Sudore acido: è sintomo di gravidanza?

L’iperidrosi e il sudore acido tra i sintomi della gravidanza: cosa sono e perché si verificano?

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    Assenza delle mestruazioni, nausea, maggior sensibilità agli odori: sono sicuramente questi tra i sintomi più conosciuti per individuare una gravidanza. Ma non sono gli unici. Ci sono altri aspetti legati alla gravidanza meno noti, ma che possono far visita alle donne incinte già dalle prime settimane oppure sopraggiungere nel corso dei mesi di gestazione. Tra questi altri sintomi meno conosciuti ma molto frequenti, c’è anche il sudore acido in gravidanza.

    Che cos’è il sudore acido?

    Chiamato anche bromidrosi, il sudore acido è una condizione di sudorazione maleodorante che si concentra soprattutto sotto le braccia, quindi alle ascelle, ma può palesarsi anche in altre parti del corpo, come piedi, collo e petto, mani e inguine.

    Sudare è una condizione del tutto normale del nostro corpo, una reazione a degli stati emotivi e di stress o una protezione da agenti esterni, come il troppo caldo, oppure, come nel caso della gravidanza, legato agli ormoni e ai cambiamenti del metabolismo.

    L’ iperidrosi, cioè un’eccessiva e improvvisa sudorazione rispetto alla dose di sudore che normalmente e quotidianamente espelliamo, e la bromidrosi, cioè il sudore acido, sono due aspetti che possono colpire le donne durante la gravidanza.

    Sudore acido: da cosa dipende?

    Ognuno di noi ha un odore caratteristico causato dal tipo di flora batterica presente sulla pelle e, ovviamente, dalla quantità che viene emanata, soprattutto dal cuoio capelluto, ascelle e piedi. A questo, va aggiunto il sudore, che invece viene prodotto dalle ghiandole sudoripare, piccole ghiandole che hanno il compito di regolare la temperatura corporea. Le ghiandole apocrine si trovano nelle ascelle, nelle areole, nei genitali e intorno all’ano; causano secrezioni oleose e viscide ed è un loro malfunzionamento che causa la bromidrosi. Mentre le ghiandole eccrine si trovano su tutto il corpo, emanano secrezioni acquose, soprattutto a causa del caldo e dell’attività fisica e sono loro le principali responsabili dell’iperidrosi.

    Tra le varie cause del sudore acido ci sono una scorretta alimentazione, problemi legati all’obesità, assunzioni di farmaci, utilizzo di prodotti inadeguati e alterazioni ormonali, che, inevitabilmente, si palesano durante la gravidanza.

    Perché il sudore acido puzza?

    Il cattivo odore causato dal sudore acido è legato ai batteri che risiedono sulla nostra pelle: producendo sostanze chimiche volatili, il sudore, che fino al contatto con i batteri sulla pelle è inodore, può diventare maleodorante.

    Sudore acido in gravidanza

    Il cambiamento ormonale che la donna vive in gravidanza può portare anche a un incremento della sudorazione o a un peggioramento dell’odore del proprio sudore. Non è tra i sintomi più conosciuti della gravidanza, ma, se vi è capitato o vi sta capitando, non sentitevi strane o diverse perché è un sintomo abbastanza comune.

    Ci si potrà accorgere di un aumento del sudore (e di un odore più acre, proprio a causa degli ormoni) sia durante le ore notturne sia di giorno già dai primi mesi di gravidanza, anche se, tendenzialmente, questo disagio avviene intorno al terzo trimestre. Le motivazioni del sudore acido in gravidanza, oltre agli ormoni (il progesterone durante la gestazione aumenta i suoi livelli, portando a un innalzamento della temperatura corporea), possono dipendere anche da fattori emotivi o dalla dilatazione dei vasi sanguigni, che causa un incremento della temperatura corporea e, di conseguenza, la sudorazione abbondante e l’odore a questa legato. Non solo: durante la gravidanza possono verificarsi casi di ipertiroidismo o di diabete gestazionale, che sono tutti fattori che possono giustificare una sudorazione eccessiva e una bromidrosi.

    Rimedi per il sudore acido in gravidanza

    Prevenire il sudore acido è difficile proprio perché durante il periodo della gravidanza non abbiamo il pieno controllo sul nostro corpo e sugli ormoni prodotti, ma possiamo adottare dei piccoli accorgimenti che potrebbero aiutare nel limitare il fastidio che provoca il sudore acido o l’iperidrosi. È quindi consigliato:

    • Bere molta acqua: sudare in modo copioso può portare a disidratazione, sonnolenza e stanchezza a causa dell’espulsione di cloro, magnesio, potassio e sodio, elementi utili all’organismo per un corretto funzionamento. Bere molta acqua reintegra i liquidi e parte di questi elementi.
    • Assumere integratori per il sudore: proprio perché l’acqua non contiene tutte le sostanze espulse dal sudore, per reintegrare questi elementi, è possibile assumere degli integratori di sali minerali o vitaminici. Sono utili per assumere sostanze fondamentali per il nostro organismo come fosforo, calcio, ferro e zolfo, ad esempio, oppure reintegrare alcune vitamine. Già adottare una sana alimentazione quotidiana è un ottimo inizio per assimilare le vitamine e gli elementi persi con una sudorazione copiosa, ma alcuni integratori possono essere quell’aiuto in più per sentirsi ancora meglio.
    • Utilizzare vestiti idonei, leggeri e di tessuti naturali: utilizzare abiti chiari e morbidi, magari di cotone, non troppo stretti è sicuramente un aiuto che possiamo dare al corpo per arginare l’aumento del sudore, così come non uscire nelle ore più calde del giorno.
    • Consultare un medico
      Un consiglio fondamentale sia se il sudore diventa eccessivo, sia se si decide di assumere qualche integratore: soprattutto in gravidanza, chiedere al proprio medico, al dermatologo (in questo caso) o al ginecologo. Quando avviene un cambio improvviso nelle abitudini del nostro corpo o prima di assumere dei farmaci o degli integratori è sempre consigliato rivolgersi a uno specialista: oltre a fornire spiegazioni specifiche e mirate sulla patologia, sapranno indicare in modo più preciso soluzioni e medicinali idonei allo stato soggettivo di ogni persona.

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