Il ciclo mestruale, presente ogni mese nella vita di una donna dopo il menarca (la prima mestruazione), si divide in 4 fasi: mestruale, follicolare, ovulazione e luteale. Ma come funziona il ciclo mestruale? All’apice della fertilità si ha l’ovulazione, cioè un momento particolarmente fertile in cui la cellula riproduttiva chiamata ovocita cresce fino a essere rilasciata dall’ovaia all’interno della tuba. Nello stesso momento, all’interno dell’utero la mucosa che ricopre le pareti aumenta il suo spessore, preparandosi a un’eventuale fecondazione e, quindi, a una gravidanza. Uno dei primi sintomi per riconoscere di essere incinta è proprio la mancanza delle mestruazioni, ma a volte può capitare che si presentino delle perdite marroni durante la gestazione… che significa?
Perché se si è in gravidanza si può avere il ciclo marrone?
Quello che viene chiamato spotting da impianto non è che un sanguinamento leggero, solitamente qualche goccia, o rosa chiaro o marrone, che si verifica per pochi giorni (1-2) quando un ovulo fecondato attecchisce al rivestimento dell’utero. Anche se a volte può essere scambiato per una mestruazione, quantomeno l’inizio di una mestruazione, lo spotting è veramente un lieve sanguinamento. A volte può suscitare anche preoccupazioni, ma non ci sono particolari complicazioni: è semplicemente l’ovulo che è stato fecondato che si sta impiantando nell’utero e, a volte, questo processo può determinare la rottura di qualche vaso sanguigno e far comparire perdite ematiche marroni. In ogni caso, è consigliato avvertire il proprio medico o il ginecologo per avere la certezza di quello che sta accadendo. Solitamente lo spotting marrone, quindi, avviene i primissimi giorni della gravidanza, insieme ad altri sintomi che lo accompagnano nelle prime settimane:
- nausea
- seno più gonfio e sensibile
- minzioni frequenti
- stanchezza
- voglie o avversioni improvvise
Nel primo trimestre, le perdite brevi, di poca quantità e spesso indolori, possono essere normali, ma è sempre consigliato parlare con il medico o l’ostetrica e chiedere conferma. Questo potrebbe verificarsi a causa della “piaga”, cioè dell’alterazione della mucosa causata dai cambiamenti ormonali dovuti dalla gravidanza.
Se lo spotting continua anche dopo i primi tre mesi, potrebbe essere sintomo di un parziale o totale distacco della placenta o di placenta previa: ecco perché, in via precauzionale, è sempre bene consultare il medico e lo specialista. Infine, se si ha un lieve sanguinamento a fine gravidanza (però la perdita in questo caso è tendenzialmente di colore rosso) allora potrebbe essere il momento dell’arrivo del bambino.
Spotting: è davvero così raro?
La risposta è semplice: no. Lo spotting è una condizione molto comune che si verifica in molti casi (e variegati) legati al corpo femminile. Solitamente non indica niente di grave, ma è sempre fondamentale rivolgersi al proprio medico o, ancora meglio, al proprio ginecologo per accertarne le cause e trovare eventuali soluzioni.
Cos’è lo spotting?
Letteralmente “macchiare” dall’inglese “to spot”, significa un’anomala perdita di sangue color scuro (marroncino) che esce dalla vagina. Solitamente avviene tra le due mestruazioni, altre volte questo fenomeno avviene il giorno (o i giorni) antecedente alle mestruazioni, ma ci sono anche altri casi in cui si può verificare.
Perché si ha lo spotting?
Tendenzialmente, lo spotting si palesa quando c’è qualcosa che non funziona del tutto in modo corretto nell’apparato genitale femminile, sia questo legato allo stress, a malattie poco incidenti o ad altre più gravi. Per questo è sempre raccomandabile non trascurare lo spotting.
Le altre cause di spotting
Abbiamo detto che questo tipo di secrezioni possono avvenire saltuariamente:
- prima dell’arrivo delle mestruazioni
- tra il completamento di un ciclo mestruale e l’altro
- durante la gravidanza
Ma ci sono anche altri casi in cui si verificano queste perdite ematiche: ci sono le cause fisiologiche e patologiche e, in entrambi i casi, significa che qualcosa a livello psico-fisico non sta “girando” per il verso giusto.
Le cause fisiologiche che causano spotting:
- Stress
Grave lutto, problemi familiari, economici o lavorativi, qualsiasi situazione ci faccia vivere momenti di precarietà, ansia e stress: questi fattori possono generare spotting - Alimentazione o carenze vitaminiche
Una dieta sbagliata per il proprio organismo, anoressia, bulimia oppure obesità, possono indurre il corpo ad avere perdite anomale - Contraccezione (spirale o pillola)
Ci possono essere dei casi in cui alcuni metodi contraccettivi, come all’inizio della terapia con pillola, possono creare delle perdite ematiche irregolari, spesso anche color marrone; oppure l’uso della spirale o della coppetta, se posizionate non in modo corretto, potrebbero far comparire perdite marroni, fastidiose, con una sensazione di bruciore
Le cause patologiche che causano spotting (tra le patologie più comuni):
- Cisti ovariche
In questo caso il campanello di allarme sono proprio le perdite color marrone tra una mestruazione e l’altra - Ectopia della cervice uterina
È una piaga non grave, che però può causare perdite ematiche vaginali, anche subito dopo un rapporto sessuale - Polipi
Lesioni cancerose o polipi uterini benigni sono alcuni dei motivi per cui si può vedere negli slip perdite marroni - Coagulazione sanguigna
Se non si ha una corretta coagulazione, questa può portare a delle perdite di sangue non coagulato, appunto
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