Poteva AGM – per suo stesso statuto, fonte di notizie e approfondimenti su salute e benessere – esimersi dal trattare un mondo così ampio, partecipato ed emotivamente coinvolgente qual è quello degli animali domestici? Ovviamente, no. C’è molta curiosità intorno ai nostri amici a quattro zampe, e anche molta attenzione su ciò che li riguarda: d’altronde, scegliere di adottare un gatto, un cane o un qualsiasi altro animale domestico comporta grandi responsabilità. La contropartita di tanto impegno sarà la nascita di un legame di amore duraturo con un (a tutti gli effetti) nuovo membro della famiglia. Ecco allora perché con questo articolo AGM inaugura una nuova rubrica – Good Pets – dedicata al benessere degli animali. Cosa si intende con questa espressione? L’attenzione alla loro alimentazione, la prevenzione e la cura delle malattie, la tutela del benessere fisico e di quello psicologico, la salvaguardia della capacità di esprimere i propri comportamenti naturali. In sintesi, così come avviene per gli esseri umani, per benessere si intende generalmente una buona qualità di vita. Avvalendoci anche della preziosa collaborazione di esperti del settore – veterinari, educatori, esperti di alimentazione – proveremo a dar vita a una piccola guida su come comportarsi in tutte quelle situazioni in cui l’amore non basta e lo faremo per due ragioni:
– perché siamo un po’ fissati con il capire quello che ci accade attorno e il non farci cogliere impreparati
– perché parlare di animaletti non ci annoia mai e con l’inserimento di cani, gatti e compagnia cantante il livello di tenerezza del nostro magazine sale alle stelle!
Animali domestici: non sono mai abbastanza
Secondo un’analisi condotta da Coldiretti in occasione della tradizionale benedizione di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali (17 gennaio), 1 famiglia italiana su 3 ospita in casa almeno un animale domestico. E l’anno del Covid ha fatto registrare un boom di adozioni (+15%) tra cani e gatti: addirittura il rifugio Enpa di Monza, a dicembre, è rimasto senza cani da adottare. Un vero e proprio miracolo di Natale. È stato probabilmente il bisogno di calore e di affetto in un momento storico così difficile a spingere tante famiglie ad accogliere in casa una nuova vita. I dati Censis – aggiornati però all’ultima rilevazione del 2019 – ci confermano la vocazione del nostro paese al prendersi cura degli amici animali: in Italia, infatti, gli animali domestici sono ben 32 milioni (12,9 milioni di uccelli, 7,5 milioni di gatti, 7 milioni di cani, 1,8 milioni di piccoli mammiferi (criceti e conigli), 1,6 milioni di pesci, 1,3 milioni di rettili). In media, 53,1 animali ogni 100 abitanti. Sono presenti soprattutto nelle case di separati e divorziati (68%) e dei single (54%). Non è certo un caso, infatti, che si chiamino “animali da compagnia”: la loro funzione terapeutica è oggetto di ampi studi e approfondimenti e il ruolo che svolgono nella vita quotidiana è spesso equiparabile a quello che potrebbe svolgere un altro essere umano in termini di affetto, comprensione, sostegno emotivo, empatia. Ecco perché il loro benessere ci sta a cuore: nel 2019 – sempre fonte Censis – le famiglie italiane hanno speso 5 miliardi di euro per i loro animali domestici (+12,9% negli ultimi tre anni): in media, 371,4€ destinati a cibo, collari, guinzagli, gabbie, lettiere, toelettatura, cure veterinari.
Perché adottare un animale domestico
Così come lo sarebbe adottare un bambino, anche nel caso di un animale questa è una scelta per la vita. Non un capriccio o il bisogno temporaneo di “tappare” qualche mancanza emotiva con un po’ di compagnia. È una responsabilità, un impegno di cui valutare, ovviamente, i pro e i contro. Ma se, superate le obiezioni, i dubbi e le incertezze, la tua volontà di prendere con te un animale è sempre forte, ecco che diventa importante imparare a comprendere i suoi bisogni e come prendersene cura al meglio: noi siamo qui per questo!
