Come abituare il gatto alla pettorina

Molti gatti amano passeggiare all’aperto, ma quest’attività può risultare pericolosa per coloro che vivono in città. Offrirgli questa opportunità in sicurezza è possibile grazie al guinzaglio, che prevede l’abbinamento ad una pettorina.

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    Abituazione: una parola cacofonica alla quale non siamo abituati, che però in gergo etologico ha un significato importante, ovvero permettere ad un individuo di ridurre gradualmente la risposta ad un determinato stimolo. In poche parole, si attua un protocollo che vi esponga in maniera continuativa l’animale, il quale riduce piano piano l’attenzione verso lo stimolo, che piano piano diventa familiare. Si tratta della forma più semplice di apprendimento, fattibile ovviamente solo se questo non provoca conseguenze gravi all’individuo.

    Abituare il gatto alla pettorina: primi passi

    Naturalmente è possibile che la pettorina non piaccia particolarmente al gatto, quantomeno inizialmente, ma senz’altro non è dannosa per l’individuo e pertanto rientra perfettamente tra gli stimoli ai quali possiamo abituare il gatto. Ne esistono ormai di tantissimi materiali, spessori e colori, se non siamo molto esperti in materia, possiamo chiedere un consiglio al professionista in negozio, oppure leggere le recensioni se preferiamo gli acquisti online. È altresì possibile che ne scegliate una che vi sembra perfetta, ma che al vostro gatto non piacerà per niente, perciò assicuratevi prima di poterla cambiare al bisogno.

    Abituare il gatto alla pettorina: quale scegliere

    Anche se siamo maggiormente abituati ormai a vederle indosso ai cani, l’offerta per i gatti non è da meno: ne esistono di finissime, con una coulisse sul dorso dell’animale che permette di allargarla e stringerla in maniera molto facile e veloce; altre, dotate di stretch sia sul dorso che sulle zampe, consentono di essere indossate e chiuse in maniera molto semplice. La cosa essenziale, oltre ovviamente alla comodità dell’animale, è che lui o lei non riesca a togliersela di dosso durante la passeggiata. Questo infatti, renderebbe vano lo scopo della pettorina, ovvero far camminare il gatto all’esterno in sicurezza.

    1° fase: capire se è quella giusta

    Per capire meglio se si tratta della pettorina giusta , dobbiamo fare due distinte valutazioni. La prima è comprendere se il gatto è a suo agio, se cammina bene e se in qualche modo questa è di intralcio al suo naturale movimento. La seconda, è valutare se il gatto riesce a sfilarla da solo oppure no. In entrambi i casi, è utile provarla inizialmente in casa (o in giardino, se ne abbiamo uno) e vedere come reagisce il gatto. 

    2° fase: familiarizzare con la pettorina

    Non tutti gli animali amano essere manipolati, dobbiamo accettare anche che il nostro amico peloso inizialmente vada in freezing, ovvero manifesti quel comportamento naturale che hanno gli animali di rimanere inermi per qualche secondo, al fine di fronteggiare una situazione che li mette a disagio. Questo atteggiamento permette loro di prendersi del tempo per valutare la situazione e decidere la successiva mossa. Se il vostro gatto va in freezing, concedetegli del tempo: lasciate la pettorina accanto a lui, giocateci insieme, dategli del cibo vicino ad essa, lasciate che ci possa familiarizzare.

    3° fase: l’abituazione vera e propria

    In base a come reagisce il vostro gatto, potete decidere se svolgere l’intero percorso in una volta, oppure andare per gradi. Potete iniziare aiutandolo solo ad infilare le zampe il primo giorno, e se si manifesta disponibile, premiarlo in seguito e proseguire solo il giorno dopo. Se invece il gatto è sereno e si lascia manipolare, potete anche infilare fin da subito tutta la pettorina. La cosa essenziale è che voi premiate il gatto, il quale deve poterla associare a qualcosa di bello che accade, in questo caso l’arrivo del prelibato bocconcino!

    Accorgimenti per fare accettare la pettorina al gatto

    È importante che non insistiate se il gatto è visibilmente a disagio, poiché rischiate di sensibilizzarlo allo stimolo della pettorina, praticamente l’esatto opposto del nostro obiettivo. Assicuratevi di non attaccarci il guinzaglio fintanto che il gatto non sarà completamente a suo agio con essa, poiché la tensione iniziale che si crea durante la camminata potrebbe portarlo a ribellarsi e ad associare questa sensazione negativa non solo con il guinzaglio, ma anche con la pettorina, pertanto è sempre opportuno allungare i tempi tra una fase e l’altra. Altra cosa importante è verificare che il gatto non riesca a toglierla da solo, e questo è possibile solo tenendolo sott’occhio in casa, anche assicurandosi che non si faccia male nel tentativo di liberarsi. 

    Se il gatto è sereno, cammina bene, svolge tranquillamente le sue attività in casa anche se indossa la pettorina e non tenta di togliersela, verificate di riuscire ad inserire un dito tra il gatto ed essa (come si fa con il collare del cane, per capirsi): se questo è possibile, vuol dire che siete pronti per abituare il gatto al guinzaglio e uscire (cosa molto positiva anche per evitare che il micio diventi obeso). Buona passeggiata!

    Fonti

    Cat training in 10 minutes, Miriam Fields-Babineau, T.F.H. Publications

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