperto di consumer behaviour, sostiene che ogni festività crea alcune norme di comportamento e che tali norme derivano dalle nostre aspettative. Durante questo periodo il consumatore approda sul mercato con le proprie emozioni che vengono sfruttate come fonte di entrata per le economie nazionali. Solo negli Stati Uniti, vengono spesi 200 miliardi di dollari all’anno per le 7 festività principali. Tutto questo consumo poi si traduce automaticamente nello spreco, soprattutto quello di cibo: pare infatti che una famiglia europea, soprattutto durante il periodo natalizio, butti in media il 25% del cibo acquistato. Ecologia ed ecosostenibilità dovrebbero essere punti cardine del nostro pensiero e stile di vita anche durante il Natale, partendo innanzitutto dagli addobbi, come l’albero di natale.

    Albero vero o finto? La prima diatriba sulla sostenibilità

    PEFC è l’ente promotore della corretta e sostenibile gestione del patrimonio ambientale che ogni anno ribadisce l’importanza di acquistare un albero vero e non uno artificiale. Secondo PEFC e ISPRA, istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, un albero finto di 2 metri d’altezza ha un’impronta di carbonio che equivale a 40 kg di emissioni di CO2. Oltre alla sua potenza inquinante, un albero finto, impiega circa 200 anni prima di degradarsi nell’ambiente.

    Scegliere un albero di Natale vero, è un gesto importante sia per l’ambiente che per l’economia del nostro territorio”, dichiara Andrea Zenari, responsabile dell’azienda certificata PEFC la “Fattoria del Legno” .

    Un albero vero in casa permette il rilascio di ossigeno nell’ambiente, inoltre facendo questa scelta, sia che si compri l’albero in un vivaio specializzato sia che provenga da attività di gestione sostenibile delle foreste, andremo a sostenere quelle aziende agricole, che per questo lavoro, danno un impiego a molte persone nelle zone montane. Ovviamente sarà molto importante controllare anche la provenienza dell’albero: più sarà vicino alla nostra zona e minore sarà l’ impatto che avrà sull’ambiente a causa del suo trasporto. Per questo occore sempre leggere l’etichetta presente sul cimale dell’albero, dove sarà possibile riscontrare la sua provenienza, l’età, la nazionalità ed eventualmente la sua certificazione. Da una ricerca di Coldiretti emerge che il 90% degli alberi deriva da coltivazioni vivaistiche specializzate, mentre il restante 10% è il risultato di quelle pratiche di diradamento forestale, essenziali per far sviluppare e crescere meglio le foreste. Un’altra grande differenza che dovrebbe far desistere dal comprare un albero artificiale è che la maggior parte di questi sono in PVC, o plastica di cloruro di polivinile, un materiale altamente inquinante. Se però non riesci a prenderti cura di un albero vero e hai optato per uno finto, utilizzalo per almeno 5 anni ed assicurati, al momento dello smaltimento, di farlo in maniera corretta.

    Non solo abete: idee per alberi alternativi

    Chi l’ha detto che l’albero di natale deve per forza essere, o assomigliare, all’abete? Esistono molte idee di alberi alternativi che possono essere realizzati con pochi materiali per rendere il clima casalingo comunque molto natalizio:

    • Addobba una pianta o un arbusto che hai in casa: qualsiasi tipo di piantina può diventare un grazioso alberello contornato di luci e decorazioni natalizie, l’importante è non sovraccaricarla di addobbi e continuare a curare la pianta senza spostarla dal suo luogo abituale;
    • Alberi in legno: Timbatree è un esempio, un’azienda inglese che produce alberi interamente in legno certificato FSC (Forest Stewardship Council) sono facilmente assemblabili, tanto da diventare anche un eventuale gioco divertente per i bambini. Se poi si è bravi con il fai da te non sarà altrettanto complicato disporre listelli di legno in modo asimmetrico l’una sull’altra per creare il proprio albero di natale in legno;
    • Alberi da parete con rami secchi: Un’altra idea alternativa e che spopola sul web è quella di raccogliere rami secchi di forme diverse, dal più lungo per la base al più piccolo per la cima, praticare dei fori alle estremità e unirle con dello spago. Questo finto alberello è perfetto da attaccare ad una parete vuota della casa, vi si potranno applicare punti luce, decorazioni e, appendere anche fotografie;
    • Sagoma triangolare in legno decorata: un’altra soluzione, molto minima, è quella di acquistare o fabbricare una semplice sagoma triangolare in legno da addobbare con luci e decorazioni per creare un effetto visivo elegante ma molto essenziale. Le sagome possono essere, anche in questo caso attaccate ad un muro, oppure semplicemente appoggiate in terra.

    Albero sostenibile e decorazioni eco-friendly

    Ma avere un albero di Natale alternativo ed eco-sostenibile non basta se poi viene addobbato con decorazioni in plastica e non propriamente ecologiche. Vediamo quindi qualche soluzione per rendere il proprio albero natalizio ma plastic-free:

    • Acquista palle in ceramica o vetro: oltre ad evitare la plastica avrai un albero più raffinato ed elegante, meno plastica più qualità. Se la spesa è un po’ eccessiva non acquistarle tutte in una sola volta, ma limita l’acquisto a qualche pallina annualmente, così che diventi anche una tradizione;
    • Ricicla e riutilizza: vecchi bottoni, stoffe e nastrini colorati, vecchi giocattoli dei bambini, tutto può essere riutilizzato per creare addobbi natalizi dal carattere un po’ vintage;
    • Addobbi vegetali: era una tradizione tipica del passato quella di addobbare l’albero con fette di agrumi o altra frutta di stagione, ma tuttora è molto utilizzata per la sua economicità e sostenibilità. Basterà essiccare fette della frutta che si preferisce oppure ricavare, con degli stampini, formine natalizie dalla buccia di aranci e mandarini;
    • Dolciumi: biscotti fatti in casa, caramelle e cioccolatini possono essere appesi all’albero rendendolo davvero festoso. Inoltre sarà una gioia per i bambini che potranno scartarne uno giorno dopo giorno!

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    Fonti

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