Proviamo, giusto per riscaldarci, a fare una rapida panoramica su cosa voglia dire prendersi cura degli amici a quattro zampe più “gettonati”: i cani e i gatti.
Prendersi cura di un cane
L’animale domestico per eccellenza grazie alla sua proverbiale fedeltà: affettuoso, leale, devoto al padrone, non casualmente viene definito “il migliore amico dell’uomo”. Seppur l’impegno nella sua educazione e nella sua cura possa essere molto dispendioso, il ritorno sul piano umano è senza dubbio appagante. Se hai deciso di far entrare un cane nella tua vita – o se ci è già entrato – ecco quello che dovresti sapere.
Vaccinazioni canine
Non esistono, in Italia, vaccini obbligatori per i cani. Tuttavia, il mondo scientifico ha concordato delle linee guida per la salute e il benessere dell’animale secondo cui, per determinate patologie a rischio zoonosi (ovvero, trasmissibilità della malattia dall’animale all’uomo), risulta fortemente consigliabile provvedere alla vaccinazione. I vaccini canini si suddividono in due categorie:
- Core, ovvero le vaccinazioni raccomandate per tutti i cuccioli. Tra queste ci sono cimurro, adenovirus canino e varianti del parvovirus canino di tipo 2;
- Non core, ovvero i vaccini contro leptospirosi, leishmaniosi, herpesvirus canino, rabbia.
Le malattie più diffuse dei cani
Alcune razze sono predisposte allo sviluppo di alcune patologie: conoscerle potrebbe aiutare a prevenirle o, comunque, ad agire tempestivamente per assicurare al cane una migliore qualità della vita. Le più comuni sono:
- Anaplasmosi, malattia infettiva trasmessa dalle zecche. Provoca dolori cronici agli arti, disturbi neurologici e possibili danni irreparabili ai reni e all’intestino. Il rischio più grande è la possibile coinfezione, ovvero la combinazione di più malattie nello stesso animale in quanto già debilitato;
- Borreliosi, malattia cutanea degenerativa trasmessa da zecche. Può interessare anche il sistema nervoso, cardiaco e articolare. È difficile da diagnosticare;
- Ehrlichiosi, malattia trasmessa dalla puntura delle zecche. È una delle malattie da vettori più comuni, con sintomi (febbre e inappetenza) che possono essere confusi con altre patologie. Si può diagnosticare in ambulatorio con un test rapido;
- Filariosi, malattia trasmessa dalla puntura delle zanzare. Può presentarsi in una forma cardiopolmonare oppure cutanea;
- Leishmaniosi, malattia trasmessa dalla puntura dei pappataci. Cronica, particolarmente grave, e provoca danni progressivi. E’, inoltre, trasmissibile dall’animale all’uomo;
- Giardiasi, infezione dell’intestino tenue;
- Leptospirosi, malattia batterica trasmessa da roditori, bovini e suini. Trasmissibile in forma grave (potenzialmente fatale) anche all’uomo;
- Rabbia, gravissima malattia infettiva (si trasmette anche all’uomo), il cui contagio avviene con una ferita, generalmente il morso di un animale già contagiato. Coinvolge il sistema nervoso e le ghiandole salivari.
Alimentazione dei cani
Così come per l’essere umano, anche per i cani il benessere passa dalla… ciotola. Dallo svezzamento alla vecchiaia, infatti, la dieta è il fattore che determinerà la qualità e la lunghezza della loro vita.
Problemi comportamentali dei cani
I cani possono essere fonte di preoccupazione per i propri padroni, in particolar modo quando sviluppano comportamenti problematici – se non addirittura pericolosi – e/o stati emotivi alterati. Tra i più comuni, troviamo:
- Aggressività;
- Ansia da separazione;
- Fobie e paure;
- Disturbi eliminatori (produzione di feci e urine in spazi non opportuni).
Prendersi cura di un gatto
Enigmatico, schivo, talvolta criptico e di non facile interpretazione, il gatto è sicuramente un animale affascinante. Ha una personalità complessa, decisamente diversa da quella dei cani, è (solo apparentemente) meno affettuoso – preferisce ricevere più che dare – e certamente non scodinzolerà al vostro ritorno: ma sa comunque dare grandi soddisfazioni emotive ed emozionali ai padroni. Il fatto che sia, per antonomasia, un animale molto indipendente non significa che non abbia bisogno di attenzioni: al contrario, quando sceglie un compagno umano ci si lega in modo molto profondo. Il suo benessere passa attraverso l’affetto e la cura delle condizioni fisiche.
Vaccinazioni feline
Il gatto ha bisogno di essere vaccinato per condurre una vita quanto più lunga e serena possibile. I vaccini, infatti, sono efficaci tutele contro patologie da cui possono derivare conseguenze serie, se non addirittura la morte. Come accade anche per gli esseri umani, le vaccinazioni del gatto prevedono una immunizzazione di base e successivi richiami (sarà il veterinario di fiducia a stabilire quanto spesso questi debbano essere somministrati). Contro le malattie più pericolose, che possono portare alla morte del gatto, esistono vaccini efficaci. Tra queste:
- Parvovirosi felina (Panleucopenia)
- Influenza felina (rinotracheite, infezione erpetica e da Calicivirus felina)
- Leucemia felina
- Peritonite infettiva felina (FIP)
- Rabbia.
Contro la cosiddetta FIV (conosciuta anche come l’AIDS felino), al momento non esiste ancora alcun vaccino.
Le malattie più diffuse dei gatti
È difficile fare una stima su quali possano essere le malattie più diffuse tra i gatti. Molto dipende dallo stile di vita e dall’ambiente in cui vivono. Un gatto abituato a stare in casa, ad esempio, magari castrato, è molto più a rischio di obesità rispetto a un gatto che sta fuori, a sua volta più esposto a contrarre malattie infettive. Volendo, comunque, stilare una classifica troviamo:
- Leucemia felina (FeLV), malattia infettiva che si trasmette da gatto a gatto. Colpisce il midollo osseo e non si può guarire, ma si possono attuare una serie di misure che permettano di limitare la malattia;
- Immunodeficienza Felina (FIV), malattia infettiva più difficile da trasmettere ma con sintomi più gravi. Il virus è della stessa famiglia dell’HIV umana. I gatti se lo trasmettono per via ematica (con graffi e morsi);
- Polmonite felina, malattia prodotta da un microorganismo che provoca una serie di infezioni che vanno sotto il nome di clamidia. Non è mortale;
- Peritonite infettiva, causata da coronavirus. Il contagio avviene soprattutto attraverso le feci di un gatto malato: quando il gatto le annusa, il virus entra attraverso le vie respiratorie. Non c’è cura, è mortale ma si può prevenire con il vaccino.
- Rabbia e Toxoplasmosi.
Altre problematiche dei gatti
- Vomito, problema comune e dalle cause più disparate (ingestione di qualcosa di velenoso o immangiabile, infezioni, malattie del tratto urinario, diabete, palle di pelo);
- Tenie, vermi che vivono nell’intestino tenue del gattino e talvolta crescono fino a 30 a 60 cm;
- Pulci;
- Problemi dentali;
- Rogna.
Problemi comportamentali dei gatti
I gatti possono diventare un incubo per mobili e tendaggi di casa. Proverbiale è la loro capacità di distruggere divani, tende e cuscini con gli artigli. Anche l’urina felina è tristemente famosa (per l’odore acre e inconfondibile che emana): i gatti la possono usare come strumento per marcare il territorio, per risolvere un contrasto con un altro gatto, per manifestare un’insicurezza. Anche l’aggressività è un disturbo comportamentale frequente. Per tutte queste casistiche, tuttavia, esistono provvedimenti risolutivi da adottare.
Good Pets: conclusioni
Vivere con un animale domestico significa garantirgli una buona qualità di vita. E, per riuscirci, è necessario essere informati sui temi di prevenzione e cura delle malattie, di sana alimentazione, di una corretta educazione comportamentale. Good Pets mira proprio a questo: diventare strumento di conoscenza per tutti coloro che hanno aperto la casa – e, soprattutto il cuore – a un amico a quattro zampe (ma anche a quello con le squame o le piume!).
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